| Il titolo della raccolta sintetizza la concezione di Sara Lucia Zappulla nei riguardi della vita. L’angoscia del buio e dell’annientamento, la presenza di porte chiuse e muri invalicabili rappresentano la condizione dell’umanità: “E’ appena scattata / la serratura della mia anima / che si chiudeva / per sempre / dietro un muro. /Una muraglia alta / invalicabile e silenziosa…” “Ed è tutta una galleria / buia e lunga…”
È difficile superare queste barriere metaforiche che ostacolano il nostro viaggio esistenziale, breve e, apparentemente, privo di significato. Eppure, a tratti, compaiono la luce e l’opportunità di volare, di spaziare tra cieli meravigliosi e colori smaglianti: “Mi prende la mano, / mi porta nel suo mondo, / dove l’oro rosso / conduce fuori / ad ammirare il sole.”
Le varie sezioni della silloge sono accomunate dal desiderio, nonostante le angosce e i momenti di disperazione, di trovare un obiettivo da conseguire: uscire da un “carcere” che ci opprime per scoprire la libertà interiore e, tramite, la ribellione, appropriarsi di una dimensione spirituale autentica: “le parole leggere / scorrono in piena. / Ma un attimo non / dura per sempre. / Dopo la notte / nasce il giorno… La vita ci aspetta…”
L’amore provoca, sovente, dolore, ma il ricordo riporta istanti di felicità. Le persone scomparse, inoltre, rinascono dentro di noi e ci accompagnano nel nostro accidentato tragitto. L’amicizia ci sostiene permettendoci di condividere gli stati d’animo dell’altro.
Le belle immagini dell’infanzia, avvertite con intensa malinconia, pervadono il nostro animo: “Il ricordo mi accompagna / laggiù nella campagna / da dove cari e amici / sono ormai tutti partiti…”
L’uso di rime baciate accentua il divario tra un “passato di favola” e la realtà presente.
Figure retoriche frequenti come l’anafora, l’antitesi, l’enjambement valorizzano il messaggio comunicato e la poetica trasmessa al lettore.
(Prefazione di Alessandro Quasimodo)
Sara Lucia Zappulla è nata il 27 aprile del 2000 a Tricase in Puglia; ha compiuto gli studi primari alla scuola elementare e media di un paese della bassa bresciana, San Gervasio. Qui, grazie alla sua maestra e poetessa affermata, Raffaela Lettieri, ha iniziato a scrivere poesie. Ha vinto il suo primo premio nel 2011 in un concorso organizzato per le scuole elementari. Da allora ha scritto sporadicamente fino alla seconda superiore quando ha riscoperto questa passione e ricominciato a partecipare a concorsi poetici. Ha vinto il terzo premio del concorso “Poeticamente” e al concorso “Tre ville”, un paio di primi premi in altri concorsi e si è qualificata fra i finalisti nel concorso “Tra un fiore colto e l'altro donato” e “Tiburtino”. Continua a scrivere mentre si appresta a intraprendere gli studi universitari in ingegneria aerospaziale.
Collana "Poeti in Transito"
pp. 84 €12.00
ISBN 978-88-591-6453-1
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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