| ✔️Intervista a SABRINA DALPASSO, che presenta ai lettori il libro di poesie “PENSIERI ALCHEMICI” - Aletti Editore
1. Partiamo proprio dal titolo, come mai “PENSIERI ALCHEMICI”.
Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
☑L'Alchimia, come sistema filosofico, è un'esternazione di una pulsione diretta a trasformare la sostanza dell'esperienza in conoscenza.
All'origine della parola “#Alchimia” sono insiti significati provenienti da diverse e antiche culture. E vi rientrano discipline fisiche, ma anche un pensiero mistico e metafisico diretto alla ricerca della “perfezione”, ad un pensiero sapienziale e, ciò, attraverso processi di trasmutazione.
Su questo volume, l'argomento portante si incentra sulla ricerca della via della conoscenza di se stessi, in quanto frutto di quello stato chiamato “Amore”.
Il pensiero, per diverse ragioni, può essere alleato dell'amore quando attraverso la seduzione si esalta nel nuovo sentimento, rafforzandosi in un risveglio, ma il pensiero può anche cadere in uno stato di inadeguatezza là dove diventa vittima dell'amore stesso.
Un pensiero cattivo è sempre all'erta, come un'ombra può cambiare uno stato di fatto di una relazione, proiettando un gioco viziato.
I “Pensieri Alchemici” di cui parlo, attraverso le mie poesie, dovrebbero condurre il lettore a compiere un'osservazione profonda della propria interiorità, rappresentata da pensieri, emozioni, pulsioni, stimoli prodotti dal pensiero stesso.
Attraverso le proprie esperienze, in ciascuno di noi, si nasconde un'identità precisa dentro la quale è possibile rispecchiarsi oppure rinnegarla fuggendo da se stessi.
2. Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
☑Se, per realtà, intendiamo riferirci al vivere di tutti i giorni, ad analizzare cosa pensano le persone nelle svariate situazioni quotidiane, ascoltare l'ambiente, vivere nella società rivendicando la propria posizione, respirare nell'aria l'amore o l'odio in se stessi e negli altri...
Esprimere all'interno della scrittura la mia sensibilità lasciando in tensione il lettore per riscoprire la realtà com'è nel bene, nel male.
Senza maschera è possibile rivelare un volto e, il processo creativo, si manifesta tramite le esperienze della vita, i sogni, le passioni di chi scrive che confida così anche nella sperimentazione dell'aspetto immaginativo.
È così che spesso si tende a giustificare l'uomo nella sua capacità di adeguarsi alle regole e ai luoghi comuni della società.
Il carattere, i punti di vista divengono il teatro di un aspetto di una realtà che spesso non vuole parlare e non vuole ascoltare. Cogliere la realtà è necessario per dare un senso ai nostri pensieri e alle nostre azioni. Scindere la finzione dal mondo reale ci concede l'occasione per trovare noi stessi ed essere realmente liberi.
3. La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall'oblio del tempo con questo suo libro?
☑Scrivere, pensando a che cosa si stia diffondendo, rappresenta un valore peculiare dell'atto di scrivere. L'esprimere a nudo momenti di vita, gridare una protesta di ciò che riteniamo ingiusto e, come una frustrazione, ci logora nel profondo. Esternare una verità, anche se cruda, registra una testimonianza nel tempo che, con coraggio, si confronta nella comunicazione di un'etica.
Il libro “Pensieri Alchemici” è uno scrigno, dentro il quale le tematiche affrontate sono varie ma, tutte, conducono nel riconoscere il sentimento della gratitudine. Per cogliere l'amore bisogna curare e non dare per scontato nulla. Le nostre relazioni, di qualsiasi natura siano, il nostro rapporto con la società, le denigrazioni ricevute ingiustamente meritano la possibilità di essere guardate con occhi che ti guardano dritto negli occhi.
Custodire il rispetto per se stessi denota una valutazione che a tutto c'è un limite. Questo sembrerebbe un punto di vista estremamente rigido, in realtà le parole, come i silenzi, conducono ad una totale unione. Questa è la sorgente del potere dell'amore.
Guardando noi stessi e realizzare che il risveglio sta nel farsi un dono, senza condannarsi per gli errori compiuti, per le illusioni che, nel corso della vita, ci hanno segnato. Accogliere l'ombra o la fragilità che ci appartiene quando si prova un grande sentimento e scegliere poi di crescere, mutando noi stessi in un tempo in continuo movimento dove non c'è, a volte, quella sensibilità che sarebbe necessaria per sentirsi riconosciuti. Ma, la vita, ogni volta, può ripartire con un nuovo insegnamento: conoscere la potenzialità del nostro cuore che in un attimo ci può far resistere e volare verso una consapevolezza di essere, nel mondo, un uomo migliore.
4. A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Pensieri Alchemici”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
☑Penso alla mia opera come un mosaico di frammenti di episodi esistenziali. Ogni poesia è un tassello che osserva, che tenta di esprimersi in un mondo che, a volte, appare fermo nei suoi eccessi.
Il messaggio sta nella “parola” che bisogna capirla di testa, ma soprattutto di cuore. C'è qualcosa di più profondo nell'amore inteso come libertà, senza conflitto, né condizionamenti. C'è un'alchimia inspiegabile (vedi le poesie “Oltre”- "Alchimia”) che ci trattiene e che, soltanto essendo sinceri con noi stessi, è possibile manifestarla nell'amore per l'altro. (vedi le poesie “L'Umiltà" - “La Verità”).
La sincerità, la speranza, l'incontro di un amore incontaminato (vedi la poesia “Catene”) da pensieri isterici e da azioni animalesche che profanano il sentimento devastandolo nella sua purezza.
I rapporti umani sono complicati e la società è “sorda”, non si vuole fermare per ascoltare. Ancora oggi si avverte una disparità nel costume, discriminazione (vedi le poesie “Ricchezza” - “Maschilismo”), mancanza di educazione al valore (vedi le poesie “Valore” - “Maleducazione”). È necessario scuotersi per ritrovare se stessi, per non inorridire della nostra stessa immagine (vedi la poesia “Restauro”). La mancanza di corteggiamento (vedi la poesia “Effetto Tribale”), di rispetto (vedi la poesia “Giudicare”) in cui tutto è dato per scontato ed è basato sul gioco. Così si giunge ad una disillusione verso la realtà. Ma la vita è altro (vedi la poesia “Girasoli”) anche attraverso la consapevolezza dell'Amore tra due persone tutto gravita verso un'unione assoluta del sentirsi l'uno nella vita dell'altro.
5. Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale.
☑Filosofi e scrittori dell'Ottocento. L'evoluzione del pensiero nelle diverse correnti filosofiche e letterarie nel tempo (in Germania, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti) fino ad oggi. Poeti italiani del Novecento.
6. Ci sono altre discipline artistiche o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
☑Sì, la Musica, il Teatro, la Pittura e la Scultura. Sono appassionata di tutte le forme espressive.
Se ora facessi alcuni nomi di autori, è come se ne escludessi altri non conosciuti, con grandi potenzialità e dai quali, magari nel tempo, potrei ispirarmi; oppure autori che all'apparenza pare non dicano niente e, rileggendoli, potrebbero la seconda o terza volta “dirmi qualcosa”. Credo che dentro ciascuno scrittore ci sia un messaggio che voglia parlare al lettore. Si tratta soltanto di comprenderlo. Ritengo anche che il bisogno di maturare, nella scrittura, richieda la necessità di una crescita nella quale sia fondamentale coltivare un proprio stile anche rapportandosi con altri scrittori contemporanei. Devo dire che la mia profonda ispirazione è sempre stata la Musica.
La potenza dell'unione della musica con la parola è pura poesia; così come trovare il senso, attraverso una fusione di colori di un dipinto o una scultura che prende forma da un unico blocco di pietra.
7. Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
☑Prosa e romanzi.
8. Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
☑Il libro digitale è funzionale, rende possibile avere, sempre con sé, una biblioteca utile per chi viaggia molto.
Il libro cartaceo lo prediligo: l'odore della carta, quella pagina che, accompagnata da una mano, fa sospirare ed incuriosire del contenuto di quella successiva. Trovare, per caso, un libro e tornare, a distanza di anni, alla ricerca di provare la stessa emozione di un tempo. Inoltre il fascino dei libri ordinati nelle librerie o nelle Biblioteche ci invita a fermarci per compiere una scelta a tutto raggio, utilizzando tutti i cinque sensi: dall'impatto visivo con gli occhi, un titolo in rilievo al tatto, dall'odore della carta e dall'inchiostro, dal suono che udiamo nel volteggiare la pagina e, alla fine, dal “gusto” appagante di una lettura voluta.
Tutto conduce a una valenza affettiva che si instaura dal momento in cui un libro si acquista, si riceve o si sceglie, e cresce con la condivisione di un'emozione, di una riflessione che comunque ci nutre di “conoscenza”.
9. Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
☑È stato un impegno con me stessa diretto. Il mio pensiero, spesso in tensione, nei frammenti di pensieri circostanti, conduce ad un ricordo ed una serie di riflessioni consapevoli in cui non esiste fantasia bensì un rapporto in cui nulla è scontato e, il durante, apporta una musicalità mai interrotta anche se spesso “dura” e tagliente nella sua manifestazione. Nel percorso creativo, il superare momenti ostacolanti permette di coinvolgere il lettore senza permettergli di isolarsi, ma di seguire i miei sinceri punti di vista, rispettando fedelmente i miei sentimenti... e passare nella galleria della sofferenza, del dolore per poi trovare il coraggio, in una parola detta con il cuore, di vedere quello che non sembra più essere un solo mondo bensì più mondi in cui è importante dover scegliere, in una pagina, il rispetto per se stessi. Allora la scrittura non ha lo scopo di uno sfogo, ma il raggiungimento di un traguardo di scelta consapevole, dove l'amore, insito nella magia del pensiero, compone il tratto della pagina.
10. Un motivo per cui lei comprerebbe “Pensieri Alchemici” se non lo avesse scritto.
☑Un invito al lettore a fermarsi, a trovare il tempo per farsi delle domande e rispondere a se stesso nella piena onestà.
La verità delle cose (non giustificata dal silenzio) crea un ponte universale attraverso il quale, la musica risuona nell'anima. Spesso la fiducia posta in chi amiamo può inciampare là dove l'inganno ferisce la dignità. Ma il tempo ci aiuta a rialzarci da quello che sembra un castigo anche perché l'amore non mente. “Pensieri Alchemici” è una ricerca di dimensione di vita, un cammino verso un cambiamento, un fluire verso la nostra identità. Un dialogo autentico verso la conoscenza di ciò che ci circonda e le esperienze che ci hanno lasciato dell'amarezza, del dolore. Il viaggio verso se stessi trasforma le illusioni, le fragilità, le abitudini consolidate. La nostra natura vuole sempre uscire dai limiti (vedi la poesia “Oltre”). La forza dell'Amore è quell'energia vitale che ci fa sentire liberi e fiduciosi verso la vita (vedi la poesia “Spirito”).
L'alchimia poetica espressa racchiude un punto di vista proprio di osservazione della realtà.
11. Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo può darcene una anticipazione?
☑In mente ho dei progetti, ma non ho ancora deciso come mi muoverò a riguardo.
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Il libro è acquistabile, previa ordinazione, presso qualsiasi libreria
Collana "Poeti in Transito"
pp.104 €12.00
ISBN 978-88-591-6828-7
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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