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Ognuno sceglie il modo che ritiene più consono al proprio carattere, ma lo scopo è sempre lo stesso: trasmettere le proprie esperienze, quel che ha imparato dalle situazioni in cui si è venuto a trovare nel corso della vita. Perché restino, sì, nella memoria collettiva, ma soprattutto perché potrebbero essere di un qualche aiuto magari solo dando un momento di serenità o un “là” alla coscienza. C’è chi si dipinge un quadro, chi compone una canzone, chi scrive l’autobiografia chi un romanzo. Lui preferisce la poesia.
“Lui” è Renato Costantini, ternano, classe 1943. Una vita passata nella scuola facendo un “mestiere” che forse è uno dei più belli del mondo: il maestro elementare. Si è impegnato fino al momento di andarsene in pensione perché la scuola fosse luogo di cultura, di autonomia, di formazione di coscienze nello spirito della solidarietà, giustizia sociale e dignità e dell’impegno civile.
Uno scopo che continua a perseguire attraverso i propri versi. Che ora ha raccolto in una pubblicazione, “Sulle ali della vita”. Una sessantina di poesie in cui, con coerenza, affronta proprio i temi che hanno fatto da propulsore alla sua esperienza di maestro. Ma nello stesso tempo di uomo che si è trovato al cospetto di problemi che hanno toccato tutti negli anni a cavallo tra la fine di un millennio e l’inizio di un altro: la solidarietà – appunto -, la giustizia civile, l’accoglienza, l’attacco all’ambiente cui dedica alcuni dei versi più ficcanti nella poesia “Ecomicidio”. Un ambiente che esalta attraverso il racconto, ovviamente in versi, della grandiosità e della bellezza della natura, in poesie che parlano dei momenti particolari del giorno, delle stagioni, dei fenomeni e dei corpi celesti. E poi le questioni sociali, i segni di una civiltà che a volte è dimenticata, trattando le questioni dei migranti, della povertà, dell’emarginazione, dell’ingiustizia sociale.
“La mia vuol essere una testimonianza, un modo di custodire la memoria delle vicende storiche, politiche e culturali del nostro tempo: quelle tragiche, perché non abbiano più a ripetersi, e quelle che sono state alla base di conquiste di civiltà e di cultura per raggiungere nuovi traguardi di progresso”, spiega Costantini. Raccontare quindi fatti, ma anche sensazioni: “Lo stupore e la gioia che provo, nell’ammirare l’universo e le bellezze della natura, nel vedere che persone di diverso colore si danno la mano come fratelli, ma anche nello sperimentare il senso del vuoto che ti attanaglia e ti fa sentire nulla nell’infinito e nello sterminato deserto dell’umanità”.
“Sulle ali della vita” è la seconda pubblicazione di Renato Costantini, cinque anni dopo “Immagini” (ed.Thyrus).
Renato Costantini “Sulle ali della vita” – Aletti Editore pp.72 €12.00
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