| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai "Storia ed evoluzione delle Radio Libere oscurate dai Network - La Radio a Teano" -.Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Gennaro Loffredo - La Radio ha sempre rappresentato uno strumento di comunicazione importante, affascinate sotto certi aspetti, e ancora oggi, con nuovi impulsi e innovazione, non ha perso la sua forza in barba alle previsioni che la davano in declino negli anni duemila. Il titolo del libro nasce dall’esigenza di raccontare la storia della Radio e soprattutto focalizzare l’attenzione in quel periodo di evoluzione, che ebbe inizio nel 1975, dove la libertà di comunicare e di aprire una Radio era il sogno di tanti. L’esempio di Teano a Caserta, ben definisce uno scenario che si è poi ripetuto e venuto a creare in tutta la penisola, dalla Radio politica a quella comunitaria a quella commerciale. Gli argomenti ricorrenti sono la Radio, i Network, l’associazionismo ma soprattutto la voglia di libertà che si profondeva in ogni iniziativa nonostante le limitazioni di regime, statali, che fino al 1975 avevano “bloccato” questo importante strumento. Insomma il libro è un omaggio alla forza del sogno e della fantasia, della libertà e del coraggio.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Gennaro Loffredo - La realtà ha inciso tanto. L’aver vissuto in prima persona l’esperienza con una Radio libera locale ha influito nella scelta dell’argomento. Vivere le difficoltà di una piccola emittente nell’organizzazione, nella gestione, soprattutto economica, ha dato il via all’idea di descrivere quanto è avvenuto, dagli anni novanta in poi, quando i grandi network hanno oscurato le piccole realtà, fino al momento in cui dovettero soccombere, causa gli eccessivi costi di amministrazione e mantenimento delle attività e una regolamentazione costantemente in fieri. Il passaggio dal monopolio statale alla privatizzazione concesse opportunità a tutti i fautori della libera informazione. Le forti potenzialità dell’informazione radiofonica attirarono man mano l’attenzione di grandi investitori che traghettarono la radio dalle realtà locali ai grandi Network.
Ciò, naturalmente, ha visto il coinvolgimento di partiti, movimenti, imprenditori e anche della chiesa. Gli anni novanta furono decisivi in questo passaggio per cui pagò lo scotto l’informazione libera. Oggi è tutto facilitato dai costi. Basta poco per conquistare uno spazio in Internet e far nascere una radio indipendente. Un po' come rivivere la situazione del 1976 quando di radio libere ne spuntarono a iosa.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Gennaro Loffredo - Soprattutto i ricordi. Le esperienze vissute da tanti in un contesto dove la semplicità e la voglia di mettersi a disposizione della società era all’ordine del giorno. Nello specifico le Radio a Teano, quattro emittenti, Radio Uno Teano, Radio Achab, Radio Incontro e Radio Ghibli Stereo, che per quasi trent’anni si sono insinuate nella società cambiandone usi e costumi, un approccio, iniziato proprio nel 1976, di un nutrito gruppo di persone innestatisi sulla scia dei tanti che avevano deciso di “sfidare” una società il cui predominio era il monopolio statale e la Radio rappresentava il mezzo più semplice, immediato ed efficace per fare questo. Una storia da non dimenticare.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro "Storia ed evoluzione delle Radio Libere oscurate dai Network - La Radio a Teano" - se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Gennaro Loffredo - Gli episodi che rivedo e rivivo come un dejavu sono più d'uno e tutti egualmente impattanti. Ogni volta che mi approcciavo alla scrittura di questo libro mi si presentavano vividi come se li stessi ripercorrendo, mi procuravano la stessa emozione, mi inebriavano del medesimo entusiasmo. Un pullulare di sensazioni miste a nostalgia di un tempo andato di cui sentivo la necessità forte e irrimandabile di mantenere un ricordo tangibile tradotto in questo libro.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Gennaro Loffredo - Credo che ognuno prima di intraprendere l'esperienza della scrittura di un libro, di qualsiasi genere tratti, tragga ispirazione da qualcuno, da qualcosa, da autori o letture che ti portano a pensare "voglio farlo anch'io", "voglio provarci". E quando poi prende forma è come un sogno che si veste di sorprendente realtà e ti fa sentire soddisfatto come non mai con qualche punta di orgoglio. Nel caso specifico non c’è stato un autore che mi ha ispirato, è stata la Radio a farsi seguire in modo affascinante e ho raccolto notizie di vari cultori e professionisti del settore.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Gennaro Loffredo - In effetti l'inclinazione all'arte non è mai univoca. Nel mio caso devo dire che l'arte è sempre stata presente nella mia vita manifestandosi nella passione per la musica e per la chitarra in particolare, nella pittura e nella voglia di ritrarre la bellezza che mi circonda fino a sfociare in questo mio primo prodotto editoriale.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Gennaro Loffredo - Il lavoro di ricostruzione e ricerca, come nel caso di specie, mi è sempre piaciuto, mi è congeniale ma adoro oltremodo la storia e i libri scientifici.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Gennaro Loffredo - Credo di essere una persona contraddistinta da una buona dose di capacità di adattamento per cui apprezzo la tecnologia, le nuove frontiere della comunicazione e l'infinito mondo che si apre grazie a internet. Ciò premesso il fascino del cartaceo resta per me insuperabile e non v'è tecnologia che tenga.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Gennaro Loffredo - Ho dedicato a questo libro molto tempo, a partire dalla tesi di laurea che ho incentrato proprio sulla storia della radio e della sua evoluzione. Per cui ho avuto con questa scrittura un rapporto che definirei sereno che ha sancito la fine del mio percorso universitario e realizzazione di un'opera che amo.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe "Storia ed evoluzione delle Radio Libere oscurate dai Network - La Radio a Teano" - se non lo avesse scritto.
Gennaro Loffredo - Sono consapevole che questo libro è settoriale e coinvolge solo una fetta di lettori ovvero coloro che amano la radio e la sua storia e tutti i protagonisti della radio a Teano, caso specifico trattato nel libro. Credo che chiunque abbia la voglia, la curiosità di capire come funziona la radio, come arriva nelle nostre case, come si evolva a velocità della luce, quanto complessa sia la sua regolamentazione debba acquistarne una copia.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Gennaro Loffredo - Non vorrei peccare di immodestia ma devo ammettere che nel cassetto di opere ne avrei più d'una. Di anticipazioni preferirei non darne perché da uomo del sud sono scaramantico.
Collana "Gli emersi - Narrativa"
pp.128 €13.00
ISBN 978-88-591-6148-6
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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