| Intervista a Viviana Cialone, che presenta ai lettori il libro "L'isola dei Giandinelli" (Aletti Editore)
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “L'ISOLA DEI GIANDINELLI”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
☑Il titolo del libro è nato dalla parola “Giandinello”, un vezzeggiativo che uso per chiamare mio figlio Giandavide. Infatti i #Giandinelli del libro hanno delle caratteristiche fisiche che lo ricordano: occhi grandi, braccia e gambe lunghe e snelle.
Nel libro gli argomenti ricorrenti riguardano i legami di amicizia. Ciascun personaggio, con le proprie unicità e le proprie capacità, si mette a disposizione degli altri per prestarsi aiuto reciproco. Le avventure, vissute coralmente, sono volte ad un unico fine: riportare la pace e la giustizia nella foresta pluviale.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
☑Moltissimo. Nelle caratteristiche degli animali citati per esempio, anche in molti luoghi nei quali si svolgono i fatti. Prima di iniziare a definire i personaggi e gli ambienti, ho effettuato ricerche relative alla flora e alla fauna della foresta pluviale. Tali considerazioni non riguardano ovviamente i Giandinelli che sono esclusivamente frutto della mia fantasia.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
☑Per prima cosa i valori: amicizia, giustizia, libertà, diversità (intesa come forma di ricchezza), altruismo, coraggio. Facendo l’insegnante, sono fermamente convinta che questi principi debbano essere “eternizzati” attraverso le storie raccontate nei libri e in particolare nei libri rivolti a bambini e ragazzi, che diventeranno i pilastri della futura società.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “L'ISOLA DEI GIANDINELLI”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
☑Per prima cosa, forse il momento che mi ha coinvolto di più è stato quello relativo alla creazione dei Giandinelli. Ho immaginato subito la struttura di base, poi ho iniziato a dare delle caratteristiche diverse a seconda della Famiglia alla quale l’esemplare apparteneva. Ogni famiglia ha infatti fisicità differenti, ma anche abilità e poteri differenti. Per immaginare poi la loro isola, ho dovuto trovare il modo di renderla invisibile agli altri esseri viventi, visto che nessuno era al corrente della sua esistenza, perciò ho dovuto posizionarla in un luogo lontano da tutto e tutti.
Anche la fase preparatoria, quella informativa, mi ha appassionato. Ho potuto scoprire particolarità e abitudini di molti animali presenti nella foresta pluviale. Per esempio, ho scoperto: che il bradipo vive tutta la vita sul suo albero, la cecropia, senza allontanarsene mai; che il colibrì succhia il nettare in sospensione; che gli anuri più velenosi sono proprio quelli più belli cioè quelli che hanno il manto più colorato e brillante, e molto altro ancora.
Devo dire però che ogni fase della lavorazione mi ha coinvolto e mi ha lasciato un ricco bagaglio esperienziale e emotivo.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
☑Sono sempre stata un’appassionata dei classici, in particolare dei romanzi francesi, inglesi e russi dell’800. Da bambina divoravo letteralmente libri quali: “Il giardino segreto”, “Pattini d’argento”…; ho letto molti dei libri che hanno come protagonista Sherlock Holmes, molti di Calvino e tanti altri. Insegnando nella scuola primaria e dovendo consigliare ai miei alunni dei titoli da leggere, mi sono appassionata ad autori come Roald Dahl, Roddy Doyle, J.Rowling, Lewis…
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
☑Il teatro è un’altra delle mie passioni. A Bergamo, città in cui vivo, c’è una tradizione teatrale importante ed ogni anno faccio l’abbonamento. Quando riesco, se c’è uno spettacolo particolarmente interessante, vado anche a Milano. A scuola, grazie ai miei alunni, sono riuscita ad unire tre passioni: la storia, il teatro, la scrittura. Infatti, nei laboratori di scrittura creativa e drammatizzazione, lavoriamo su copioni scritti da me e rielaborati insieme ai miei alunni, per preparare degli spettacoli teatrali. Sono generalmente commedie storiche che hanno lo scopo di divertire ma anche di insegnare la “Storia” in maniera non convenzionale.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
☑Il romanzo d’avventura è sicuramente il mio preferito, ma amo molto anche i romanzi storici e i racconti o romanzi umoristici. Sono anche attratta dalle biografie storiche; mi piace approcciarmi agli accadimenti storici seguendo le vicende e le scelte fatte dai protagonisti degli stessi.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
☑Indubbiamente cartaceo. Adoro sfogliare le pagine mentre mi inebrio dell’odore tipico della carta stampata. E sicuramente preferisco entrare in libreria, toccare i volumi, leggere le sinossi, chiacchierare con i commessi…la scelta di un libro dal monitor di un pc non mi soddisfa allo stesso modo.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
☑Indubbiamente un ottimo rapporto! Ho poco tempo per dedicarmi alla mia grande passione (lavoro a scuola, ho due figli, un marito e un cane!), ma ho la fortuna di saper scrivere velocemente. La prima stesura l’ho finita in due mesi, lavorando solo un paio d’ore al giorno nei week end. Poi ho riletto e revisionato il testo circa cinque volte. Mentre scrivo, riesco ad evadere totalmente dalla realtà e questa è la cosa che mi piace di più! Posso dare libero sfogo alla mia fantasia e, seguendo il flusso dei miei pensieri, immagino le scene come in un film d’animazione; poi imposto il fermo immagine ed inizio a “tradurre” i fotogrammi in parole. La cosa più difficile è quando devo far capire al mio illustratore, nonché mio fratello Ottavio Cialone, come voglio che vengano disegnati personaggi e luoghi! Ma devo dire che fino ad ora la nostra collaborazione è stata estremamente proficua.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “L'ISOLA DEI GIANDINELLI”, se non lo avesse scritto.
☑Lo comprerei perché saprebbe catapultarmi in un’altra dimensione: più colorata, più avvincente, piena di creature coraggiose e interessanti. Per scoprire che cos’è un #Giandinello, come è fatto, dove vive e soprattutto cosa ci fa nella foresta pluviale, lontano dalla sua isola. Lo comprerei per risolvere, insieme ai protagonisti, il mistero millenario legato alle origini della foresta. Perché offre molti spunti di riflessione su valori importanti e che dovrebbero, e sottolineo “dovrebbero”, essere i principi fondanti della nostra società. Lo comprerei anche per godere delle splendide illustrazioni presenti all’interno.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
☑Certo! Ho due raccolte di racconti già pronte. La prima è composta da brevi racconti in rima i cui protagonisti sono dei mostri un po’ particolari, sia nelle fattezze che nel carattere. La seconda è composta da racconti umoristici nati da giochi di parole piuttosto inusuali. Ho anche in cantiere un nuovo romanzo, ambientato sulla Luna, che ha come protagonisti un orso e un lombrico che avviano un’attività mescolando mozzarelle, palloncini e tanta fantasia!
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Collana "Gli Emersi - #Narrativa"
pp.164 €14.00
ISBN 978-88-591-6955-0
Il libro è disponibile anche in versione #ebook
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