| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai "...e alzando lo sguardo?". Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Rita Gorini - Questa mia breve raccolta poetica è strutturata su tre tempi : Ironia della sorte, Maternità e Cosmo. Il titolo, "… e alzando lo sguardo", è già invocazione a un atteggiamento: alzare lo sguardo significa trovare una via diversa al fine di cogliere il senso ultimo dei nostri giorni. Non è un caso che il primo segno grafico di tutta la raccolta stessa siano i tre punti di sospensione.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Rita Gorini - Completamente. La poesia germina dalla vita. Inutile tormentarsi, la realtà è come il mare. Non resta che andarle incontro, aprirsi all’infinito, dove trovano luogo non solo tutti i dolori del mondo, ma dove germoglia comunque e sempre la speranza e dove si innesta la resilienza. Chi si difende, resiste e aspetta perché crede in un sogno. La mia poesia vuole essere testimonianza, messaggio, apertura alla vita.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Rita Gorini - Un manifesto umano. Scopro la poesia in tutte le pieghe della vita. Ci potrebbe essere una definizione più pregnante? E la vita non è solo ebbrezza, bellezza, stupore; è anche dolore, mancanza, senso di vuoto, incapacità di orientarsi negli avvenimenti quotidiani. Leggersi dentro e conoscersi aiuta a riconoscersi in questo mondo. Se conosci te stesso, conosci le tue passioni e le tue capacità, anche i tuoi limiti. Esprimerlo è ciò che resta.
Domanda - Cosa ha voluto comunicare in particolare con questa sua raccolta?
Rita Gorini - Lo stupore. Sotto cieli diversi, in direzioni diverse navighiamo tutti lo stesso mare mutevole dell’esistenza ma troppo spesso, ripiegati su noi stessi, perdiamo tempo a chiederci: «Se avessi… Se non avessi… Se fossi stato…». Cerchiamo risposte ormai inutili, mentre ci sfugge qualcosa che si chiama “stupore”. Dovremmo imparare ad alzare lo sguardo: miliardi di stelle
accendono falò nei nostri cieli, innumerevoli pianeti, avvinghiati “d’amore di gravitazione”, danzano come funamboli senza rete e a noi, ogni giorno, senza biglietto o scontrino, è concesso di assistere allo spettacolo. L’esistenza è un recinto puntuto. Come possiamo dissiparne i confini? Lasciandosi sprofondare o cercando un appiglio? Che cosa c’è al di là della curva, in quello spazio che non vediamo? Se la ragione del cuore ci viene in soccorso, facciamo nostra la possibilità di rischiare e fallire, semplicemente alzando lo sguardo su noi stessi.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Rita Gorini - Gabriel Garcia Marquez, Pablo Neruda, Emily Dickinson, Emily e Charlotte Bronte, Luigi Pirandello, Cesare Pavese, Pier Paolo Pasolini, Lawrence Ferlinghetti.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Rita Gorini - Pittura: Michelangelo Merisi Caravaggio, Vincent Van Gogh, Antonio Ligabue, ma anche musica: Fabrizio De Andrè, Lucio Dalla, F. Guccini, Lucio Battisti, Francesco De Gregori, Edoardo Bennato.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Rita Gorini - Il giallo italiano e in genere quello europeo; la narrativa i saggi con rilevanza a documentazioni storiche/scientifiche/psicologiche.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Rita Gorini - Il cartaceo, mi piace annusare, toccare le pagine del libro.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro?
Rita Gorini - Istintivo e passionale. Rispondo con alcuni miei versi :
Dimori dentro di me.
Non dai tregua fino a quando non ti nutri di parole
che sanno di tormento o di stupore.
Poi esausta e appagata taci e io con te.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe "...e alzando lo sguardo", se non lo avesse scritto?
Rita Gorini - La curiosità, la voglia di emozionarmi.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Rita Gorini - Sì. Ne ho già in mente il titolo “Sotto la mia ombra”: Chiunque tu sia stato, pianta o animale, quante facce si sono distese sotto la mia ombra?
Chi osservava chi in quel viver parallelo?
Titolo: "...e alzando lo sguardo?"
Autore: Rita Gorini
Editore: Aletti
Collana "Gli Emersi - Poesia"
pp.60 €12.00
ISBN 978-88-591-6167-7
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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