| Che del libro "Il profumo delle finte rose" qualcuno abbia proposto di fare un film francamente non sorprende. L'opera d'esordio della solarinese Margherita Tabacco, in effetti, nei suoi 15 capitoli, ben si presterebbe alla trasposizione cinematografica, già solo per il succedersi inesausto di sensazioni, eventi, emozioni, e per i tanti personaggi che ne animano le pagine oltre al protagonista, il fotoreporter Marcel Morini. Il plot, un insieme di storie con sullo sfondo il periodo storico post 11 settembre 2001, è molto trendly, in quanto lascia aperto il finale a più soluzioni. Perché restano sospesi i grandi interrogativi sulla vita, senza esiti scontati e con certezze sempre più da conquistare. Da leggere.
Pino Nucifora
Giornalista
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