| • Partiamo proprio dal titolo, come mai “Ladra d’Amore”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
☑Ladra d’Amore trova la sua accezione nel contenuto stesso del #romanzo, la cui materia prima è il sentimento d’#amore. L’argomento principe è lo #stupro, subito da Eva, e la conseguente caduta nella rete di amplessi carnali: prodromi della sua #ninfomania e della successiva anoressia. Fondamentale è la sua rinascita, raggiunta dopo un lungo lavoro di ritrovamento di se stessa, che si concretizza nell’abbandono del giro vizioso della passione, nel quale, per lungo tempo, ha cercato ossessivamente gli uomini.
• Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
☑La realtà dell’esperienza devastante, subita da una ragazza di appena quindici anni, ha inciso in modo determinante sulla scrittura del libro per la veridicità di una storia che, purtroppo, è una realtà perpetuata ancora oggi. La mia mano ha seguito pedissequamente le varie fasi della dolorosa vicenda, che giunge, nella seconda parte del romanzo, ad una realtà positiva. Per quest’ultima, l’autrice ha fatto riferimento alla sua immaginazione, nel tessere la trama della seconda parte del romanzo.
• La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
☑Il valore testimoniale del testo appare intrinseco alla narrazione stessa. Parlare di una donna che ha saputo far risorgere dalla cenere il suo nuovo “Io” diventa un esempio per chiunque desideri trovare la forza di reagire e di riprendere possesso della propria dignità. Questo #libro è la confessione di un’anima e salvarlo dall’oblio del tempo si impone come un dovere sociale.
• A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Ladra d’Amore”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
☑In Ladra d’Amore molti sono i momenti toccanti: le descrizioni della devastazione psicologica nelle notti di assurda follia d’amore sono toccanti per l’humus sensoriale che sollecitano. Il racconto del tormentato lavoro di riabilitazione tocca l’animo del lettore per la sua carica reattiva. Le pagine del vivere di Eva nella serenità acquisita portano chi legge a condividere le vicende, i paesaggi ed i colori della sua nuova realtà australiana. Da prendere in considerazione sono anche le pagine della morte dello zio, per la partecipazione ad un dolore lacerante, cui il lettore non può sfuggire.
• Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
☑Le fonti di ispirazione primarie sono state, per me, quelle del percorso formativo soprattutto universitario, in cui i classici hanno avuto la loro parte. Poeti che riprendo sempre con piacere sono Quasimodo e Montale e in questo modo neutralizzo in me il loro diverbio esistenziale. Tra gli scrittori contemporanei faccio riferimento alla letteratura spagnola: Falcones, Zafon; alla cilena Allende; all’americano Crichton, al britannico Follett; non dimenticando la nostra Sveva Casati Modignani, che trovo molto affine al mio profondo sentire.
• Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
☑Tra le altre discipline artistiche che amo molto c’è la pittura, che praticavo prima di entrare nel tunnel del romanzo e della poesia. Nella mia formazione non c’è scuola di pittura ma amo trarre le immagini dal colore così come amo, oggi, strutturare i personaggi dei miei scritti, caratterizzandoli nella loro indole, e ambientandoli in paesaggi per i quali mi piace esaltare i dettagli ed i colori.
• Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
☑Il genere letterario che prediligo, oltre la narrativa, è il romanzo storico, Manfredi mi appassiona. La letteratura gialla, pur attirandomi, mi fa tremare le viscere. Al contrario apprezzo il giallo psicologico.
• Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
☑Pur stimando l’innovazione del digitale, non riesco a fare a meno del profumo della carta stampata: quindi, sicuramente, mi piace il cartaceo.
• Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
☑Il mio rapporto con la scrittura durante la composizione del libro è stato viscerale. Una specie di maieutica mi guidava nel far nascere le situazioni e gli eventi, della seconda parte del libro, dalla mia immaginazione. Il gioco dei personaggi ha riempito i miei giorni, i mesi e perché no anche gli anni.
• Un motivo per cui lei comprerebbe “Ladra d’Amore”, se non lo avesse scritto lei.
☑Personalmente comprerei "Ladra d’Amore" perché è una storia di violenza che porta sofferenza, diventando, quest’ultima, viatico di rinascita. La narrazione è scorrevole, profonda e in molti tratti anche lirica. Penso sia un romanzo che non si dimentica.
• Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
☑Certamente scriverò ancora, anzi sto scrivendo di prosa e di poesia. I versi sono l’esigenza della mia anima, che si fa sentire soprattutto di notte, mentre la narrativa è, per me, un progetto e attualmente sono impegnata con la storia di un uomo, a cui la vita offre una seconda possibilità.
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Collana "I Diamanti - #Narrativa"
pp.200 €14.00
ISBN 978-88-591-6860-7
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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