| D. Partiamo proprio dal titolo, come mai "IL MIO NIENTE". Quali sono gli argomenti ricorrenti, per le fondamentali, che tratta in questo volume?
R. Ho voluto raccontare qualcosa che mi riguarda.
So che in fondo, però, non valgo così tanto, è la mia prima opera e chi mi leggerà si troverà a giudicare per la prima volta IL MIO NIENTE appunto.
D. Quanto la realtà ha inciso sulla scrittura?
R. La realtà incide molto sulla mia scrittura. Io faccio riferimento agli eventi che accadono.
D. La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall'oblio del tempo con questo suo libro?
R. Nel mio piccolo ho voluto raccontare la mia vita, con i suoi alti e bassi, e anche i fatti esterni che hanno inciso sulle mie decisioni. Spero solo che qualcuno ne colga il valore.
D. A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro "IL MIO NIENTE", se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore, come li descriverebbe?
R. In questo libro racconto la mia vita: la morte di mio nonno, la partenza, l'amore, la nascita del mio primo figlio, il tradimento, le mie inquietudini e i contorni visti o appresi dai giornali e alla Tv come la prostituzione, lo stupro, la guerra.
Tutto un vissuto in cui la poesia mi ha aiutato a superare le negatività.
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