| Intervista a Maria Antonia Matilde Zambelli, che presenta ai lettori il libro “Un cuore tra il cielo e il mare” (Aletti Editore)
Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Un cuore tra il cielo e il mare”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Maria Antonia Matilde Zambelli - Per questo mio quarto romanzo, a differenza dei precedenti per i quali ho immediatamente deciso i titoli, ho dovuto riflettere a lungo per trovarne uno che fosse adatto. Un titolo che riuscisse a esprimere al meglio il contenuto di questa storia che definirei un mistero d'amore e che va a toccare, in modo particolare, la Fede e l’amore che ognuno di noi possiede e che porta ogni essere umano ad avere quella sensibilità tale che si trasforma, grazie al dono di Dio, in sapienza e saggezza. Ritengo, senza ombra di dubbio, che il titolo che l’autore sceglie per il proprio romanzo è estremamente importante in quanto genera la prima di una serie di impronte che l’autore stesso vuole lasciare nell’animo del lettore.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Maria Antonia Matilde Zambelli - Questo mio ultimo romanzo è un’opera di fantasia, anche se penso che chiunque possa tranquillamente identificarsi nei vari protagonisti. Personalmente ho amato molto il personaggio di Donna Violeta Rubio per la sua bontà d’animo rivolta al bene comune e, sicuramente, mi sono sentita alquanto ispirata dalla profonda Fede che ho nel cuore, una Fede che mi ha consentito di scrivere questo racconto. Qualcuno potrà pensare che avere Fede e credere in Dio sia qualcosa di astratto, la mia opinione è che non sia così. Credere in Dio significa ascoltare i messaggi e seguire le strade che le circostanze della vita ci pongono davanti discernendo ciò che è buono da ciò che non lo è. La coerenza tra un buon pensiero e le azioni conseguenti permettono a chiunque di affrontare qualsiasi circostanza e di raggiungere una serenità indescrivibile.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Maria Antonia Matilde Zambelli - Ho voluto salvare e sopra ogni cosa custodire il coraggio dei sentimenti. Nel corso dell'esistenza, per quanti sforzi possiamo compiere, ci sono delle situazioni che esulano dal nostro controllo e per le quali non ci resta altro che l’accettazione e la certezza che l’unica cosa da fare è viverle al meglio. Dio può cambiare il corso della vita di una persona donandole il meglio, anche se talvolta potrebbe sembrare l’esatto contrario. In questo mio romanzo breve, ho voluto evidenziare quelle capacità che una persona, insospettabilmente, può trovare in se stessa e porgerle a favore degli altri. La sensibilità, il più delle volte generata da forti sofferenze, può sicuramente essere un perno sul quale far ruotare il forte sentimento dell'amore. Donna Violeta Rubio, ha capito l'importanza dell’essere solidale e disponibile nei confronti delle persone, dando anche semplicemente un sorriso e una buona parola. Questi potrebbero sembrare doni spontanei e scontati, ma in realtà non è così, perché l’amore bisogna averlo nel cuore per poterne parlare e quindi agire di conseguenza.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Un cuore tra il cielo e il mare”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Maria Antonia Matilde Zambelli - Tutto il romanzo è saliente e questo perché la forza dei sentimenti, delle emozioni e anche delle rinunce fanno capolino con prepotenza tra le righe, in particolare il passaggio seguente mi ha portato a sentire con molta intensità l’importanza del tesoro che ognuno di noi custodisce gelosamente.
“Juan, mio caro amico, me ne vado da Lisbona perché ho bisogno di far riposare la mia anima e il mio cuore. Dove andrò, là sarà il mio tesoro.”
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Maria Antonia Matilde Zambelli - Per quanto riguarda la formazione culturale ritengo che qualsiasi altro autore possa in ogni caso trasmettere molto anche se il nostro pensiero e stile non è in linea con il loro, mentre per la mia formazione sentimentale sono consapevole che ogni persona incontrata nel corso della vita ha rivestito un ruolo estremamente importante. Chiunque è sempre significante e non è una questione temporale, ma di bagaglio personale.
Questo romanzo è dedicato a tre persone che sono state estremamente importanti nella mia esistenza e alle quali ho voluto molto bene, loro non vivono più su questa terra, ma continuano a essere presenti nel mio cuore. Mi hanno insegnato con l’esempio cosa significhi l’amore, la Fede, la giustizia e la carità e per questo sarò loro per sempre grata.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Maria Antonia Matilde Zambelli - Il mio pensiero in merito a questa domanda non è mai cambiato, nonostante gli anni che passano. Ritengo che ogni persona che lotti per perseguire i propri sogni sia un esempio da seguire, sebbene a volte le circostanze si rivelino avverse. Mi torna alla mente una citazione di Nelson Mandela “Un vincitore è un sognatore che non ha mai smesso di sognare.”
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Maria Antonia Matilde Zambelli - Scrivere questo libro, anche se molto più breve rispetto ai precedenti, mi ha denudato ulteriormente l’anima e mi ha portato a prendere una consapevolezza ancora maggiore del mio essere.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Un cuore tra il cielo e il mare”, se non lo avesse scritto.
Maria Antonia Matilde Zambelli - Lo acquisterei perché è un libro che parla dal profondo del cuore, scritto in modo semplice esattamente come è la mia persona. La vita di tante persone, e a volte anche la mia, risulta essere difficile da vivere per le varie tribolazioni che sono inevitabili, quindi questo romanzo può portare a un’attenta riflessione interiore che è sempre un valido aiuto per la nostra evoluzione personale.
Concludo dicendo che la solidarietà, l'aiuto reciproco e l'amore che tutto può sono i fondamenti per un mondo migliore e il mondo migliore, sono altresì convinta, lo possiamo costruire noi nel nostro piccolo, partendo da chi ci sta accanto quotidianamente.
Collana "Gli Emersi - #Narrativa"
pp.96 €13.00
ISBN 978-88-591-6881-2
Il #libro è disponibile anche in versione #ebook
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