| ● Partiamo proprio dal titolo, come mai “Lo splendore dell'amore”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Susanna Pieri - Come Giuseppe Aletti, che ringrazio, scrive mirabilmente nella prefazione del libro “La poetessa sceglie con consapevolezza di cogliere ogni minima sfumatura del vivere e ne rintraccia il senso dell’amore negli altri, nell’impegno di celebrare la vita ogni giorno, come predisposizione d’animo,
nonostante le immancabili prove di dolore.”
“Lo splendore dell’amore” sono le mille sfaccettature dell’amore stesso, le suggestioni che provo ed ho provato davanti ad un accadimento personale o indotto da incontri, notizie, racconti di altri.
● Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Susanna Pieri - L’amore è ciò che muove la nostra vita, la realtà ha inciso moltissimo perché nella realtà traggo emozione e ispirazione. Una notizia del giornale, un evento accaduto ad un amico, un racconto di qualcuno, una frase sul bus. Tutto può innescare il processo creativo. A volte la poesia è già dentro di me ed ha bisogno di uscire, così, nel mezzo della notte, o improvvisamente mentre faccio altro, mi ritrovo a scrivere versi. Come dico nella poesia Parole “le parole mi salgono in gola, una per una, come perle del rosario….”.
● La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Susanna Pieri - Ho voluto scrivere per me, per gli altri, per lasciare una traccia. Ho voluto scrivere perché era arrivato il momento giusto, ero pronta a credere in me, denudare le mie emozioni e condividerle.
Tutto questo è accaduto in un periodo di grande crescita personale che mi ha posta davanti a me stessa, scavando in profondità, e seguire la passione dello scrivere portandola alla luce.
È stato un parto d’amore. Ho voluto salvare e divulgare la positività della potenza dell’amore, la certezza che tutto quello che ci muove è l’amore o il vuoto provocato dalla sua mancanza. Ho voluto indagare quanto anche solo un gesto o uno sguardo, possano cambiare o condizionare le nostre esistenze. Ci sono molte forme d’amore, dobbiamo concentrarci su quelle positive, sviluppare una nuova consapevolezza.
● A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “Lo splendore dell'amore”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Susanna Pieri - Ci sono stati molti episodi intensi, di solitudine, di grandi dialoghi interiori, nei quali ho compreso la mia essenza. La poesia è una necessità, un bisogno primario come l’acqua o l’aria, per me.
Ho conosciuto persone vere, senza maschere, leali, che mi hanno incoraggiato e spinto verso questa possibilità.
● Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Susanna Pieri - Sono tantissimi gli autori che ho amato ed amo. Sono una persona curiosa e mi piace conoscere.
Ho sempre un libro in mano, in borsa o sul comodino. Sono sempre stata curiosa, ho letto molto dai classici sia stranieri che italiani, ma anche molto gli scrittori contemporanei.
Nella poesia oltre a tutti i grandi autori del secolo scorso e non solo, amo moltissimo Alda Merini, Chandra Livia Candiani, Franco Berrino, ma non voglio fare classifiche perché di un autore o un'autrice ho magari incontrato un verso o un paragrafo che mi ha cambiato la prospettiva di vita, della realtà. Ad esempio mi colpì molto da ragazzina la figura di Madame Bovary, o i libri di Isabelle Allende come “La casa degli spiriti”. Ho avuto periodi di autori sudamericani da Pessoa a Gabriel Garcia Marquez o Coelho, periodi di autori italiani da Moravia a Cassola, da Ungaretti a Calvino ecc.
Leggo molto. dai saggi ai romanzi di narrativa, dai gialli/thriller ad albi illustrati.
Mio figlio dice che leggo troppo, io credo che non avrò abbastanza tempo per leggere. Continuo ad acquistare libri che aspettano di essere letti, ma saperli nella mia libreria mi dà l’impressione di allontanare il tempo che scorre perché devo ancora scoprire molti mondi.
● Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Susanna Pieri - Amo molto l’arte gli impressionisti, e il surrealismo di Mirò, mi piace la visione di Escher del mondo. Ho seguito Marina Abramovich, artista controversa, o Thomas Saraceno iconico e immaginifico. Sono generi molto diversi, come lo sono anche io. Credo che non sia giusto incasellare in un genere o in un gusto, siamo, o almeno io sono, un caleidoscopio che combina
molte differenti forme e colori. Ho sempre odiato le etichette e non voglio né dare né ricevere.
Siamo esploratori in questa terra ed ogni forma d’arte, la natura, la bellezza ci donano crescita e benessere.
● Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Susanna Pieri - Come dicevo spazio molto in tanti generi, l’ultimo libro che ho letto è di Enrico Galiano “Dormi tranquilla sul mio cuore” un romanzo sorprendente, prima di questo laria Tuti con “Ninfa dormiente” un bel libro.
Sul mio comodino c’è ”Il silenzio è cosa viva” di Chandra Livia Candiani.
● Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Susanna Pieri - Preferisco il libro cartaceo, perché per me diventa un po' la copertina di Linus, mi accompagna, mi cura, mi tiene al caldo, sta con me. I libri ci scelgono, ci attraggono, perciò il libro che leggo in quel momento lo utilizzo come un farmaco per l’anima. Torno indietro, rileggo dei passaggi, mi scrivo sul taccuino una frase che mi ha colpito. Però utilizzo anche la versione digitale, soprattutto in viaggio, perché mi permette di portarmi via una grande libreria in un piccolo spazio, sempre a disposizione.
● Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Susanna Pieri - Direi che è stato un bel rapporto, sono stata disciplinata, ho lavorato moltissimo di sera e di notte. Stare sola con me stessa nel silenzio mi ha aiutato molto.
● Un motivo per cui lei comprerebbe “Lo splendore dell'amore”, se non lo avesse scritto.
Susanna Pieri - Come dicevo prima io compro i libri perché mi attraggono; sono loro che mi chiamano, poi apro una pagina a caso e leggo e di solito c’è una frase che mi colpisce, che genera empatia ed emozione.
Il mio libro lo comprerei perché già il titolo riempie di gioia, perché amo la poesia, mi piace molto la copertina e la prefazione di un poeta come Giuseppe Aletti che voglio ancora ringraziare.
● Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Susanna Pieri - Le poesie sono parte di me, e per quante ne ho scritte e scrivo, direi che ho del materiale già pronto per un altro libro. Mi piacerebbe poter fare una seconda pubblicazione, magari inserendo anche degli acquerelli o altri disegni.
Ma sono realista la poesia è necessaria (almeno per me), ma non è facile affermarsi o essere letti, poiché sono tantissime le proposte editoriali di ogni genere e mi sembra in atto un decadimento culturale importante in questo periodo storico. Ma sono ottimista e credo fermamente, anche da insegnante, che nel futuro questo cambierà e la cultura, la bellezza ed ogni forma d’arte saranno prioritari per la qualità della vita.
L’arte, in ogni sua forma va coltivata, con costanza e passione.
Collana "Poeti in Transito"
pp.64 €12.00
ISBN 978-88-591-6837-9
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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