| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai RACCONTI BREVI. Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Camillo Lanzafame - RACCONTI BREVI è un libro che include quattordici storie per l'appunto brevi, nate dalla mia fantasia. Sono storie, ognuna con una propria identità, non collegate tra loro e pertanto di semplice e rapida lettura. I generi trattati all'interno del volume sono diversi e vanno dal “giallo” dove c'è il colpevole da scoprire, al fantasy e ad alcuni temi sociali di grande impatto come la pedofilia, il femminicidio, la ricorrenza della “giornata della memoria”.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Camillo Lanzafame - I racconti, come già detto in precedenza, nascono dalla mia fantasia, ma possono prendere spunto da qualsiasi circostanza occasionale o persona incontrata. Alcuni spunti derivano dai tanti eventi, spesso tragici, di cui è purtroppo piena la “cronaca nera” dei nostri giorni.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Camillo Lanzafame - Dopo aver pubblicato alcune raccolte poetiche, RACCONTI BREVI è il mio primo lavoro da narratore. Partecipando a diversi concorsi letterari, ho trovato grande riscontro nelle qualificate giurie per i miei racconti, che risultano spesso premiati. Pertanto ho sentito la necessità di raccoglierli in un unico volume seppure alcuni risultino già editi in qualche antologia. L'unica eredità che lascio attraverso i miei lavori, è l'emozione che posso suscitare in qualcuno attraverso un verso o un racconto.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito RACCONTI BREVI, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Camillo Lanzafame - Tra i racconti inclusi, mi piace evidenziare la fervida fantasia del bambino Paolone ne “Il bambino sceriffo”, un racconto pluripremiato, vincitore di prestigiosi premi letterari nazionali e internazionali. In un mondo fin troppo tecnologico, Paolone riesce a far volare la sua fantasia che lo porterà ad essere protagonista di una storia molto divertente e dal lieto fine. Mi piace sottolineare anche la forza di volontà di Nino ne “La partita dentro la partita”, a dimostrazione che se ci sono dei valori di fondo, ci si può rialzare dalle cadute che a volte la vita ci procura con i suoi “sgambetti”. Mi piacciono anche gli insegnamenti di Andrea Parisi dati al figlioletto Giovanni ne “La panchina della memoria”, un racconto che parla del “giorno della memoria”, dedicato al ricordo di milioni di ebrei vittime dell'orrore nazista, un argomento difficile da spiegare ai bambini.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Camillo Lanzafame - Non mi ispiro a nessun autore in particolare. Mi piace molto tuttavia la colorita narrazione di Andrea Camilleri che, nel mio volume, ho voluto ricordare con un aforisma che rispecchia in pieno anche la mia idea di scrittura.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Camillo Lanzafame - Fonte di ispirazione la traggo anche in artisti contemporanei nel campo del cantautorato italiano, come Fabrizio De André (che ho omaggiato con il racconto “Gli scatti di Fabrizio, il fotografo degli ultimi”), Francesco De Gregori (citato in “La partita dentro la partita”); Ivano Fossati e Zibba. Quest'ultimo mi ha onorato della prefazione della mia silloge poetica “In una notte con solo due stelle”, che tra l'altro prende il titolo proprio da una sua canzone.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Camillo Lanzafame - Da lettore non ho un genere preferito, ma spazio dalla narrativa ai libri d'inchiesta, dalla poesia ai libri filosofici, dal fantasy al “nonsense”.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Camillo Lanzafame - Nel mondo odierno dove tutti sono “tecnologici” e vanno di fretta, la versione digitale del libro può ritagliarsi il suo spazio, ma personalmente non ho alcun dubbio nel dare la preferenza al volume cartaceo. Il profumo d'inchiostro (a maggior ragione di un proprio lavoro) da annusare tra le pagine è un rito che compio con immenso piacere e soddisfazione. Tenere il libro sul comodino, sottolineare i passi preferiti fa parte della mia dimensione di scrittore, ma anche di lettore. Il libro è per me come un amico, se mi affeziono è difficile che possa privarmi della sua vista e del suo contatto. La versione digitale la considero sì utile, ma molto fredda e distaccata dal mio mondo.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro
Camillo Lanzafame - Nell'aforisma di Camilleri che apre il mio lavoro c'è un condensato di ciò che è stato il rapporto tra la scrittura e la composizione del mio libro. Ho indossato i panni dell'artigiano con un paziente, scrupoloso, estenuante lavoro di rifinitura, di correzione, di messa a fuoco, di puntualizzazione, di calibratura. Ho messo l'anima in questo libro, dalla creazione della copertina all'ultima pagina. La speranza è quella di trovare positivo riscontro nel lettore che possa gratificare la mia piacevole “fatica”.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe RACCONTI BREVI, se non lo avesse scritto.
Camillo Lanzafame - Credo, senza voler sembrare presuntuoso, che RACCONTI BREVI possa essere uno di quegli amici che vorrei incontrare nella mia vita. Uno di quelli da cui, attraverso il suo vissuto, puoi trarre insegnamento e arricchimento, ma anche un amico capace di farti trascorrere in pacifica armonia dei momenti piacevoli della giornata. Da lettore seguirei le indicazioni, i consigli dell'autore e mi lascerei inghiottire dalle storie per incontrare con l'immaginazione i personaggi ed essere attento spettatore degli eventi narrati.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Camillo Lanzafame - Numerosi sono i progetti futuri: un'inedita silloge poetica; un diario di guerra, memorie di un reduce dei campi di concentramento; una storia fantasy; un libro “giallo”; “Racconti brevi vol.2” e anche un libro con dei racconti “nonsense”. Non ci sarà da annoiarsi! Parola di chi crede nella scrittura e attraverso essa spera di lasciare la sua traccia su questa Terra.
Collana Oro
pp.184 €13.00
ISBN 978-88-591-6224-7
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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