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Info sull'Opera
Autore:
Aletti Editore
Tipo:
Poesia
 
Notizie Presenti:
 -

Intervista a LUIGI BERNARDI, che presenta ai lettori il libro “Prossimità e distanze” - Aletti Editore

di Aletti Editore

D. Partiamo proprio dal titolo, come mai "Prossimità e distanze"? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?

R. Il titolo del libro ha per tema due vocaboli di facile comprensione, ma in realtà essi si dimostrano assai più complessi se guardiamo alle declinazioni che possono insorgere nel contesto individuale, fatto di molteplici sfaccettature, come: gli affetti personali, la solidarietà sociale, il rapporto con la natura nel suo insieme e la salvaguardia dell'ambiente. Ma la realtà che attraversa spesso il poeta può assumere delle connotazioni paradossali, nel suo percorso fatto di cromie e sogni disvela l'immaginario collettivo, cogliendo i segni ed i profili più sfuggenti della nostra esistenza. Alla ricerca delle più svariate similitudini, metafore, allegorie si scopre che mentre il silenzio isola la parola unisce. In un paesaggio in cui tutto può essere ancora poesia si scopre che la limitatezza di ciò che avvertiamo come prossimità ha bisogno di sconfinare oltre l'orizzonte indecifrabile della distanza. Certo, l'uomo a volte è schiavo delle sue parole ma è padrone dei suoi silenzi e le parole di un poeta sono spazi palpitanti, materia viva, ponti verso l'infinito.


D. Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?

R. Già la "realitas", che designa il modo d'essere delle cose in quanto esistono fuori della mente umana o indipendentemente da essa. E la realtà coinvolge tutto l'arco dell'esistenza umana nei suoi risvolti etici e nella sua sfera creativa. Marcel Proust (in La prigioniera) diceva che:"La realtà è il più abile dei nemici. Lancia i suoi attacchi contro quel punto del nostro cuore che non ce li aspettavamo e dove non avevamo preparato difese". Da qui ha inizio, a mio parere, l'esigenza della scrittura come testimonianza della propria realtà vissuta.


D. La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall'oblio del tempo con questo suo libro?

R. Con questa raccolta di poesie, ho voluto descrivere gli aspetti più originali e significativi del quotidiano vivere, della dimensione effettuale dell'accadere: emozioni, ansie, struggenti nostalgie rievocano ricordi indelebili, speranze perdute, occasioni di rinascite.


D. A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito "Prossimità e distanze", se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?

R. Nella stesura del libro ritornano spesso descrizioni legate all'approccio emotivo, l'esperienza qualificante del condividere un'esistenza insieme alla persona amata, le gioie e le asprezze che le prove della vita a volte ci riservano. Non tralasciato ma più volte evocato è il richiamo istintivo ad una pace interiore, che di riflesso si estrinseca e si nutre nell'aspirazione ad una pace universale.


D. Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?

R. Il percorso formativo iniziato fin dai primi anni di scuola mi ha segnato profondamente. Alcuni passaggi, imparati a memoria, dei capolavori omerici e dell'Eneide di Virgilio sono rimasti impressi nella mente. Così pure la Divina Commedia di Dante . Trovai interessanti anche i poemi de I Nibelunghi, dell'Ariosto e di Torquato Tasso. Per non parlare poi del romanzo storico de I promessi sposi di Alessandro Manzoni. Tutto ciò veniva poi ricondotto ad una poetica sostanziale che mirava
a declamare il sentimento, traspariva quella tendenza a conferire carattere lirico alla prosa. Da qui poi si inseriscono in maniera preponderante le figure poetiche più rappresentative del panorama italiano: da Leopardi a Pascoli, da D'Annunzio a Ungaretti, a Quasimodo, Montale ed altri.


D. Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?

R. Al di là di un interesse particolare per qualsiasi altra forma d'arte, ritengo sempre importante capire il messaggio che l'artista consegna all'estimatore. Davanti ad un'opera d'arte restiamo sempre colpiti dallo stupore e dalla meraviglia che essa trasmette. E queste parole"stupore" e "meraviglia" le ho sempre ritrovate leggendo le pagine dei filosofi, da quelli antichi a quelli moderni, che non si sono stancati e non si stancano ancora oggi, insieme ai poeti ed al restante seguito di artisti, a porsi quelle domande fondamentali a cui ciascuno è tenuto: chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo?......


D. Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?

R. In genere prediligo la letteratura classica, allo stesso tempo m'interessano molto anche le biografie degli stessi autori. Amo leggere la storia, ricostruire ed approfondire ogni accadimento che abbia segnato il destino dell'umanità. E quando le fonti risultano frammentarie, o scarseggiano, mi lasciano sempre un po' d'amaro in bocca, come un romanzo a cui venga a mancare il finale.


D. Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?

R. Nell'era tecnologica dove l'informazione si avvale di prodotti multimediali anche un libro digitale può svolgere egregiamente la sua funzione divulgativa. Certamente il cartaceo rappresenta sempre più un'icona per chi vuole concedersi il privilegio di "usarlo"e direi anche "consumarlo" come oggetto del desiderio.


D. Per terminare, quale è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.

R. Durante la composizione di questo lavoro ho cercato di inserire alcuni tratti salienti della scrittura poetica, dal verso libero alla rima baciata, alla musicalità che deve accompagnare il testo. Le parole devono contenere in sé messaggio, scorrere limpide come acqua di fonte, contraendosi in un suono etereo suscitando sentimenti, emozioni, sogni. Inno quindi alla bellezza, non convenzionale e scontato, reso con la personificazione dei più svariati elementi che si attraggono, per dar corpo, significato ed armonia a ciò che certamente urge dentro ognuno di noi.


D. Un motivo per cui lei comprerebbe "Prossimità e distanze", se non lo avesse scritto.

R. Credo ci siano molti libri di poesia oggi in commercio e non sempre l'esposizione mediatica della quantità è pari alla qualità. Ogni autore è destinato ad incontrare i suoi lettori in base ai gusti e alle preferenze. Lo sforzo che deve fare il lettore è quello di ricercare, nel mare delle offerte, ciò che rispecchia il suo animo, la rappresentazione della sua realtà, il senso critico della propria esistenza.
In questo senso il libro che ho scritto avrebbe, in altra circostanza, influenzato la mia scelta.


D. Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?

R. Nel prossimo futuro avrei intenzione di terminare la mia autobiografia. So che alla fine, magari, si tratterà di una storia che somiglierà a tante altre, scritte e non scritte, sicuramente sarà scandita con il pepe e il sale della vita. Una testimonianza di "passaggio", di "cammino"su questa terra che, a detta di molti, non è sempre di facile approccio. Sto collaborando con il Centro Lunigianese Studi Danteschi per le Celebrazioni del VII Centenario della morte di Dante (1321 - 2021). E'già stato pubblicato nel 2018 un primo volume di una serie sapienziale dal titolo "Inferis" ed a seguire "Purgatorius" (2019), "Paradisus" (2020), e "Visio Dei"(2021) con il Patrocinio della Società Dantesca Italiana. E' in previsione anche l'uscita di una prossima silloge che suggellerà la mia ventennale attività letteraria.

Collana "Poeti in Transito"
pp.60 €12.00
ISBN 978-88-591-6621-4
Il libro è disponibile anche in versione e-book

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