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Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Racconto
 
Notizie Presenti:
 -

Intervista a MichealGoblin che presenta ai lettori il libro "Levanghelion" ( Aletti Editore )

di Rassegna Stampa

Domanda: Partiamo proprio dal titolo, come mai "Levanghelion"? Quali sono gli argomenti ricorrenti ritenuti da lei fondamentali, che tratta in questo volume.

MichealGoblin: Innanzitutto, devo dire che il titolo "Levanghelion" deriva dal fatto che tutto il primo volume della duologia si basa sul fatto che parla appunto di un pianeta, in diversi tratti molto diverso dal nostro, e che si chiama appunto Levanghelion.
Fin da più giovane, sono sempre stato affascinato dall’idea di sapere quante pagine ci vogliono per costituire un intero mondo e, per costituire, intendo: tutta la scienza e la matematica, l’ingegneria, l’arte (non dimentichiamoci) e tutte le altre varie discipline che hanno aiutato il nostro mondo a crescere e progredire... beh, io forse ci ho messo molto meno, ma in 588 pagine credo di averlo fatto al meglio.
Quali sono gli argomenti ricorrenti? Beh, posso iniziare dicendo che la prima parte è divisa in dodici capitoli e, per ogni capitolo, ho cercato di dare uno schema ben preciso e calibrato che differisce da tutti gli altri… in poche parole, ogni capitolo ha un suo stile: dall’erotico, all’omosessuale, all’umoristico, horror, al tipico western e tanti altri. E gli argomenti trattati, pur essendo un fantasy (in poche parole: una fiaba - anche se devo ammettere con un pizzico di arroganza - molto bella, ma questo lo dico per adesso io), sono molti e, se pur vissuti su un pianeta alieno, rispecchiano i nostri. Viene trattato l’argomento dell’omosessualità come per dire che se pur essendo un uomo che ama un altro uomo, questo non gli impedisce di avventurarsi in un enorme Verme di Ghiaccio per prendere un potere mistico e quindi cercare di vincere il torneo, anche se per tutti altri scopi. Oppure viene trattato il tema dell’espansione industriale e non solo. Il tema dell’amore e della sfortuna di non potere avere figli, il tema della perdita di un figlio dovuta per mano di ciò in cui credi di più. Il tema del sentirsi diversi e male accettati dalla tua tribù di ibridi poiché costui era mezzo umano e mezzo Vatrugheg. Insomma, ogni capitolo tratta un tema differente cercando di snodarlo al meglio come una sarta potrebbe snodare un gomitolo di filo.

Domanda: Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?

MichealGoblin: Come ho detto appena sopra, sì, è vero, è un pianeta diverso, ma che rispecchia in diversi casi la nostra realtà, ma allo stesso tempo è molto differente: alcuni tipi di piante, di animali, di insetti, gli ibridi, le varie regioni nate dalla mia mente contorta – ma utile in questo caso – e pure, come ripeto, i vari temi che sono descritti per ogni capitolo si riflettono molto col nostro pianeta, anche se poi ahimè si finisce nella fantasia del desiderio che ogni guerriero cercherà di vincere fino all’ultima goccia di sudore. Eppure, per quanto si possa vedere fantastico il desiderio che realizza la cosiddetta Pietra Scarlatta, nel romanzo viene sottolineato più volte il valore che può avere nella vita di tutti: mutamenti, progressione, scoinvolgimenti o semplici questioni come la madre morente o, ancora, più superficiali come provvedere alla propria ricchezza, qualunque essa sia.

Domanda: La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo libro?

MichealGoblin: Non è una domanda facile questa, eh? Malandrini… ma dall’oblio del tempo voglio custodire il fatto che, come dicono in molti, non sono un buono a nulla, ma qualcosa ho fatto. "Levanghelion" entrerà nella storia, prima o dopo, e mi renderà immortale!

Domanda: A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro "Levanghelion", se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?

MichealGoblin: Il libro è pieno di esperienze, frasi e pensieri che ho detto e pensato come ninnoli o piccole poesie vissute in prima persona. Molti episodi citati fanno parte del mio vissuto e della mia esperienza di trentotto anni di vita. Diversi atti amorosi sono stati vissuti anch’essi per poi essere spiegati attraverso il libro poiché non vado a narrare di me molto in giro. Ma, giudicandomi bisessuale, ho intrapreso anche esperienze diverse, soprattutto in frangenti bui della mia vita, ma comunque il libro è interamente costellato di esperienze vissute in prima persona, a parte il capitolo dieci: L’uomo Bestia. Eh no! Fin lì non ci sono ancora arrivato… per fortuna!

Domanda: Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?

MichealGoblin: Nella mia collezione di libri vi stanno molti autori, ma colui che prediligo in assoluto è sicuramente Edgar Allan Poe che mi ha elettrizzato l’animo nel leggerlo e la capacità di scrivere poi. Visto che proprio dalle sue storie ho iniziato a scrivere. Mentre una fonte d’ispirazione sentimentale è una ragazza che si chiama Erika, mora occhi verdi, che mi ha lasciato un buco nel cuore.

Domanda: Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?

MichealGoblin: No, solo la lettura mi ha aiutato, perfino mio padre Rodolfo è un “Artista” anche se pittore, decoratore e scultore, nonostante ciò dico sicuramente che è davvero bravo, eppure mi ha dato solo il sangue dell’artista, anche se in un ramo diverso.

Domanda: Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?

MichealGoblin: Io amo il noir, l’horror, il thriller anche se non splatter, quelli li odio, ma anche polizieschi, gialli alla Agatha Christie, ma anche meno conosciuti come Willo Roberts. Mi piace molto il noir di Edgar come detto sopra, di Stevenson come la storia "Il diavolo nella bottiglia". Stupendo "Il Ritratto di Dorian Grey" di Wilde che ho letto due volte. Pure italiani come Faletti, Eco, ma pure stranieri come Stephen King (i suoi, credo, ormai, di averli letti tutti, come, per finire, pure Dan Brown, che mi ha fatto capire che con un po’ di pubblicità giusta e un po’ di bravura si può pure sperare. Ma ho letto pure qualche romanzo rosa come ad esempio "La Dama e il Leopardo "di Emiliana De Vico, che ho trovato molto bello, ma io credo che lo abbia fatto per avere una formazione totale da sfruttare poi nella scrittura.

Domanda: Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?

MichealGoblin: Sicuramente il libro tradizionale, perfino il mio libro, leggendolo come un libro vero, lo trovo più vivo e soddisfacente. E poi è sempre bello collezionare qualcosa, non credete?

Domanda: Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro?

MichealGoblin: "Levanghelion" non è il primo, ma esattamente il quarto su cinque. Un'esperienza, la più lunga ed impegnativa, durata un anno e mezzo, magica ed esaltante. All’inizio avevo un po’ di paura nel cimentarmi in una cosa così grossa, perché sapevo che sarebbe venuto fuori un prodotto un po’ lungo e difficile (d’altronde spiegare le avventure di dodici, e dico dodici, guerrieri non è cosa facile e da poter fare sbrigativamente, eppure più avanzavo e più le mie dita correvano sul foglio fin quando alla fine ho dato l’ultimo punto, ho firmato e mi sono preso una sbornia colossale, e, sì, devo proprio ammetterlo, cosa c’è di migliore che una bella bottiglia di birra dopo un’impresa del genere, poiché come ripeto è diviso in due parti: una da 588 e l’altra: Vanghelion da 250/300 già fatta e pronta da essere pubblicata.

Domanda: Un motivo per cui lei comprerebbe "Levanghelion", se non lo avesse scritto?

MichealGoblin: Questa domanda mi colpisce. A chi non piacciono i Mondiali essendo nel periodo giusto, anche se, purtroppo, l’Italia non ha partecipato?E quindi cosa c’è di più bello di un evento che si svolge ogni quattro anni? E, soprattutto, chi sarà il vincitore? Lo stesso è ciò che è citato nella sinossi dietro il libro: un torneo che si svolge – però- ogni 50 eclissi, circa 50 anni dei nostri, ma non solo per vincere e quindi alzare una coppa, seppur tutta in oro, ma per poter esaudire un desiderio. Quale? Boh, a voi il privilegio di scoprirlo…

Domanda: Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene un'anticipazione?

MichealGoblin: Come ripeto, sono esattamente quattordici anni che scrivo, quasi quindici e quindi in tale lasso di tempo ho scritto tre raccolte di racconti noir, un romanzo di circa 200 pagine horror/fantasy ed infine "Levanghelion". Però ho altre due idee per il futuro. Un fantasy non più lungo di 200 pagine che parla di un re disperato per la perdita della figlia e allora manda una squadra di suoi cavalieri più fidati per cercare la cosiddetta Strega Rossa, l’unica col potere di far tornare in vita i morti, ma starà al Re riuscire dal regno dell’ombra e del mistero e quindi a riportarla fuori dal suo oblio. E, inoltre, ho un’idea sempre sotto forma di romanzo, per un noir un po’ alla Derek Raymond, dove il serial killer uccide le prostitute, anche se solo per divertimento poiché, dopo aver saziato la sua fame di sangue, mette tre capelli, trovati nei bagni e nelle discoteche sparse in giro per la zona, sul corpo della vittima.

Con questo credo di essermi spiegato in modo soddisfacente per infine concludere che è stata un’ottima esperienza. Grazie per tutto. Poi: vada, come vada!

Collana "Gli emersi - Narrativa"
pp.592 €20.00
ISBN978-88-591-5036-7
Il libro è disponibile anche in versione e-book


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