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Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Poesia
 
Notizie Presenti:
 -

Intervista a Valeria Cospito, che presenta ai lettori il libro "UN FAZZOLETTO DI CIELO" ( Aletti Editore )

di Rassegna Stampa

Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai "Un fazzoletto di cielo"? Quali sono gli argomenti ricorrenti o per Lei fondamentali che tratta in questo volume?

Valeria Cospito - Elemento centrale della mia poetica è la natura con i suoi colori, la sua energia inestinguibile e la sua forza creatrice, una natura che si rinnova ogni giorno nelle più svariate manifestazioni.
Il titolo del libro nasce da una poesia in cui, attratta dalla bellezza del creato, osservo un quadrato di cielo, quasi un angolo di paradiso che mi consente di guadagnarmi uno spazio tutto mio per sentirmi libera, serena, lontana dai mali del mondo. Anche se il volo di un aereo interrompe l'incantesimo, quel tratto di cielo prima squarciato, presto si ricompone e posso tornare a sognare.
La malinconia, la delusione, la fatica di vivere fanno spesso capolino nei miei versi, ma non hanno il sopravvento sull'individuo, proiettato positivamente nel futuro e quindi pronto a vivere intensamente tutti i giorni.
La mia poesia nasce spontanea quando colgo momenti o immagini significative che mi consentono di sfiorare argomenti svariati quali il sacro, il profano, persino il silenzio, il buio o qualcosa di più materiale come l'armonia di un tango. Tutto ciò che mi circonda può emozionarmi ed essere fonte di ispirazione.
Di certo non sono monotematica, l'amore inteso in senso universale mi guida in ogni scritto e la varietà dei temi trattati è di tutta evidenza scorrendo l'indice del libro.

Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?

Valeria Cospito - Ciò che scrivo si ispira in gran parte al mio vissuto, un vissuto semplice, spontaneo e sincero, non eccezionale, ma significativo per me e mi auguro anche per coloro cui faccio da specchio. Quasi sempre il mio interesse poetico cade sulle persone care, su immagini suggestive quali un paesaggio, un fiore che sboccia, una farfalla che vola. La poesia per me ha un valore introspettivo, è un invito a conoscere meglio se stessi e gli altri, perciò spesso osservo la gente e, se qualcuno desta la mia attenzione, ne analizzo lo sguardo, colgo in profondità il suo stato d'animo, cosa che non mi riesce difficile e che successivamente, sulla scia dell'emozione provata, traduco in versi.
Percepire l'invidia in chi ci sta di fronte, offrire conforto a chi ne ha bisogno, interessarsi ai problemi sociali, alla tragedia degli emigranti in fuga, per esempio, vuol dire partire da realtà imprescindibili che colpiscono la mia sensibilità.

Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall'oblio del tempo con questo libro?

Valeria Cospito - Salvare dall'oblio del tempo momenti irripetibili che procurano sensazioni di gioia o di dolore, è compito dei poeti. Personalmente in molti componimenti ritengo di aver focalizzato l'attenzione in modo ricorrente sul concetto del tempo che passa e conseguentemente sull'esigenza, nonostante le difficoltà, di non sprecar la vita vivendola sempre intensamente e al meglio. Ognuno di noi può lasciare l'impronta del proprio vissuto coltivando l'amore in senso ampio: l'amore verso se stessi, la famiglia, il prossimo, quest'ultimo inteso come rispetto per gli altri, onestà, generosità e quant'altro.
In una società consumistica e soffocante in cui il materialismo ha troppo spesso il sopravvento, occorre riscoprire, difendere e diffondere i valori. A tal fine quale strumento migliore se non la poesia, che non solo è un'arte, ma soprattutto una delle espressioni più elevate dello spirito umano? Di questo strumento spero di averne fatto buon uso componendo versi finalizzati a magnificare la forza di vivere, la capacità di inventarsi la vita tutti i giorni, assumendo comportamenti schietti, sinceri, lontani dai pregiudizi e dal male.

Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro "Il fazzoletto di cielo", se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?

Valeria Cospito - In un libro di poesie non è facile isolare episodi particolari, perché tutti i componimenti partono dal cuore e rappresentano emozioni nate da momenti significativi e irripetibili. Ogni poesia è una storia a sé e ha la sua importanza.
È vero però che alcuni scritti si possono preferire ad altri perché ricordano gli eventi più cari. L'immagine di mia nonna che, secondo la tradizione, faceva il pane in casa impastandolo con le sue mani, mi ha indotta a scrivere versi dai quali traspare il fascino di usanze che si vanno perdendo nel tempo.
Fra gli altri scritti che prediligo, mi sento di menzionare, per esempio, "Bolle di sapone" nata in modo estemporaneo su una spiaggia. In questa poesia esalto l'innocenza e le illusioni dei bimbi inconsapevoli di ciò che la vita riserverà loro nell'età adulta.

Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione; altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?

Valeria Cospito - Ho avuto una formazione culturale classica e filosofica che mi fa prediligere la letteratura dell'Ottocento e del primo Novecento. Il Romanticismo, il Decadentismo, l'Ermetismo, poeti come Pascoli, Carducci, D'Annunzio, Quasimodo, sono sempre stati per me modelli inimitabili e maestri di vita.
Fonte di ispirazione dei miei versi è prevalentemente l'animo umano descritto sia nelle sue espressioni più cupe, in un'atmosfera crepuscolare densa di malinconia, ma anche proteso verso ogni forma di positività, sempre sorretto dalla forza di vivere e dalla speranza.
Un'attenta osservazione della natura, intesa come bellezza del creato, è un altro elemento essenziale di ispirazione. Accostata alle cose semplici, diventa fonte di meditazione e, ricorrendo alla metafora, dà vita a versi in cui parlo del volo di una farfalla, di una spina di rosa appena colta, di odori quali il profumo di menta che esalta il legame con la terra natia.
Alcuni eventi religiosi o la descrizione suggestiva dell' Angelo custode, mi hanno indotta a produrre versi che invitano alla riflessione e testimoniano l'esigenza di spiritualità.
È in questo modo che la poesia, oltre che essere un'arte, diventa uno strumento di diffusione di valori.

Domanda - Ci sono altre discipline artistiche o artisti che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?

Valeria Cospito - In gioventù mi sono particolarmente dedicata alla fotografia perché mi consentiva di fissare nel tempo momenti e situazioni per me degne di essere ricordate. In camera oscura l'immagine prescelta prendeva pian piano forma dandomi tanta soddisfazione. Oggi, alla stessa maniera, emotivamente colpita da quanto mi circonda, traduco in versi le mie sensazioni.
Anche la pittura, l'Impressionismo in particolare, credo mi abbia influenzata perché, proprio come un pittore, con poche pennellate descrive ciò che vuole rappresentare, anch'io, scegliendo e legando in modo armonico le parole giuste, quelle più incisive, fisso sulla carta le mie emozioni.

Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?

Valeria Cospito - Oltre la poesia prediligo la narrativa.
Mi sono cimentata nell'autobiografia pubblicando un libro dal titolo "Per lasciare un'impronta" e, nell'ambito della novellistica, ho pubblicato "Quindici perle della mia collana".
Recentemente, attratta dal romanzo, ho pubblicato "Come il fiume che scorre" con Aletti Editore e con la stessa casa editrice sono in procinto di pubblicare "Un unico destino".
Sono affascinata da questo genere letterario non solo perché in esso fantasia e realtà sono in perfetta simbiosi, ma soprattutto perché mi consente di dare ampio spazio a fatti, situazioni e personaggi in continua evoluzione.

Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?

Valeria Cospito - Preferisco senz'altro il cartaceo perché sono poco tecnologica, lo trovo più autentico, immediato e posso sfogliarlo facilmente, sottolineando a matita ciò che mi pare. Nelle situazioni di ozio o di riposo, mi sento più sicura con un libro a portata di mano, piuttosto che con un lettore, per me freddo e impersonale.

Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura durante la composizione del libro?

Valeria Cospito - Scrivo quasi sempre di getto, non osservo la metrica tradizionale o le sovrastrutture culturali che potrebbero intrappolare la verità e annebbiare le emozioni. Per garantire la spontaneità d'espressione e comunicare con chiarezza l'immagine che intendo rappresentare, prediligo senz'altro il verso libero. Per ottenere effetti armonici e descrittivi, do importanza alla scelta e all'accostamento delle parole senza ricorrere necessariamente alla rima.
Dopo aver composto una poesia, la rileggo più volte per essere sicura che il messaggio trasmesso sia espresso in una cornice di musicalità e in un linguaggio di facile comprensione.

Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe "Un fazzoletto di cielo", se non lo avesse scritto?

Valeria Cospito - Non è facile comprare un libro di poesie; per i più è indice di debolezza, è un gesto inutile, va bene per quelli che vivono fra le nuvole. Io invece comprerei questo libro anche se non l'avessi scritto, perché la poesia, in quanto espressione di emozioni e sentimenti, consente l'educazione ai valori dai quali molti si allontanano.
Quando leggo le poesie contenute in questo mio libro, ritrovo la mia anima, il gusto di vivere, mi fortifico interiormente, mi libero dai crucci o inutili nostalgie, comprendo che la felicità può essere dietro l'angolo, a portata di mano, basta cercarla e la si trova magari nelle piccole cose. Insomma comprerei questo libro per trovare nuovi sbocchi, nuove vie d'uscita, magari lo leggerei a me stessa ma anche ad altri, per far comprendere che staccare la spina da un quotidiano prosaico a volte fa bene e persino il silenzio, che invita alla meditazione, può essere la miglior compagnia.

Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?

Valeria Cospito - Nell'immediato futuro, come ho già detto, pubblicherò il romanzo "Un unico destino", poi sicuramente progetterò un altro libro in prosa, fermo restando che per quanto riguarda la poesia sono costantemente impegnata.

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