| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai proprio “L’Arcobaleno Tra il Sole e il Mare – The Rainbow Between the Sun and the Sea”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Romea Ponza - Come ho spiegato nella prefazione del libro, vedo in questi elementi, l’arcobaleno, il sole e il mare, le mie origini, gli elementi di trasformazione della mia anima e la mia meta ultima, un possibile risveglio di coscienza. L’Arcobaleno tra il Sole e il Mare è un riferimento metaforico a Napoli, la città in cui sono nata, in cui la paradossale coesistenza di caratteristiche di natura diametralmente opposta è naturalmente integrata in un’unicità ed irripetibilità che solo Napoli ha saputo mantenere nel tempo. Anche la vera natura umana di ciascuno di noi è unica ed irripetibile, ma per poterla contattare e manifestare dobbiamo partire dall’accettazione di tutto ciò che risiede in noi con assoluta obiettività ed amore per la verità. Quando entriamo nel mare del nostro inconscio e, con coraggio, osserviamo cosa vi fluttua, amandoci per come siamo, diamo a tutti i colori del nostro arcobaleno, cioè la nostra Anima, la possibilità di splendere in maniera armonica e di guarire quelle parti di noi che ne hanno bisogno, rendendole di nuovo alla luce del Sole come ricchezza e risorsa e non più come deficit o mancanza: in pratica le trasmutiamo e ci eleviamo. So che la mia città non è mai completamente guarita, ma ha acquisito una filosofia di vita che permette di intravedere una trascendenza tra le sue qualità opposte che parte proprio dal non rinnegare tutto il brutto che c’è e allo stesso tempo godersi il bello, che è proprio ciò che la rende unica. Credo che avere origini napoletane sia stato un buon punto di partenza per me nel mio cammino, mi ha dato un’elasticità mentale, una resilienza che chi si occupa di spiritualità sa bene essere determinante ai fini del percorso spirituale.
Inoltre in questa monografia invito a meditare, in chiave gioiosa ma mai superficiale, sulla “notte buia dell’Anima”, sul senso e sull’utilità dei momenti più bui come necessaria fase di passaggio per entrare in profondità in noi stessi ed uscirne arricchiti e più vicini alla nostra vera natura e realizzazione. La celebrazione e la condivisione ricorrono, per esempio in testi come “La Risata” e “’O Teletrasport”; numerosi sono poi i cenni alla Legge di Risonanza e a quanto sia utile divenirne consapevoli per comprendere perché ci accade proprio ciò che ci accade e non altro, e quanto noi stessi possiamo concretamente cambiare in meglio le nostre vite grazie a questa comprensione.
La libertà e l’affrancamento dagli schemi precostituiti è una tematica integrante di questo libro.
La connessione virtuale tra gli esseri umani e il vivere nel cuore come condizione per acquisirne coscienza e consapevolezza costituiscono il leitmotiv di tutto questo.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Romea Ponza - Molto direi. Ove in via diretta o metaforica, questa è una raccolta che include anche le mie prime poesie, quelle che scrivevo per me stessa, cominciando circa una decina di anni fa, per operare una catarsi e per dare un senso e un valore ad ogni situazione. La poesia ci fa amare le nostre esperienze perché una volta scritta ci fa passare nel ruolo di spettatori di quanto ci accade arrivando a vederne la bellezza e quindi a sentirne l’essenza e, in essa, la connessione col prossimo.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Romea Ponza - L’intramontabilità e la spiritualità controversa e al tempo stesso schietta e vera di una città come Napoli. La sua capacità atavica di vivere nel cuore che ora è la condizione per l’inizio di una nuova era, l’era dell’Acquario. La sua capacità di non mollare. La sua capacità di andare oltre le apparenze, in profondità, oltre gli standard della mente, anche quando tutto sembra essere diverso dalle nostre aspettative, perché la vita si manifesta sempre per come è e sta a noi scegliere di arricchirci nello scoprire il mondo alchemico che c’è dietro e dare un senso ed un significato ad ogni cosa, o, piuttosto, darsi per vinti senza accettare la sfida di capire quanto siamo noi stessi artefici del nostro destino, per la paura di affrontare le nostre ombre. E, attraverso tutto ciò, portare l’attenzione su quanta spiritualità e divinità sia racchiusa nella quotidianità, in ciò che diamo per scontato e che, invece, attimo per attimo, costituisce la trama della nostra preziosa esistenza.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “L’Arcobaleno Tra il Sole e il Mare - The Rainbow Between the Sun and the Sea”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Romea Ponza - Un passaggio necessario, un percorso, una scoperta, una sorpresa, una crescita, una rinascita, una fortuna sia per quelli belli che per quelli brutti. Quando ti accadono cose spiacevoli, la vita ti sta semplicemente dicendo di affidarti a lei per le faccende esteriori e, allo stesso tempo, sta invitandoti a guardarti dentro, perché solo modificando l’interno si possono avere dei cambiamenti all’esterno; se davvero lo fai, come ho fatto io, per esempio, attraverso la ricerca interiore e la spiritualità, ti si apre un mondo, tutto diventa un’avventura. A volte è dura, ma finisci per essere sempre grata, e, quando cominci ad essere grata per tutto ciò che ti accade, piacevole o spiacevole che sia, vuol dire che sei sulla strada giusta, la strada dell’autonomia e del risveglio.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Romea Ponza - Il mio interesse per la lettura è di carattere marcatamente spirituale. Essere spirituali vuol dire essere molto consapevoli del fatto che manifestiamo ciò che siamo nella realtà concreta in forma di persone ed eventi con cui interagiamo, ci vuole un po' a comprenderlo ma quando ci si arriva ci si apre ad una nuova visione. Grande fonte di conoscenza ed ispirazione per me è stato Osho, per il suo messaggio molto semplice e diretto che mi ha insegnato sia l’alchimia inferior che l’alchimia superior, ossia ad accettare ed accogliere il mio lato ombra per trasmutarlo, e, allo stesso tempo, a scegliere sempre ciò che è in sintonia con le mie inclinazioni naturali per assaporare la vita ad ogni istante: e mi ha saputo trasmettere che queste due cose vanno di pari passo e che richiedono di essere al di sopra e al di fuori delle convenzioni e degli schemi sociali in una prima fase, per poi integrare anche questi ultimi in una nuova armonia che parte dall’autenticità.
Una volta assorbito il suo messaggio mi è stato molto più semplice dedicarmi alla lettura di un Krishnamurti, di un Gurdjieff, della Bibbia stessa, e di altre discipline spirituali i cui messaggi il più delle volte non sono così chiari. Ho trovato molto senso nei libri e video-seminari di Salvatore Brizzi e di Erica Francesca Poli, ma anche in quelli di Bruce Lipton, Gregg Braden, Deepak Chopra, Fabio Marchesi, Igor Sibaldi, Giampiero Abbate, Emiliano Soldani, in pagine web come quella di Giuliana Conforto, Masaru Emoto, e molti altri.......
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Romea Ponza - Sì. Amo da sempre la musica ed il canto, due discipline che mi hanno sostenuta anche nei momenti più difficili della mia vita. Quando ero bambina vedevo gli artisti in televisione come un qualcosa di irraggiungibile e lontano da me, li vedevo su una sorta di piedistallo. Poi mi è capitato di lavorare come impiegata per un’etichetta discografica indipendente e, in età matura, ho imparato a suonare i primi accordi e cantare i miei primi versi con qualche lezione di chitarra e canto proprio quando altri aspetti della mia vita sembravano crollare e ne ho tratto molto giovamento: ho capito come trasformare una crisi in un’opportunità, l’opportunità di capire chi sono facendo le cose che avrei sempre voluto fare, senza aspettative, per il piacere di farle, semplicemente dando loro uno spazio concreto nella mia vita.
La mia cantante preferita, Alanis Morissette, mi ha aiutata a comprendermi meglio e a sentirmi sostenuta con il suo modo originale di cantare di sé stessa in maniera catartica, così proprio come piace a me. Le sue canzoni hanno una profonda vena spirituale che si fonde istintivamente ed intuitivamente col mio modo di percepire, conoscere e “risuonare” con la vita. Le ho anche dedicato una canzone perché sento con lei una connessione animica particolare. Quando ho scritto la mia prima canzone in inglese “Sink In Your Soul”, non pensavo di ispirarmi a lei, ma chi l’ha ascoltata ha detto di vedere molto di questa artista nei miei versi e nel mio modo di cantarla, così, dopo, ho provato anche a scrivere alcune canzoni, sempre in inglese, ispirandomi volontariamente a lei, dando vita a testi come “Comfort Zone” “Please Don’t Think I’m Gone” e quella che ho dedicato proprio a lei “Second Wave Sister”, e per la mia piccola esperienza, posso sentirmi piacevolmente sorpresa e soddisfatta delle mie prime creazioni.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Romea Ponza - Quello della letteratura vera e propria è un mondo a cui mi sto aprendo appena adesso. Amo la saggistica spirituale sia occidentale che orientale in generale, ma anche la psicologia, le neuroscienze, l’epigenetica, la biologia e la fisica quantistica che le fanno da supporto, avvalorando i testi sacri di un riscontro sempre più dimostrabile a livello scientifico. Sono particolarmente concentrata su tutto ciò che mi trasmette conoscenze esoteriche e scientifiche e mi aiuta a comprendere chi sono semplificando messaggi spirituali, che altrimenti per me sarebbero indecifrabili, e a ricondurli ad una visione olistica della vita in tutte le sue forme di manifestazione.
Ultimamente ho letto il libro “La Mente Estesa” di Rupert Sheldrake, biologo e filosofo britannico, che spiega come la nostra mente si estenda verso l’esterno, oltre il cervello, in campi mentali che lui definisce “campi morfici e morfogenetici”, in aggiunta ai campi gravitazionali, elettrici, magnetici e quantici già riconosciuti dai fisici. Non sono rimasta sorpresa, visto che nel tempo avevo già scoperto di avere una certa sensibilità in questo senso, e che, senza volerlo, ne avevo già reso ampia testimonianza nelle mie poesie.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Romea Ponza - Per me che sono cinestetica il contatto col libro è fondamentale. Mi piace sottolineare per stabilire una connessione con tutto il mio essere con le pagine. Il libro cartaceo stanca meno la vista dello schermo di un tablet ed è più rilassante.
Mi dispiace solo che l’uso della carta a livello industriale sia una delle cause della deforestazione. Spero presto di vivere in un’era in cui avrò le qualità superiori che mi permettano di accedere al sapere attraverso i miei centri superiori perfettamente sviluppati onde evitare lo spreco di carta e le conseguenze dell’elettromagnetismo dei pc (sorriso); ora sorrido all’idea, ma non credo sia poi così lontana questa possibilità. Viviamo in una matrix di informazioni e prima o poi saremo in grado di accedere consapevolmente a tale campo operando coscientemente un discernimento di ciò che ci è utile e di ciò che invece è meglio lasciare andare, attraverso l’intuizione e la nostra stessa coscienza perfettamente integrata e sviluppata; sono facoltà naturali che si acquistano attraverso la corretta meditazione e con lo studio del mondo dell’Anima, attività che ne determinano il fiorire indirettamente, esse sono parte integrante delle nostre facoltà.
In alternativa ho trovato molto utili i video-seminari che, con una cuffia Bluetooth, mi permettono di seguire i miei relatori preferiti in palestra o mentre svolgo altre attività di ordine pratico e di riascoltarli più volte per assimilarne meglio i concetti.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Romea Ponza - Vivace. Mi sono entusiasmata alla vostra proposta e all’idea di creare la raccolta, di pubblicare qualcosa di mio, la mia piccola creazione. Ho avuto modo di rivedere tutti i miei componimenti meno recenti e di riconoscermi ancora in tante situazioni e sensazioni, accettando anche l’idea di condividere cose che fino a qualche anno prima consideravo solo mie.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “L’Arcobaleno Tra il Sole e il Mare (The Rainbow Between the Sun and the Sea)”, se non lo avesse scritto.
Romea Ponza - I motivi sono diversi:
- Perché è vivo e pulsante nel rappresentare la mia esperienza di integrazione interiore: nasce dalla semplicità del mio modo di essere fuori dagli schemi e di esprimere la mia originalità, oltre che dalla mia profondità e voglia di conoscere e di andare oltre il senso di separazione: nasce dalla mia allegria e voglia di celebrare e condividere e allo stesso tempo dalla mia tristezza e bisogno di solitudine. A seconda della chiave di lettura, rappresenta allo stesso tempo un momento di riflessione ed un momento di svago, ed è per tutti, ma non per “tutti”.
- Perché essendo una scrittrice contemporanea rappresento la poesia in evoluzione con tutto quello che l’era in cui vivo porta. Il mio linguaggio poetico è forbito di termini virtuali e telematici tipicamente lessicali di questo tempo, dell’amore vissuto attraverso i dispositivi elettronici e, contemporaneamente, di termini e accezioni spirituali che risalgono ad epoche molto lontane ma che ci riguardano da vicino, data la crescente consapevolezza di essere tutti interconnessi e quindi predisposti anche a comunicare telepaticamente, se solo ci rendiamo più attenti alle nostre sensazioni e a quelle dell’altro, se solo ci rendiamo più empatici. Quando si vive nel cuore questo accade naturalmente, ma molte volte non ce ne accorgiamo perché siamo assorti nei nostri pensieri inconsapevoli, nelle ansie e nelle preoccupazioni, infatti esiste da sempre l’antico modo di dire “il mio cuore è con te...”. So che molti sono scettici a riguardo, e il mio libro, considerato che non avrei mai pensato di pubblicarlo ed invece le circostanze hanno voluto che accadesse, evidentemente è venuto fuori per esserne testimonianza; credo che i tempi lo vogliano perché, secondo la fisica quantistica, se qualcosa viene messo a disposizione di tutti vuol dire che la coscienza universale è pronta per riceverlo, ne ha già maturato energeticamente i presupposti.
Non che io abbia poteri soprannaturali, ovviamente, ma studiando materie spirituali mi sono predisposta al “sentire” e di solito il sentire è un’esperienza personale che diventa una certezza per chi la vive, ma non sempre si riesce a trasmetterla ad altri, per cui l’arte può subentrare come un ottimo strumento di espressione e condivisione, come nel mio caso la poesia.
- Perché è arrivato il momento adesso che le persone sappiano di essere già esseri spirituali e che, se ne prendono atto, possono trasformare la propria vita creando ciò che desiderano nel quotidiano e non aspettando che qualcosa arrivi dal di fuori di loro stessi. La mia città ha sempre vissuto di miracoli, ne è piena la sua tradizione, ma la sua mentalità di dover aspettare che tutto le piova dal cielo la danneggia tremendamente, ora potrebbe fare un enorme salto di consapevolezza se ciascuno di noi si rendesse conto di poter operare ciascuno il proprio miracolo attivandosi in prima persona e di avere tutti gli strumenti per farlo per la nostra infinita capacità creativa. La spiritualità vera è basata sulla responsabilità e sull’azione concreta, sul servizio.
- Perché se fossi il pubblico ci vedrei qualcuno con cui “risuonare” e magari sentirmi compresa, ispirata e incoraggiata a fare le cose che avrei sempre voluto e che non avrei mai immaginato di fare, come pubblicare la mia prima raccolta di poesie e mettermi in gioco.
- Inoltre, il mio libro ha anche una seconda parte che è la traduzione in inglese della prima: mi vedrei, per chi mi legge all’estero, ispirata a confrontarmi con persone di diverse culture ed anche con coloro che hanno le mie stesse origini e vivono fuori dal mio paese, sulla base di valori spirituali condivisi da ogni credo, ricordando a me stessa e a loro chi siamo realmente, delle splendide Anime in cammino.
- Perché chi ne ha curato l’introduzione, il celebre attore, regista e poeta italiano Alessandro Quasimodo, figlio del premio Nobel della letteratura Italiana Salvatore Quasimodo, ha giustamente sottolineato come l’anelito ad andare oltre i limiti del contingente e a sondare gli abissi dello spirito, assecondando il richiamo ai valori universali, sia sempre esistito nella grande letteratura di tutte le epoche, nelle forme letterarie di ciascun tempo, citando, a tal proposito, il Petrarca e Sant’Agostino in una connessione di riferimenti all’anima e alle leggi cosmiche e universali che arriva fino ad Osho, per esempio.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Romea Ponza - Ho appena scritto un piccolo manuale, un saggio breve ma esaustivo di alchimia trasformativa o meglio “celebrativa” come io la definisco, che spiega dal punto di vista energetico, alchemico, quantistico, biologico, neuroscientifico e pragmatico il momento crepuscolare che stiamo vivendo e come possiamo liberarci e creare consapevolmente la nostra realtà, una volta che abbiamo compreso i meccanismi che sono alla base dei nostri comportamenti limitanti.
È un piccolo sunto senza pretese e molto diretto di tutte le mie letture e della mia ricerca interiore e di quanto da esse ho ricavato in termini di comprensione ed esperienza personale. A presentarlo con i termini che ho appena usato può sembrare che ne dia un quadro molto sofisticato, ma il tutto viene descritto in chiave molto semplice, divulgativa e comprensibile a chiunque sia aperto e si senta pronto a conoscersi partendo dalla normalissima routine quotidiana.
- Ho anche una raccolta nuova già pronta con poesie scritte recentemente, dopo aver frequentato seminari e masterclass per arricchire i miei versi dell’esperienza artistica di veri maestri nel campo della scrittura quali Mogol, Francesco Gazzè e Giuseppe Aletti.
Grazie.
-----------------
TRADUZIONE DELL’INTERVISTA IN LINGUA INGLESE
WRITTEN INTERVIEW to Romea PONZA FOR THE PRESENTATION OF THE BOOK
"L’ARCOBALENO TRA IL SOLE E IL MARE - THE RAINBOW BETWEEN THE SUNA AND THE SEA"
1) Let's start from the title, how come "L’ARCOBALENO TRA IL SOLE E IL MARE - The Rainbow Between the Sun and the Sea"? What are the recurrent themes, fundamental to you, in writing this collection?
As I explained in the preface of the book, I see in these elements, the rainbow, the sun and the sea, my origins, the elements of transformation of my soul and my ultimate goal, a possible awakening of conscience. The Rainbow Between the Sun and the Sea is a metaphorical reference to Naples, the city where I was born, in which the paradoxical coexistence of characteristics of a diametrically opposite nature is naturally integrated into a uniqueness and unrepeatability that only Naples has been able to maintain in time. Even the true human nature of each of us is unique and unrepeatable, but to be able to contact and manifest it we must start by accepting everything that resides in us with absolute objectivity and love for the truth. When we sink in the sea of our unconscious and, with courage, observe what therein fluctuates, while loving ourselves as we are, we give to all the colors of our rainbow, that is our Soul, the possibility to shine in a harmonious way and to heal those parts of us that need it, turning them again into light, the light of the Sun, experiencing them as wealth and resource and no longer as a deficit or lack: in practice we transmute our flaws and elevate ourselves. I know that my city has never completely healed, but it has acquired a philosophy of life that allows us to glimpse a transcendence between its opposite qualities that starts from not denying all the bad that there is while at the same time enjoying the good, which is precisely what makes it unique. I believe that having Neapolitan origins was a good starting point for me on my journey, it gave me a mental flexibility, a resilience that those dealing with spirituality know well to be decisive for the spiritual path.
Furthermore, in this monograph I invite people to meditate, in a joyful but never superficial way, on the "dark night of the Soul", on the meaning and the benefits of the darkest moments of life as a necessary transition phase to go deeply into ourselves and come out enriched and closer to our true nature and realization. Celebration and sharing are recurrent subjects in songs like “The Laughter” just to mention one; there are also many references to the Law of Resonance and to how useful it is to become aware of its effects, in order to understand why specific things happen to us and not others, and how much we ourselves can concretely change our lives for the better thanks to this understanding.
Freedom and breaking away from conventional schemes are two other recurrent themes.
The virtual connection between human beings and living in the heart as a condition for acquiring consciousness and awareness constitute the leitmotiv of all this.
2) How much did reality affect writing?
In all senses, I would say. Where directly or metaphorically, this is a collection that also includes my first poems, the ones I wrote for myself, starting about a decade ago, to make a catharsis and to give meaning and value to every situation. Poetry makes us love our experiences because, once written, it makes us transit into the role of spectators of what happens to us, coming to see its beauty and therefore to feel its essence and, in it, the connection with our neighbor.
3) Writing as a testimonial value, what did you want to save and keep from the neglect of time with this book of yours?
The timelessness and the controversial and at the same time sincere and frank spirituality of a city like Naples. Its atavistic ability to live in the heart which is now the condition for the beginning of a new era, the Aquarian era. Its ability not to give up. Its ability to go beyond appearances, to go deep, beyond the standards of the mind, even when everything seems to be different from our expectations, because life always manifests itself as it is and it is up to us to either choose to be enriched by the discovery of the alchemical world that lays underneath so to find a sense and a meaning to everything, or, rather, to give up without accepting the challenge of understanding how we ourselves are architects of our destiny, just for the fear of facing our shadows. And, through all this, I bring attention to how much spirituality and divinity is contained in everyday life, in what we take for granted and, yet, moment by moment, constitutes the web of our precious existence.
4) At the conclusion of this training experience that gave birth to the book "L’Arcobaleno Tra il Sole e il Mare – The Rainbow Between the Sun and The Sea" if you were to isolate episodes that you remember with particular favor how would you describe them?
A necessary passage, a path, a discovery, a surprise, a growth, a rebirth, a fortune both for the good ones and the bad ones. When unpleasant things happen to you, life is simply telling you to rely upon Her in the external matters and, at the same time, it is inviting you to look inside yourself; if you really do it, as I did, for example, through inner research and spirituality, a new world opens up to you, everything becomes an adventure. Sometimes it is hard, but you end up always being grateful, and when you begin to be grateful for everything that happens to you, pleasant or unpleasant, it means that you are on the right path, the path of autonomy and awakening.
5) What are your sources of inspiration: other authors that you consider fundamental in your cultural and sentimental education?
My interest in reading is markedly spiritual. To be spiritual means to be very aware of the fact that we manifest what we are in the concrete reality in the form of people and events with which we interact with: it takes a while to understand it but when we get there, we open ourselves to a new vision. Osho for me has been a great source of knowledge and inspiration, for his very simple and direct message that taught me both the inferior alchemy and the superior alchemy, that is to accept and welcome my shadow side in order to transmute it, and, at the same time, to always choose what is in harmony with my natural inclinations in order to savor life at every moment: and he has been able to convey to me that these two things go hand in hand and that they require us to be above and beyond conventions and social patterns in a first phase, to then also integrate them into a new harmony that stems from authenticity.
Once I absorbed his message, it was much easier for me to dedicate myself to reading a Krishnamurti, a Gurdjieff, the Bible itself, and other spiritual disciplines whose messages most of the time are not so clear. I found a lot of sense in the books and video-seminars by Salvatore Brizzi and Erica Francesca Poli, but also in those by Bruce Lipton, Gregg Braden, Deepak Chopra, Fabio Marchesi, Igor Sibaldi, Giampiero Abbate, Emiliano Soldani, in web pages like Giuliana Conforto’s, Masaru Emoto’s, and many others .......
6) Are there other artistic disciplines, or artists, that have somehow influenced your writing?
Yes. I have always loved music and singing, two disciplines that have supported me even in the most difficult moments of my life. When I was a child, I used to consider artists on television as something unattainable and far from me, I used to see them as if on a sort of pedestal. Then I happened to work as an employee for an independent music label and, lately in my mature age, I have learned to play the first chords and to sing my first songs by taking some guitar and singing lessons just while other aspects of my life seemed to be collapsing, gaining a lot of benefit from it: I’ve come to know how to turn a crisis into an opportunity, the opportunity to understand who I am by doing the things I’ve always wanted to do, without expectations, just for the pleasure of doing them, by giving them a concrete space in my life.
My favorite singer, Alanis Morissette, has helped me understand myself better and feel supported by her original way of singing about herself in a cathartic way, just like I do. Her songs have a profound spiritual vein that instinctively and intuitively blends with my way of perceiving, knowing and "resonating" with life. I also dedicated a song to her because I feel a particular soul connection with her. When I wrote my first song in English “Sink In Your Soul”, I didn't mean to take inspiration from her, but those who listened to me singing it said that they saw a lot of this artist in my verses and in my way of interpreting them, so, later, I also tried to write more songs in English, deliberately inspiring myself to her, and out came “Comfort Zone”, “Pease Don’t Think I’m Gone” and the one I specifically dedicated to her “Second Wave Sister”, and, considering my small experience, I can feel pleasantly surprised and satisfied with my first creations.
7) In addition to the one you refer to in your book, which other literary genres do you prefer?
That of literature is a world I'm just opening up to now. I generally like both Western and Eastern spiritual essays, but I am also interested in psychology, neuroscience, epigenetics, biology and quantum physics that provide scientific support to the sacred teachings. I am particularly focused on everything that gives me deep esoteric and multifaceted knowledge of the Self and that helps me to understand who I am by simplifying spiritual messages, and by connecting them into a holistic vision of the whole spectrum of life manifestations.
Recently I’ve read the "The Sense of Being Stared At" by Rupert Sheldrake, a British biologist and philosopher, who explains how our mind extends outwards, beyond the brain, into mental fields that he calls "morphic and morphogenetic fields", in addition to gravitational, electric, magnetic and quantum fields already recognized by physicists. I was not surprised, since over time I had already discovered that I had a certain sensitivity in this sense, and that, without wanting to, I had already given ample testimony of it in my poems.
8) Do you prefer the traditional paper or digital book?
Being a kinesthetic, the contact with the book for me is fundamental. I like to use a pencil to underline in order to establish a connection between my whole being and the pages. The paper book is less tiring for my sight than a tablet screen and is more relaxing.
I am only sorry that the use of paper at an industrial level is one of the causes of deforestation. I hope to live soon in an era in which our superior abilities are fully developed, in order for us to access knowledge through our perfectly evolved higher centers, so to avoid the waste of paper and the consequences of computer electromagnetism (smile); now I smile at the idea, but I don't think this possibility is that far away. We live in a matrix of information and sooner or later we will be able to consciously access this field by discerning through awareness what is useful to us and what is better for us to let go, by using intuition and our own perfectly developed and integrated consciousness; they are natural faculties that can be acquired through correct meditation and through the study of the realm of the Soul, activities that determine their indirect flowering, as they are an integral part of our natural faculties.
Alternatively, I find video seminars to be very useful, since, by a Bluetooth headset, they allow me to listen to my favorite divulgators while I am at the gym or while I’m carrying out other practical tasks and to listen to them again and again to better assimilate the concepts.
9) To finish, what was your relationship with writing, during the composition of the book.
Lively. I was really excited about your proposal of publication and the idea of assembling a collection of my own, my little creation. In doing it, I was able to review all my older compositions and to see that I still see myself in so many situations and sensations, accepting also the idea of sharing something that until a few years ago I considered only mine.
10) A reason why you would buy "L’Arcobaleno tra il Sole e il Mare - The Rainbow Between the Sun and the Sea" if you hadn't written it.
There is more than one reason:
- Because it is alive and pulsating in representing my experience of inner integration: it comes from the simplicity of my way of being outside the box and expressing my originality, as well as from my depth and desire to know and go beyond the sense of separation : it stems from my joy and desire to celebrate and share and at the same time from my sadness and need for solitude. Depending on the interpretation, it can be at the same time a moment of introspection and a moment of leisure, it is for everybody, but not for “anybody”.
- Because being a contemporary writer I represent the evolution of poetry with all that the era in which I live brings. My poetic language is enriched with the typical lexical, virtual and telematic terms of this times, of a love that’s lived through electronic devices and of spiritual terms and meanings that date back to very distant times yet concern us closely, given the growing awareness of humanity being all interconnected and therefore also predisposed to communicate telepathically, if only we make ourselves more attentive to our mutual feelings, if only we make ourselves more empathetic. When you live in the heart this connection happens naturally, and the existence of the ancient way of saying "my heart is with you ... " proves it: but, many times, we are unaware of it because we are absorbed in our continuous thoughts, anxieties and worries. I know that many are skeptical about this affirmations, but my book, considering that I had never thought of publishing it and yet the circumstances have created to let it happen, evidently has come out to be a testimony; I believe that its time has come because according to quantum physics, if something is made available to everyone it means that the universal consciousness is prepared for it, it is energetically mature to receive it.
Not that I have supernatural powers, of course, but, by studying my Soul and spiritual subjects, I have likely refined my capacity of "feeling" and, usually, feeling, being it a personal experience that becomes a peculiar certainty for those who experience it, is not always possible to convey to others in conventional ways of communication, so, eventually, art can take over as an excellent instrument of expression and sharing, as in my case poetry.
- Because the time has come now that people know they are already spiritual beings and that, if they become aware of it, they can transform their lives by creating what they want in their daily lives instead of waiting for something to come from above. My city has a tradition of miracles, and that is ok, but its mentality of having to wait for everything to rain from the sky damages it tremendously, while now we could make a huge leap in awareness if each of us were aware of being able to make each one's own miracle by taking action and engaging personally, since we have all the tools and skills, thanks to our infinite creative ability. True spirituality is based on responsibility and concrete action, on service.
- Because if I were the public, I would see someone whom to "resonate" with and maybe feel understood, inspired and encouraged to do the things I always wanted to and never imagined of doing, like to publish my first collection of poems and join the game.
- Furthermore, my book, as you can see, has a second part which is the English translation of the first: if I were those who read me abroad, I would feel inspired to confront and connect myself with people of different cultures, or, specifically with regards to those who have the same Neapolitan origins as me and live outside my country, I would create a bond on the basis of spiritual values shared by every creed, reminding myself and them who we really are, wonderful Souls on the path.
- Last but not least in terms of importance, the artist who took care of the introduction is the famous Italian theater actor, director and poet Alessandro Quasimodo, son of the Italian literature Nobel prize Salvatore Quasimodo. In presenting this collection, he rightly points out how the yearning to go beyond the limits of the ephemeral and to investigate the abysses of the spirit, and, in so doing, favoring the call to universal values, has always existed in the great literature of all ages, in the literary language forms of each time, citing, in this regard, Petrarch and Saint Augustine in a connection of references to the soul and to the cosmic and universal laws that reaches down to Osho, for example.
11) Are you planning any other works to be written in the near future? If so, can you give us an anticipation?
- I have just written a small handbook, a short but exhaustive manual on transformative alchemy or "celebratory alchemy" as I call it, which explains from the multifaceted perspective of energy, alchemy, quantum physics, biology, neuroscience and pragmatic action the twilight moment we are living in now and how we can face it by freeing ourselves, and by starting to consciously create our reality, once we understand the mechanisms that underlie our limiting behavioral patterns.
It is a small, unpretentious and very direct summary of all my readings and my inner research gathered material and of what I have learned so far in terms of personal discovery and experience. Presenting it with the terms I have just used above may seem to give a very sophisticated picture of it, yet everything is described in a very simple, divulgative and understandable key to anyone who is open and feels ready to get to know themselves starting from the normal daily routine.
- I also have a new collection of recent poems ready, which I created after attending seminars and masterclasses of poetic writing, enriching my verses with the artistic experience and teachings of true masters in the field of poetry such as Mogol, Francesco Gazzè and Giuseppe Aletti.
Thanks
Collana "Poeti in Transito"
pp.128 €12.00
ISBN 978-88-591-6066-3
Il libro è disponibile anche in versione e-book
Seguici su Facebook
www.facebook.com/alettieditore
e su Twitter
www.twitter.com/alettieditore
Visita il nostro Canale Youtube
www.youtube.com/alettieditorechannel
|