| Il mio nome?
Giuseppe!
Così fui chiamato in onore di mio nonno.
San Giuseppe Lavoratore, falegname e padre putativo di Gesù Cristo Nostro Signore concepito senza peccato, ispirò la scelta.
Vale la pena ricordare la storia di questi due padri, uno umano, mortale e l’altro Eterno, Divino, incorruttibile e immateriale, pura Energia, Dio stesso, Creatore e Signore di tutte le cose, visibili e invisibili della Terra e dell’Universo.
«In cinquemila anni, gli uomini hanno combattuto più di tremila guerre.
Dalla clava alle armi nucleari e chimiche, passando per gli archibugi e i carri armati, gli esseri umani hanno sempre risolto le loro questioni in modo violento.
Prima o poi, non ci saranno più guerre.
Azione, osservazione, accettazione, Trasformazione: sono queste le tappe dell’evoluzione dell’uomo verso una condizione veramente “umana”.
Il click si chiama consapevolezza, una consapevolezza nuova e profonda che affonda le proprie radici nella presa di coscienza che siamo un unico Essere.
Colpendo un fratello colpiamo noi stessi.
Nella mia immaginazione, Giuseppe, il soldato, rivive tante vite vissute da combattente e da avventuriero in altre epoche, in altri spazi, nella dimensione del sogno o di una veglia leggera e inconsistente nella zona di confine tra il sonno e il sogno.
Ho immaginato i sogni delle sue precedenti vite come la preparazione a questa, probabilmente, una delle ultime.»
Collana "Gli emersi - Narrativa"
pp.96
ISBN 978-88-591-5893-6
Il libro è disponibile in versione e-book a Euro 3,99
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