| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “La finanza islamica e le sue prospettive in Africa”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Grazia Perre - Il titolo nasce volutamente per destare curiosità nel lettore: la tematica affrontata, ovvero la finanza islamica, non è ad oggi di comune conoscenza e men che meno lo sono gli sviluppi economico-sociali ed infrastrutturali che i territori africani hanno affrontato e stanno continuando ad affrontare grazie alla stessa. Il volume offre così al lettore una panoramica generica sulla nascita di tale economia, che poggia sui principali cardini etico-religiosi del mondo islamico e che si sta diffondendo in molte zone del mondo, per poi andare ad approfondire quelli che sono stati i focus fondamentali per la crescita di alcuni Paesi definiti da sempre come “in via di sviluppo” del continente africano.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Grazia Perre - Reputo che la realtà sia di fondamentale importanza qualora si decida di affrontare attraverso la saggistica, come nel caso della mia opera, tematiche aventi carattere economico e sociale. All’interno di tale saggio infatti la realtà della società islamica racchiude un forte intreccio non solo con gli usi e i costumi della stessa ma anche con quelle delle principali realtà africane, dando vita ad un'economia che molto probabilmente è di gran lunga più redditizia rispetto a quella occidentale e che sta portando ad un graduale sviluppo tali territori. Ogni capitolo dell’opera infatti è stato studiato appositamente per far sì che ogni lettore, di qualsiasi età e background culturale, possa approcciarsi gradualmente nella comprensione di questa realtà economico-sociale che da qui a qualche anno, in un mondo che mira alla globalizzazione, avrà modo di farsi strada anche in Occidente.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Grazia Perre - Sicuramente con questo libro ho voluto da un lato salvare e custodire il valore ed il potere della scrittura - rivolta essenzialmente nel far conoscere a quante più persone una realtà, che seppur distante dal modo occidentale di fare economia risulta essere presente - dall’altro ho cercato di far sì che il lettore possa comprendere a pieno come la società islamica non sia soltanto quella descritta e riportata dai media basata su atti di terrorismo religioso estremo nei confronti dell’Occidente, ma è molto altro: primo fra tutti il rispetto del prossimo e di conseguenza delle regole, valori morali che risultano essere intransigenti nei confronti dell’usura, aiuto verso le persone in forte difficoltà economica. Il tutto non ha di certo a che vedere con ideologie d’estremismo religioso create appositamente per sconvolgere ed indebolire gli apparati sociali dei Paesi arabi dando vita sia ad un vero e proprio soggiogo delle masse che ad un forte divarico sociale tra Oriente ed Occidente, trasformatosi nel corso del tempo in tutto quello che ad oggi i media raccontano. Infine ho voluto evidenziare le motivazioni per le quali i territori definiti da sempre con l’appellativo di Terzo Mondo, seppur dilaniati per secoli da forti guerre e soprusi, stiano via via progredendo sotto l’aspetto economico e delle infrastrutture.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito “La finanza islamica e le sue prospettive in Africa”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Grazia Perre - Il reperimento del materiale, il confronto con persone competenti in materia di economia islamica ed in ultimo la stesura del libro in questione, reputo siano stati dei momenti molto intensi a livello emotivo oltre che fautori di duro lavoro. Ricordo che l’idea di partorire tale libro sia nata in me dopo un confronto acceso con alcuni amici su tematiche afferenti al mondo arabo legate all’aspetto culturale ed economico. La voglia di far comprendere come tale società non sia in tutto e per tutto quella sino ad oggi descritta, è prevalsa in me più di ogni altra cosa portandomi così alla ricerca di quante più fonti possibili ed immaginabili necessarie per la creazione di tale opera.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Grazia Perre - La mia formazione culturale, avente un imprinting fortemente legato alla letteratura greca, latina ed italiana, mi ha portato a conoscere diverse culture come quella araba, africana, statunitense, inglese, francese, russa e polacca. Ebbene ciascun poeta, drammaturgo, romanziere, filosofo, sociologo, economista e letterato mi ha arricchita culturalmente ed ha lasciato un segno nel mio modo di pensare e pormi nei confronti della scrittura oltre che dell’affrontare la vita nella sua quotidianità.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Grazia Perre - Posso dire di essere legata in buona parte al pensiero di Zygmunt Bauman, all’ “Ars Oratoria” di Cicerone così come al periodare di Giulio Cesare all’interno del suo “De Bello Gallico” e del Manzoni ne “I promessi sposi”.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Grazia Perre - Sono una forte amante dei libri gialli, dei romanzi fantasy e delle commedie.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Grazia Perre - In un mondo dove oramai tutto ha preso forma in via digitale, sicuramente prediligo il cartaceo poiché reputo sia in grado di fornire un vero contatto tra l’autore ed il lettore; tuttavia per una questione di praticità non disdegno il digitale.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Grazia Perre - La scrittura in genere per molti autori rappresenta una valvola di sfogo, un mettere nero su bianco pensieri e preoccupazioni della propria quotidianità, un voler esporre con la forza delle parole le proprie idee affinché i posteri possano esserne a conoscenza. Nel mio caso è un bisogno, un piacere, come un'alchimia, una sorta di fluido che nasce e che attraverso la penna dà avvio a parole che vanno poi a riempire intere pagine.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “La finanza islamica e le sue prospettive in Africa”, se non lo avesse scritto.
Grazia Perre - Lo noterei per via dell’inusualità del titolo nonché dell’argomento, lo sfoglierei e lo comprerei per poter approfondire a pieno una delle innumerevoli tematiche ancora oggi poco conosciute. Piacevolmente verrei a conoscenza della sua utilità e scoprirei come sia possibile anche investire ed avere dei profitti in tale economia pur non appartenendo alla società islamica.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Grazia Perre - Sono nella fase di revisione di un'opera che va ad approfondire a pieno la tematica del terrorismo islamico jihadista presente nei territori africani, basandomi sia sulle esperienze di persone che hanno fatto parte di tali falangi terroristiche sia sui racconti delle vittime e dei familiari delle stesse. Inoltre c’è già in stesura un libro riguardante la figura della donna all’interno della società albanese afferente alle leggi del “Kanun”.
Collana Saggistica Aletti
pp.176 €13.00
ISBN 978-88-591-6528-6
Il libro è acquistabile presso qualsiasi libreria, previa ordinazione.
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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