| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai "Sussurri dalla Tana". Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Diego Ferraglia - Il libro è una raccolta di componimenti poetici che trattano principalmente il tema dell’Amore, SUSSURRI perché le parole d’amore vengono sussurrate, DALLA TANA è un riferimento alla Tana del Bianconiglio, una dimensione onirica dove le fantasie diventano realtà.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Diego Ferraglia - La realtà che ho vissuto ha influito tantissimo, senza determinate esperienze non credo avrei scritto questo libro, già dalla prefazione questo aspetto diventa subito chiaro al lettore.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Diego Ferraglia - Ho voluto salvare e custodire le emozioni provate in un determinato periodo, nulla è più prezioso, è ciò che ci fa sentire vivi.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito "Sussurri dalla Tana", se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Diego Ferraglia - Un episodio che non scorderò mai è sicuramente stato la consegna della mia prima poesia: scritta su un pezzetto di carta arrotolato e tenuto fermo da un nastro rosso, gli occhi di lei che si illuminavano leggendo e subito dopo incrociavano i miei scaldandomi il cuore… un'emozione che dà dipendenza.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Diego Ferraglia - Come già viene evidenziato dal titolo Lewis Carroll ha influito fortemente con la sua immaginazione, ma anche Shakespeare e Goethe per il loro romanticismo estremo, poi Baudelaire, Bukowski e tanti altri… una menzione speciale ad un autore italiano: Roberto Emanuelli che con le sue parole riesce a toccare i cuori.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Diego Ferraglia - Influenzato non saprei dire, non consciamente per lo meno… Ispirato sì, traggo ispirazione dalla musica, dalla cinematografia e dalla natura che è il più grande artista che possa esistere.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Diego Ferraglia - Nella lettura come in altri aspetti della vita mi piace variare per non limitarmi e scoprire sempre cose nuove, passo quindi dai classici ai testi di filosofia orientale tuttavia se dovessi scegliere un genere sarebbe la narrativa fantastica.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Diego Ferraglia - Senza dubbi il cartaceo! Per le sensazioni che ti vengono date dallo sfogliare un libro, l’odore della carta, le piccole imperfezioni quale una sbavatura d’inchiostro… l’esperienza non è paragonabile a mio modo di vedere.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Diego Ferraglia - Terapeutico, mi spiego: a volte quel che si prova è talmente forte che serve una “valvola di sfogo”…questa è stata la scrittura per me.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe "Sussurri dalla Tana", se non lo avesse scritto.
Diego Ferraglia - Lo comprerei perché amo le emozioni e la poesia, una raccolta che trasmette emozioni attraverso la poesia e l’immaginario non rimarrebbe in libreria dopo esser passata sotto il mio sguardo.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Diego Ferraglia - Non ho smesso di scrivere poesie quindi potete aspettarvi un'altra raccolta prossimamente.
Collana "Poeti in Transito"
pp.100 €12.00
ISBN 978-88-591-6495-1
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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