| Il bordo della notte, trenta poesie da leggere d'un fiato per sentire il suono dei versi, che si aprono in immagini, colori, luci, sensazioni, paure spesso contrastanti, ma sempre in armonia con scelte linguistiche consapevoli. L’immediatezza della lettura conduce poi ad una riflessione più attenta, dove è possibile scorgere modelli letterari amalgamati e ripensati in chiave personale e originale.
Fil rouge della raccolta sembra essere l’amore, nei diversi colori della passione, della purezza, del dolore e dell'abbandono, ma l’amore non si conclude in sé, diventa piuttosto ricerca in relazione a se stessi e alla realtà, soprattutto ricerca di confini, di limiti, che definendo uno spazio e un tempo, diano senso alla vita e alla ricerca stessa. È il bordo di questa notte/che mi fa sognare te, la percezione della finitezza da corpo al sogno e lo coglie nello stesso limite misurato dei versi.
Il tempo ritorna spesso, il futuro è agognato, ma è assente, tutto si gioca nella fisicità del presente, ma è il passato che domina. Futuro non esiste,/passato è condizione perpetua nei miei pensieri.
Tra amore e ricerca, futuro e passato ciò che emerge è la persona con la sua storia individuale fatta di sconfitte e ostinata resilienza, ogni volta con un vigore nuovo, nonostante i colpi e le ferite. È un continuo mettersi alla prova, sentirsi in gara (Ogni ferita è medaglia/conficcata/nel petto/ogni emozione traguardo), ma la gara non è mai volontà di primeggiare e sopraffare, la gara è dolore, esperienza, conoscenza, espiazione… amore per la vita e per ricominciare sempre domani, in quel futuro che, non esiste in una dimensione unitaria e indefinita, ma si percepisce nei fotogrammi finiti al bordo della notte.
E la ricerca non si conclude mai, tra un confine e l’altro ci sono le scelte, i ritmi, le immagini ordinate nei versi, che fuggono perché soggette al tempo, ma almeno per un istante si lasciano cogliere: C’è un istante chiuso a chiave/dentro ognuno,/come una poesia che abbiamo da scrivere,/che dobbiamo regalare./Un momento perfetto che la vita ci offre./Un piccolo attimo /di perfezione.
Fermare il tempo è un sogno, tornare al passato una follia, nel presente c’è solo la fretta in cui è difficile cogliere la bellezza: Non c’è più tempo/tutto è già deciso/tutto corre e ci guarda/da lontano,/i nostri rifugi/si sgretolano/e le mie dita sfiorano/illusioni/perse nel freddo/del nostro passato.
Eppure nella ricerca non c'è malinconia; la gara, le prove, affrontate virilmente, sono intrise di tenerezza e di speranza…di futuro, nonostante tutto.
E ora che sei uomo e /non più figlio e mio/lasciami al passato/e afferra il tuo domani.
Francesco Lamonica, nato a Cagliari il 6 settembre 1983, laureato in Lettere Moderne all’Università di Cagliari. Insegna italiano e storia. Ha pubblicato il libro di poesie Oltre la pelle e le ossa edito dalla Aletti nel 2010.
Collana "Gli Emersi - Poesia"
pp.44 €12.00
ISBN978-88-591-4972-9
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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