| «I figli non fanno distinzioni tra mamma e papà la società sì. Il fatto è che i bambini lo sanno spontaneamente, senza pensarci. Siamo noi adulti, semmai, che non ce ne ricordiamo più. Come mai la società dei grandi se ne è dimenticata?». A questo interrogativo, apparentemente semplice, l'autore cerca di rispondere con tutto l'ardore speculativo possibile, condividendo con il lettore anni di studi e di approfondimenti.
Sono pagine che trasudano passione ed emozione, ardite e coraggiose, un vero e proprio “pamplhet” che, a volte crudo, altre poeticamente disarmante, colpisce il lettore con un pugno allo stomaco e lo fa riflettere.
È un libro dedicato a chiunque abbia a cuore la sorte di migliaia di bambini coinvolti – ma sarebbe meglio dire travolti – dai paradossi e le storture del sistema separativo italiano.
Un saggio sui generis, a tratti sfrontato e irriverente, completamente spogliato del timore del “politicamente corretto” destinato a far riflettere e a ragionare oltre gli schemi preconfezionati e stereotipati.
Massimo de Simone è nato nel 1974 a Velletri e vive a Latina. Ingegnere civile e diplomato in Scienze teologiche è appassionato di discipline umanistiche, filosofiche, sociali e statistiche. Si occupa attivamente, da oltre un decennio, della vita politica della sua città, impegnato come socio e fondatore di alcuni dei comitati più longevi e operosi. È al suo secondo libro dopo il primo saggio filosofico “Chi è felice”, pubblicato nel 2010.
Collana Saggistica Aletti
pp.256 €14.00
ISBN 978-88-591-5710-6
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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