| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Per certi versi”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Marco Nardovino - Il libro è una ballata unica, scritto in versi, ed è il primo di una trilogia in Blu. I titoli di tutte le poesie contenute nel libro sono caratterizzati dalla parola Blu nelle diverse lingue del mondo. Questo perché il libro vuole essere linguaggio universale, emozione universale.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Marco Nardovino - Il libro è realtà. O meglio è l’incontro tra realtà e sogno. Perché l’uno e l’altro si incrociano sulla pelle e, nel loro incontro, esaltano il concreto.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Marco Nardovino - La scrittura è espressione. Non si tratta di salvare nulla, semmai è valorizzare il presente, prendendo spunto dal passato e andare convinti verso il futuro.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “Per certi versi”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Marco Nardovino - Non isolo episodi; tutta l’opera ha per me un valore eccezionale e lo avrà in modo ancor più convincente insieme agli altri due volumi, che compongono la Trilogia Blu.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Marco Nardovino - Le mie fonti sono più espressioni dell’arte. La musica, il cinema, ovviamente la poesia e il romanzo.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Marco Nardovino - Gli artisti sono tanti, molti sono i musicisti e la loro musica. Io scrivo romanzi in versi, ovvero dei poemi che presento accompagnati dalle immagini e appunto dalla musica.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Marco Nardovino - La poesia, naturalmente. Mi piace anche molto l’avventura, che è un genere che mi coinvolge molto. Trovo anche molto interessanti i libri storici, soprattutto quando si mescolano al romanzo.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Marco Nardovino - La carta, la carta, la carta.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Marco Nardovino - Le prime cose che mi sono venute in mente sono state istinto e creatività. Queste hanno caratterizzato in modo fortissimo la mia scrittura e ancora oggi sono fondamentali nei miei racconti durante le presentazioni dei miei libri.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Per certi versi”, se non lo avesse scritto.
Marco Nardovino - Sarei fortemente attratto dalla composizione in ballata, della scrittura in versi che prevede un “viaggio” in altri volumi. Ugualmente attraente troverei la forma poema, per la forza che sprigiona il romanzo in versi; per quel connubio tra romanticismo ed “eroismo”.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Marco Nardovino - La trilogia Blu è qualcosa di imminente, il progetto prevede testo ed illustrazioni.
Scrivo tantissimo ed è uscito ora un altro mio libro dal titolo “Namid”. È un poema sull’amore, dove viene esaltata la vita, la bellezza, l’emozione.
Collana Gli Emersi - Poesia
pp.140 €12.00
ISBN 978-88-591-4226-3
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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