| Da dieci anni, nell’incantevole cornice del borgo medioevale di Rocca Imperiale situato in provincia di Cosenza, Calabria, al confine con la Basilicata e bagnato dal Mar Jonio, definito uno dei borghi più belli d’Italia, sovrastato dal magnifico castello svevo ai cui piedi ci sono le case disposte a gradinate, si tiene il festival di poesia “Il Federiciano” ideato dall’editore Giuseppe Aletti, che dà l’opportunità a nuovi poeti sconosciuti di farsi conoscere ed esprimere la propria vena poetica.
Quest’anno la decima edizione, che si è tenuta dal 18 al 26 agosto, è stata particolarmente ricca proprio per festeggiare l’importante traguardo raggiunto. Oltre al concorso "Il Federiciano", si sono tenute anche 2 master class, con docenti eccellenti, la prima di letteratura e musica tenuta da Alessandro Quasimodo, figlio del premio Nobel Salvatore, Mogol e Giuseppe Anastasi, autore di quasi tutte le canzoni di Arisa e vincitore del premio Tenco; la seconda di scrittura poetica tenuta da Francesco Gazzè e Giuseppe Aletti (VEDI FOTO).
La particolarità di questo festival è che il vincitore vedrà la sua poesia scritta su una stele di ceramica affissa sui muri delle case del borgo, rendendo così imperitura e visibile a tutti la sua opera, questo fa sì che chi passeggia lungo le stradine del borgo può leggere tutte le varie poesie, non solo di autori emergenti, ma anche di cantanti e scrittori noti come la canzone di Mogol "Emozioni" cantata da Lucio Battisti, da considerarsi senza dubbio poesia. In particolare in questa edizione sono state scoperte diverse stele, una di Maria Cumani ballerina e attrice, moglie di Salvatore Quasimodo, le stele dei vincitori e una stele di Dato Magradze, uno dei più importanti poeti georgiani.
Gli autori inoltre hanno anche la possibilità di leggere la propria opera accompagnati dalla meravigliosa Melos Orchestra. Tra i poeti non vincitori sono scelte delle poesie per una antologia curata all’editore Giuseppe Aletti.
Durante i giorni del festival, si respira aria di vita, poesia, musica, la bellezza di camminare lungo stradine, leggere poesie e, perché no, fermarsi per assaggiare qualche piatto locale.
Michele Placido ha voluto onorare il Festival con una bellissima serata di poesia, canto, musica, la Rino Gaetano band presente per la terza volta e tanti altri artisti.
Il Festival di sicuro ha dato un’impronta molto caratteristica al borgo facendolo diventare uno dei più conosciuti, dando anche una forte spinta al turismo.
Filomena Santoro
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