| Introduzione di Alessandro Quasimodo
La raccolta di Cristina D’Ugo è caratterizzata da un’antitesi di fondo tra luci e ombre, determinate dal contrasto tra gioie e dolori. Pensiamo alla pittura di Caravaggio e in particolare alla vocazione di Matteo che, su uno sfondo scuro, proietta un raggio di sole. Si possono, inoltre, ricordare i versi leopardiani: “Si rallegra ogni core. / Sì dolce, sì gradita quand’è, com’or, la vita?…Piacer figlio d’affanno…”, oppure l’esordio Dei Sepolcri così coinvolgente perché alterna immagini cupe ad altre ricche di colori e di armonia: “e involve tutte cose l’oblio nella sua notte”, “Ma cipressi e cedri / di puri effluvi i zefiri impregnando / perenne verde protendean su l’urne…”
La sofferenza descritta da Cristina D’Ugo nasce dal divario tra sogno e realtà: “Ma infiniti sono i colori / che ho immaginato… Infiniti i percorsi / che avrei potuto percorrere… Nella mia mente non voglio più / muri e cancelli, / ma ampi orizzonti / verso cui andare, / senza mai raggiungerli”.
Nella nostra esistenza numerose sono le delusioni che verifichiamo quotidianamente; a volte l’abbandono e il silenzio di chi ci era vicino interrompono un tragitto che sembrava lineare e privo di ostacoli: “Lentamente, volteggiando / cade una foglia gialla. / Cala il sipario / su una triste vicenda…” Sono esperienze che ci fanno crescere, ci aiutano a trovare nuove direzioni. Il “nero della paura” si trasforma in immagine positiva grazie alla fantasia e anche a elementi come le pareti di una stanza che si animano e diventano parte del nostro passato: “Quattro pareti di bianca / comprensione, / di ascolti, silenzi/ e stupore…”
Il titolo della silloge "Un nuovo inizio" ci suggerisce proprio di ricominciare un cammino come in un’escursione in cui, anche se ci siamo smarriti, ritroviamo la forza di riprendere il viaggio in modo determinato, sapendo ascoltare una voce interiore che sarà la vera guida. Riusciremo così a trovare un punto d’incontro tra il nostro microcosmo e il mondo che ci circonda.
Note biografiche dell'autrice:
Cristina D’Ugo è nata a Bologna il 24 Dicembre del 1985. Si è laureata in Scienze della Formazione Primaria nel 2010, presso l’Università di Bologna. E’ insegnante di sostegno nella Scuola Primaria.
Nel testo “Metodologie e didattiche attive: prospettive teoriche e proposte operative”, a cura della professoressa Gherardi e pubblicato da Aracne nel 2013, compare un suo saggio.
Partecipa a diverse edizioni del Concorso Nazionale Guido Zucchi e nelle Antologie del Concorso sono presenti alcune sue poesie.
Nel 2014 scrive alcune poesie che sono state incluse all’interno del n° 73 della collana “Sentire” e del volume “Il cammino della poesia” a cura di Elio Pecora, entrambi pubblicati da Pagine Editore.
Nel 2015 alcune sue poesie vengono pubblicate nel volume intitolato “Souffle” ed appartenente all’iniziativa “Parole in fuga – Poeti del Nuovo Millennio a confronto” edito da Aletti Editore.
Partecipa inoltre al Festival poetico “Il Federiciano” del 2015 ed una sua poesia è contenuta nell’Antologia del Festival.
Nel 2018 scrive alcune poesie che sono lette ed interpretate da Alessandro Quasimodo, che rientrano nell’iniziativa “Alessandro Quasimodo legge i Poeti italiani contemporanei” e che sono curate dalla Aletti Editore. Delle poesie interpretate da Alessandro Quasimodo sono state realizzate anche delle video poesie visualizzabili in rete.
ISBN 978-88-591-5951-3
Il #libro è disponibile in versione #ebook a Euro 3,99
Collana "Poeti in Transito"
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