| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai "‘na vita in verzi". Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Nadia Puglielli - Il titolo ha molti significati: quando nasciamo ci esprimiamo in versi, la poesia è l’anima che versa sentimenti nascosti, che non si ha il coraggio di esprimere a voce. L’anima si mette a nudo, lei non conosce il pudore. Ogni cosa e ogni storia ha un verso, anche una fontana antica versa l’acqua da una vita. Gli argomenti ricorrenti in questo libro sono i sentimenti impressi ai quali dedico i miei versi.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Nadia Puglielli - Molto, sono rare le poesie che scrivo di mia fantasia. La mia scrittura è quasi sempre una realtà che ho vissuto o che sto vivendo.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Nadia Puglielli - La scrittura è sempre un valore che testimonia esperienze vissute, quest’ultime possono aiutare il lettore a non sentirsi solo in un momento particolare di disagio e fragilità.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro "‘na vita in verzi", se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Nadia Puglielli - La poesia è una fusione di anima e cuore, ogni verso che ho scritto mi ricorda l’emozione del momento, ma per rispondere a questa domanda direi “l’unico respiro“, che mette a nudo la mia fantasia, descrivo in versi una scena di due innamorati, una visione sognatrice dell’amore nella fase di calde effusioni e sospiri dove la musica parte senza spartito.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Nadia Puglielli - Scrivo d’istinto, la mia arte nasce dalle emozioni che provo e dal bisogno di scrivere. La scrittura mi ha sempre accompagnata come autoterapia, sento la necessità di scrivere per non sentirmi stretta tra le imposizioni che la vita molto spesso mi ha obbligata a rispettare. Lei mi dà la libertà di essere sempre me stessa. Mio nonno mi ha ispirata a scrivere in dialetto romanesco, lui nacque nel 1910 e mi ha insegnato molto, i suoi racconti cantati in romanesco mi hanno lasciato una traccia indelebile. Mi sono appassionata del grande Carlo Alberto Salustri “Trilussa“, mi avvicino molto a lui nel modo di pensare e di vivere la vita con generosità.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Nadia Puglielli - La mia è una famiglia di artisti, mio padre è un maestro orafo scultore e pittore. Grazie a lui ho conosciuto ogni genere musicale ed ogni forma d’arte fin dai primi anni di vita.
Tutto ciò che è artistico ha una storia interessante da raccontare. Sono appassionata anche del teatro e della fotografia cartacea, quest’ultima è una testimonianza di un momento di vita che racconta e ricorda.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Nadia Puglielli - Sono attratta dalle storie vere e dai vissuti romanzati che riescono quasi sempre ad emozionarmi. Sapendo che i fatti descritti sono accaduti riesco a rivivere quei momenti con l’immaginazione.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Nadia Puglielli - Senza alcun dubbio preferisco il libro cartaceo. Adoro sfogliare le pagine, con il loro fruscio ed il loro odore, non è paragonabile a quello digitale. Mi piace riporre i miei libri preferiti nel mio scaffale.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Nadia Puglielli - Il rapporto con la mia scrittura è sempre un concentrato di sentimenti e stati d’animo. Ho sempre scritto ignara che un giorno avrei pubblicato i miei versi. In tre anni ho pubblicato due libri ma non me ne sono accorta.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe ‘na vita in verzi se non lo avesse scritto.
Nadia Puglielli - Lo comprerei incuriosita dal titolo. Se non fossi romana lo acquisterei dopo aver sbirciato qualche pagina, la poesia parla tutte le lingue e la mia scrittura dialettale è moderna e comprensibile, siamo tutti figli di Roma.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Nadia Puglielli - Continuo a scrivere i miei versi. La poesia nasce senza avviso e devo essere sempre pronta con carta e penna al momento d’ispirazione. Ho iniziato a scrivere la mia vita romanzata, ogni volta che riprendo a scrivere è una sofferenza, gli scheletri nell’armadio sono molti e faccio fatica a scrivere.
Ringrazio la Aletti Editore per questa opportunità che mi ha dato, grazie anche a chi mi leggerà.
Per chi vuole conoscermi sono nella pagina di facebook Nadia Puglielli autrice.
Grazie a lei per l’intervista. Un saluto a tutti.
Collana "Gli emersi - Poesia"
€12.00
ISBN 978-88-591-5294-1
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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