| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Il regno di Napoli contro i terroristi islamici del mediterraneo”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Luciano Lo Celso - La storia come guida nella nostra esistenza quotidiana è la valida indicazione letteraria dataci dal grande filosofo Benedetto Croce.
Il mio libro narra di un periodo degli avvenimenti del Regno di Napoli nei suoi rapporti politici e diplomatici con vari Popoli verso i quali ha lottato e talvolta collaborato per condividere i propri destini sulle comuni sponde del Mediterraneo. In tale visione si collocano le vicende e gli argomenti, che frutto di miei studi tratti direttamente da Documenti originali dall’arabo al francese dal turco all’anglo-maltese e custoditi negli archivi di stato di Napoli, degli stati dall’Algeria alla Tunisia, dalla Libia a Malta e Marsiglia, costituiscono un tentativo di rilettura se non di prima lettura storica di una realtà vasta e complessa che serve anche da patrimonio culturale per comprendere gli odierni rapporti con tali popolazioni.
Spiego anche l’origine storica degli avvenimenti, a volte drammatici, che attualmente noi tutti subiamo in Europa ed in gran parte del Mondo per mano di fanatici Terroristi.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Luciano Lo Celso - Lo stimolo creativo con la realtà è reciproco ad una scrittura che cerchi di superare le difficili ricerche documentali con l’attuazione di un Racconto comprensibile ed interessante e che desideri concretizzarsi in valida letteratura.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Luciano Lo Celso - Nella ricerca e nello studio dei fatti storici non basta fermarsi ad una visione superficiale, ma è necessario cogliere la realtà in tutta la sua pienezza, per tale motivo la scrittura è la coordinatrice suprema che ti permette di combinare, riunire e spiegare al lettore un chiaro ideale di collegamento con gli avvenimenti della nostra vita quotidiana.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “Il regno di Napoli contro i terroristi islamici del mediterraneo”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Luciano Lo Celso - Molto spesso numerosi amici e conoscenti mi domandano, nella mia veste di Orientalista, di chiarire da dove provengono e cosa significano gli atteggiamenti degli attuali Terroristi Islamici Isis che vediamo nei reportage dei Media cingersi il capo con sciarpe nere eseguendo cruenti assassini e pronunciando alcune incomprensibili frasi rituali ed invocando passate realtà storiche. Tali episodi sono alcune delle verità del passato che il libro cerca di spiegare nella sua origine storica e di collegamento con molti attuali episodi della nostra vita odierna. Far conoscere che il Regno di Napoli, per primo in Europa insieme ad ortodossi governatori arabi, ha gestito e talvolta dominato il controllo di episodi di pirateria e vero terrorismo verso i fondatori dell’attuale sovversione, mi pone con grande passione verso la descrizione e spiegazione di queste vicende storiche.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Luciano Lo Celso - La letteratura vera, quella assoluta, che ci accompagna per apprezzare la bellezza della vita e che per me spazia da Omero a Croce a Dante a Tolstoj agli scritti di Leonardo da Vinci o del premio Nobel Nash sino ai tantissimi testi Orientali dal Thai Chai agli arabi come Ibn-Idriss e che mi hanno descritto l’uomo sia nel suo aspetto positivo che nella sua degenerazione, facendomi capire da dove intraprendere umilmente il mio viaggio letterario nel racconto di una parte della storia dell’Umanità.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Luciano Lo Celso - I punti fondamentali che influenzano il mio pensiero, oltre chiaramente la ricerca storica, sono che non posso fare a meno di non considerare essenziali qualsiasi genere musicale o l’arte passata e contemporanea, o la filosofia occidentale ed orientale sino all’analisi matematica, sino alla Poesia espressa a qualsiasi latitudine del Mondo e che ci permette, come meravigliosamente cantò Leopardi, di annullarci nell’Infinito.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Luciano Lo Celso - Chiaramente quello storico ed il suo aspetto ludico, cioè la narrativa ed il romanzo storico che tanto successo ottiene ai giorni nostri, come ad esempio l’inattendibile cinematografico Codice da Vinci. Ma la Poesia e l’analisi matematica economica Internazionale alimentano costantemente i miei interessi letterari.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Luciano Lo Celso - Entrambi hanno una funzione nella loro fruizione.
Toccare e vivere il libro cartaceo ci dona la possibilità di provare un’emozione quasi di contatto personale con l’autore. Il digitale è lo stimolo celebrale per tenersi sempre in contatto globale con il mondo.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Luciano Lo Celso - Di conflittualità, nel cercare di non utilizzare la scrittura che normalmente uso nel mondo della comunicazione Accademica, ma nel pormi dalla parte del lettore per chiarirgli con semplicità, nella mia composizione di ricercatore storico, ogni aspetto delle vicende narrate e che gli permetta di valorizzarne in pieno l’importanza del racconto nelle relazioni tra i popoli e del rispetto tra le diverse culture.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Il regno di Napoli contro i terroristi islamici del mediterraneo”, se non lo avesse scritto.
Luciano Lo Celso - Avere in un solo testo la possibilità di spaziare nel recupero culturale di una parte sconosciuta di avvincenti racconti della nostra Storia recente e nello stesso tempo mi permetta di comprendere anche molti degli avvenimenti attuali.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Luciano Lo Celso - Nel 1996 il Comune di Lagonegro, in Basilicata, mi conferì l’incarico di attuare ricerche storiche circa la conferma di una tradizione di Monnalisa del Giocondo, ivi deceduta seguendo il marito Francesco del Giocondo in un suo viaggio nelle Calabrie e tale notizia fu ripresa dallo storico russo Merevskovskij ad inizio novecento. Negli anni le mie positive ricerche da Parigi a Kiev in merito a tali tesi hanno recentemente spinto alcune case Cinematografiche Internazionali ad elaborare la produzione di un film in merito e pertanto sto collaborando all’adattamento con importanti sceneggiatori e che per la prima volta dovrei pubblicare la sceneggiatura adattata a Romanzo Storico.
Titolo: Il regno di Napoli contro i terroristi islamici del mediterraneo
Autore: Lo Celso Luciano
Editore: Aletti Editore (Villanova di Guidonia, 2018; br., pp. 104).
Genere: Saggistica
Prezzo di copertina: 12 euro
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