| Su CanosaWeb, un bell'articolo che parla del libro "Storia di un bucaneve" di Anna Di Chio.
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Nel variegato panorama dei fiori, spicca il #bucaneve che è tutto da scoprire con i suoi delicati petali color bianco crema, spesso chiamato stella del mattino, in quanto è il primo a sbocciare anche quando la neve ricopre ancora il sottobosco. Mentre, la "Storia di un bucaneve", edito da Aletti per la "Collana Gli emersi Poesia" è un libro da leggere tutto d'un fiato a pochi giorni dalla sua pubblicazione. "Storia di un bucaneve" è stato scritto dalla dottoressa canosina Anna Di Chio (54 anni) all'esordio come autrice di componimenti di vario genere, caratterizzati da una inclinazione sospesa fra lirismo e discorsività in una miscellanea di sentimenti e natura. Anna Di Chio è laureata in medicina e chirurgia, specializzata in reumatologia presso l'Università degli Studi di Bari, dopo esperienze lavorative sul territorio e presso diversi ospedali. Dal 2005, lavora come dirigente medico cardiologo presso la divisione Utic-Cardiologia prima e successivamente presso la UOSDV di riabilitazione cardiologica del presidio post acuzie di Canosa di Puglia. Durante la fase critica dell'emergenza covid, ha prestato servizio presso il centro covid post acuzie allestito nella stessa struttura. Appassionata di musica, letteratura e poesia, suona il pianoforte da quando era bambina, con rinnovata passione negli ultimi anni.
Non è stato un caso, la scelta del fiore come il bucaneve che viene associato al passaggio dall'oscurità invernale alla serenità primaverile, ritenuto da molti portatore di purezza e speranza per il futuro, in questo periodo critico e difficile, afflitto dalla pandemia Covid-19. «La poetessa americana Sylvia Plath rivendicava l'atto di scrivere come bisogno per essere riconosciuta come essere umano. La compianta Clara Sereni diceva che la scrittura ha a che fare con "la sensazione magica di poter dare ordine, con le parole, al mondo". Per me scrivere - esordisce così la dottoressa Anna Di Chio nella presentazione sui social del libro "Storia di un bucaneve" - è stata una scoperta, arrivata quasi senza che me ne rendessi conto e forse anche contro la mia stessa volontà. Un bisogno interiore, qualcosa che scoppiava dentro e chiedeva di uscire. La vita spesso ci pone di fronte a situazioni inaspettate, come nel film Matrix, dove il protagonista viveva felice ed ignaro fino a quando qualcuno non lo ha posto di fronte alla realtà. A volte il mondo non è come appare, oppure siamo costretti a guardarlo da un'altra angolazione. Ed allora non riusciamo ad abituare gli occhi, tutto ci sembra diverso, non vogliamo accettarlo. Ecco che corre in aiuto la poesia, o la musica. Una maniglia a cui aggrapparci per non perderci. Ognuno di noi dovrebbe avere la sua maniglia. Io l'ho trovata nella poesia, nella musica, nella condivisione con persone "affini". Ecco perché voglio condividere con voi il primo frutto della mia "rinascita", un #libro che racchiude alcuni miei pensieri. Grazie a chi vorrà leggerlo e grazie soprattutto a chi mi ha supportato in questo piccolo viaggio letterario.
Conclude la dottoressa Anna Di Chio porgendo i ringraziamenti: alla figlia Maria Letizia che ha realizzato la copertina, alla scuola di musica Musikeria di Attanasio Mazzone ed in particolare al Maestro e Poeta Lucio Pentrella, per il supporto e l'incoraggiamento ad affrontare questo nuovo percorso culturale intrapreso» rivolto agli amanti della bellezza della poesia e della forza della cultura per superare questi giorni drammatici.
2020 Anna Di Chio: Storia di un bucaneve
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