| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai "L’uomo di carta poesie e prose per cuori appassionati". Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Marco Ricagno - In fondo non stiamo tutti cercando l’amore? Il titolo va diviso in due, “L’uomo di carta” che si rifà alla poesia omonima contenuta all’interno del volume, sta a significare (per me ovviamente) la timidezza, il nascondere le nostre emozioni più forti dietro alla scrittura perché non si ha abbastanza fiato in corpo per esprimerlo in altro modo. La seconda parte del titolo “poesie e prose per cuori appassionati”, oltre che una descrizione del contenuto è anche un invito a seguire le proprie emozioni, dentro queste pagine c’è tutta la mia vita, tutto il mio cuore e chi come me è domato da una forte passione potrà forse trovare nelle mie parole ciò che cerca.
Un tema ricorrente che si può trovare all’interno del mio libro “L’uomo di carta poesie e prose per cuori appassionati” è la delusione d’amore oltre che alla perdita di persone care perché trovo che queste due cose facciano parte della vita di tutti e sono inevitabili, per quanto possano essere terribili o dolorose tutto quello che possiamo fare è trovare il nostro modo di conviverci e proseguire, sono state le esperienze più significative e importanti nella storia della mia vita nonché quelle che mi hanno formato e trasformato nella persona che sono oggi e che è qui a raccontarsi a voi, riassumendolo in una parola il tema del mio libro è la vita.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Marco Ricagno - La realtà è tutta la mia scrittura, tutte le poesie contenute nel volume sono episodi a me accaduti, io scrivo di tutto ciò che mi ha scosso o causato una forte emozione in prima persona, nel libro sono contenute alcune poesie che sono dei racconti inventati ma comunque basati su storie a me successe realmente.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Marco Ricagno - Le esperienze che mi hanno cresciuto, per non dimenticare mai i sacrifici dietro ai miei successi.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito "L’uomo di carta poesie e prose per cuori appassionati" se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Marco Ricagno - Non saprei come rispondervi in maniera esaustiva perché non ricordo nessun episodio particolare durante la stesura di questo libro. L’unico “episodio” diciamo è stato quando mi fu comunicato che ero arrivato in finale al concorso “Verrà il mattino e avrà un tuo verso” con una delle mie primogenite : “L’alba assieme”, c’è stato un attimo di incredulità da parte mia e un attimo di orgoglio da parte della mia famiglia (mamma e sorella), nel complesso lo descriverei sicuramente come un episodio di gioia inaspettata perché non avrei mai pensato che sarei arrivato fino a qui, rispondere a delle domande su un’opera scritta da me e messa nero su bianco da una casa Editrice vera e propria, in più con la firma di un maestro come Quasimodo, che dire, a tratti mi sembra ancora irreale.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Marco Ricagno - Una delle mie principali fonti di ispirazione è sicuramente il fascino più che la bellezza assoluta, per questo motivo tra gli autori che hanno contribuito a guidarmi non poteva assolutamente mancare il grande Oscar Wilde, del quale io apprezzo molto di più i racconti che le poesie, mi ha sempre affascinato come le sue parole fanno breccia subito appena le si legge, sa colpire e incantare il lettore con semplici incastri di parole e questo mi ha sempre stupito e fatto riflettere, mi capitava spesso di leggere una sua frase e di rimanere immediatamente esterrefatto, però poi la rileggevo un paio di volte e ci pensavo un po’ su e a volte mi rendevo conto che in realtà non voleva dire assolutamente niente, riusciva a metterti l’ovvio come qualcosa di nuovo ed è un’abilità che ho sempre cercato di acquisire anche io.
Un altro autore che non poteva assolutamente mancare nella mia formazione ed è colui che ritengo il mio maestro per eccellenza, nonché fondatore del genere letterario poliziesco e del terrore, il sig. Edgar Allan Poe, personaggio di cui ammiro tutto, Vita ed opere, indipendentemente che siano racconti o poesie, mi rivedo con lui abbastanza spesso come tematiche, anche se sono passati quasi duecento anni molte le trovo ancora attuali, ma mi ritrovo molto di più sullo stile scritturale, lo trovo molto affine al mio, le sue poesie non erano facili, spesso bisogna rileggerle un paio di volte per capirne appieno il significato, ma alla fine fanno riflettere e mettono in evidenza sempre concetti molto intelligenti a parere mio, anzi vi dirò di più, ogni volta che le leggo mi sembra sempre di cogliere qualcosa di nuovo, penso che “il Corvo” rimarrà sempre la mia poesia preferita.
Apprezzo molto anche autori come Pablo Neruda, Charles Bukowski e R.H Sin, ma non mi dilungherò su di loro sennò va a finire che vi annoio.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Marco Ricagno - Assolutamente si, Jim Morrison diceva che la poesia e la musica vanno a pari passo poiché entrambe necessitano di un tempo, un ritmo e delle pause al punto che non può esistere l’una senza l’altra, con questo io concordo perfettamente infatti la musica è una parte fondamentale del mio processo creativo.
Artisti che io ammiro in particolar modo e che potrebbero aver influenzato la mia scrittura sono sicuramente i Red Hot Chili Peppers dei quali i testi mi hanno sempre emozionato assieme a quelli di Steven Tyler degli Aerosmith, nella musica italiana invece ho sempre ammirato e rispettato i testi di Antonello Venditti, Kaos one e Claver gold.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Marco Ricagno - Io sono sempre stato un grandissimo amante del Thriller e del Giallo poiché riescono a scatenare in me quella forte curiosità che non ho mai trovato in altri generi letterari.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Marco Ricagno - Io personalmente preferisco il libro tradizionale cartaceo per il semplice fatto che con cellulari, tablet, etc… non vado molto d’accordo, mi piace uscire, vivere ed esplorare quindi raramente mi trovo ad adoperarli, a malapena uso il telefono giusto per rendervi l’idea, in più il cartaceo mi infonde di più l’idea che il contenuto abbia valore, non fraintendetemi io non disprezzo affatto le versioni digitali, sono dell’idea che non importa il “dove” o il “come” ma il contenuto, semplicemente io preferisco il cartaceo.
Domanda- Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Marco Ricagno - Il rapporto che ho avuto con la scrittura durante la realizzazione di questa mia silloge è stato quello che ho sempre avuto nei confronti della scrittura in generale, ho sempre usato la scrittura come valvola di sfogo e di fuga dai problemi che la realtà cercava di addossarmi quindi è stato un rapporto di amore e necessità.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe "L’uomo di carta poesie e prose per cuori appassionati", se non lo avesse scritto.
Marco Ricagno - Io trovo che uno dei modi migliori per accrescere il nostro spirito, la nostra persona ed il nostro pensiero sia quello di confrontarci con le esperienze altrui ed all’interno di questa Silloge si possono trovare molte esperienze dalla forte intensità che sicuramente accenderanno un confronto di idee.
Un altro motivo per cui io lo comprerei, è per il fatto che in una società come questa, che fa fatica a dare spazio ai giovani, il punto di vista di uno di loro può sempre essere qualcosa di rinfrescante secondo me.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Marco Ricagno - Sicuramente, dopo la realizzazione di questa opera, il mio intento primario è quello di prendere un po’ le cose come vengono e di non forzarmi ed accanirmi su un’opera successiva solo per il “dovere” di scrivere, però sì, ho in progetto di scrivere un libro di racconti thriller – horror ma purtroppo non posso darvi ancora nessuna anticipazione.
Collana "Poeti in Transito"
pp. 84 €12.00
ISBN 978-88-591-6169-1
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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