| D. Partiamo proprio dal titolo, come mai IL MIO NIENTE. Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
R. Ho voluto raccontare qualcosa che mi riguarda, la mia vita. Il mio niente, dato che per molti può anche non avere significato
D. Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
R. La realtà incide molto sulla mia poesia.
D. La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall'oblio del tempo con questo libro?
R: Ho voluto raccontare la mia vita, che è poi la vita di tutti, con i suoi alti e bassi, e anche i fatti esterni che hanno inciso su di essa. Spero solo che qualcuno ne colga il valore.
D. A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro IL MIO NIENTE dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
R, Questo è stato il primo dei miei libri, e in esso racconto tutti i fatti che hanno inciso sulla mia vita e anche i sentimenti che li hanno accompagnati: la morte di mio nonno, la partenza, l'amore, la nascita del mio primo figlio, il tradimento, le mie inquietudini e i fatti visti o appresi da giornali e tv come la prostituzione, lo stupro e quant'altro.
Tutto un vissuto in cui la poesia mi ha aiutato a superare gli ostacoli...
D. Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
R. Autori come L. Pirandello, che cito all'inizio del libro.
Ma anche qualcosa di W. Shakespeare, A. Merini e F. Kahlo (i pensieri) e autori meno conosciuti, dei nostri giorni, incontrati anche al Federiciano come U. Di Pietro, M. Mancino e S. Camellini.
Mi ritrovo molto anche in P.Neruda per le mie poesie, successive a questo libro.
D. Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
R. Io all'inizio dipingevo anche, andavo per mostre e riuscivo a riconoscere dalla pennellata alcuni autori, ma non dipingo più perché, nei quadri, si usa un ermetismo che non tutti capiscono.
Adesso credo di scrivere in modo diverso, molto più facile di prima, anche delle poesie che si trovano in questo libro.
Il mio concetto di poesia ora sta anche nel fatto che tutti debbano capire quel che scrivo e voglio dire.
Se poi, per qualcuno questa non è poesia, mi dispiace. Ognuno può pensarla come vuole...
D. Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
R. Leggo un po' di tutto ma preferisco i libri di fantasia, e i racconti. Anzi, mi sono cimentata in qualche racconto breve anche per bambini che è stato pubblicato.
D. Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
R. Essendo degli anni 50 preferisco il cartaceo.
Mi piace, oltre che leggerlo vederlo sullo scaffale della libreria, e, magari, quando dopo tempo la memoria fa qualche scherzo, riprenderlo e rileggerlo. Per questo sono anche gelosa dei miei libri.
Nulla toglie però, a chi piace il digitale, di far riferimento agli e-book.
Il mio libro, infatti, si troverà anche in e-book.
D, Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
R. Mi è venuta spontanea, man mano che i fatti accadevano, la voglia di scrivere e raccontare, molto più che un racconto, con la poesia, perché simile a un quadro.
La poesia mi ha aiutata a superare quella parte di realtà non molto bella.
Attraverso la poesia ho potuto sognare pur restando con i piedi per terra.
IL MIO NIENTE è fatto proprio di tutte queste cose.
D. Un motivo per cui lei comprerebbe IL MIO NIENTE, se non lo avesse scritto.
R. La copertina è accattivante e la carta è ottima. Anzi, ho chiesto a una mia amica di fare il disegno in copertina.
Il libro non è così lungo da diventare “pesante” per cui uno potrebbe pensare, soppesandolo, al tedio di una lunga lettura.
È un libro scorrevole in cui tutti possono identificarsi. Ma, naturalmente, di questo ci si accorge dopo averlo letto.
D, Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene un'anticipazione?
R. Sì, almeno due di cui ho già quasi tutte le poesie.
In uno racconterò un altro pezzo della mia vita e i fatti esterni che in un modo o in un altro mi hanno influenzata.
Nell'altro parlerò d'amore, non sempre felice, però.
L'introduzione credo che sarà sempre di L. Pirandello.
Seguici su Facebook
www.facebook.com/alettieditore
Seguici su Twitter
www.twitter.com/alettieditore
Visita il nostro Canale Youtube
www.youtube.com/alettieditorechannel
|