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"Autentico intimismo", raccolta poetica di Annunziata Bevilacqua (Aletti Editore)
Il libro è stato presentato durante il festival "Il Federiciano" 2019.
«In questo volume rivendico fermamente che anima e mente sono, nel profondo, tratti di episodi fondamentali di ogni essere umano ed anche miei, autentici e radicati molto nel mio intimo, grazie ad esperienze personali e formative. Affronto argomenti vicini a temi di politica italiana, oggi immersa in un grande marasma, mentre la mia personale esperienza politica, dal 1978 al 1983, mi appariva avere recinti e paletti ben definiti da ideologie novecentesche, allora imperanti» ha dichiarato.
La coratina Annunziata Bevilacqua, ora in pensione, è stata una dirigente scolastica impegnata nell'elaborare, insieme al gruppo di lavoro, progetti ministeriali per biblioteche scolastiche e, nell'anno scolastico 2015-2016, di alternanza scuola-lavoro nel liceo scientifico di Ruvo di Puglia sul tema "Editoria e scrittura". Anche durante gli anni di lavoro, non ha mai accantonato l'attività di scrittura, sia come giornalista per le testate locali "Eventi&Commenti" e "Lo stradone", sia come autrice di poesia e narrativa, pubblicando per diverse case editrici 24 libri, monografici ed antologici, e ottenendo importanti riconoscimenti. Fondatrice nel 2011 dell'associazione "Forum degli autori" di Corato, ha collaborato alla realizzazione di numerosi eventi, reading, presentazioni di autori e delle loro opere, ed è stata componente di giuria di due concorsi letterari nazionali. Al suo già robusto curriculum letterario, ora si aggiunge questo nuovo importante tassello.
«Provo grande riconoscenza per aver incontrato, nella mia esperienza di poeta, una casa editrice come la Aletti, che è in grado di evidenziare cura, attenzione, incoraggiamento per poeti neofiti, genuini, autentici, tra i quali mi annovero. Ciò fa ben sperare che ci sia speranza per un futuro più intenso per cultura poetica, per autenticità umana, per valori identitari sani e forti» ha aggiunto Bevilacqua.
Alla poesia, l'autrice si è avvicinata in un momento dolorosissimo della propria esistenza. «Dopo la deprivazione della vita di mia figlia primogenita, venuta a mancare nel 2011, per un cancro devastante, violento ed aggressivo, ho ripreso a vivere, con molta fatica, impegnandomi in alcune realizzazioni di vitale importanza per il recupero della mia identità, come la fondazione dell'associazione a lei intitolata e come l'esperienza di scrittura poetica, in cui mi sono immersa intensamente, per tentare di stemperare dolore, sofferenza e vuoto interiore» ha concluso.
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