| Domanda - Partiamo proprio dal titolo: come mai “Oh, mia patria”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Marco Giuliani - Il titolo “Oh, mia patria” ha un significato metaforico (e amaramente ironico) in relazione alla drammaticità dei fatti e delle violenze perpetratesi dopo il 1860 per realizzare l’unificazione d’Italia. Sono aspetti poco trattati dalla storiografia convenzionale. Gli argomenti ricorrenti sono la disperata volontà – manifestata da pochi – di trattare diplomaticamente per attuare un progetto eccezionale, e lo stato di grande sofferenza sociale di cui fu oggetto la maggior parte della popolazione italiana (soldati compresi) nel corso del XIX secolo.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Marco Giuliani - Tutto il saggio si fonda su fatti realmente accaduti. Elementi che hanno avuto un ruolo decisivo e totalizzante. Tuttavia, alcuni accenni “romanzati” fanno parte dei protagonisti, del loro carattere, e sono stati ricavati dagli stati d’animo racchiusi nelle fonti e poi espressi apertamente nei dialoghi interpersonali e formali documentati che ho reperito e studiato. Sono aspetti assolutamente neorealistici.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Marco Giuliani - Ho voluto ricordare (e riportare) il fatto che alcune dinamiche storiche, politiche, emotive, oggettive, fondamentali per il nostro paese, sono state a tratti tragiche, ma assolutamente appassionanti. Diverse piccole storie, seppur appartenenti a più di 150 anni fa, per il loro valore e il loro significato, non vanno dimenticate.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “Oh, mia patria”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Marco Giuliani - La maggior parte degli episodi mettono in luce i lati più fragili dei personaggi descritti, nonostante questi si siano manifestati – in diversi casi – tramite l’uso della forza e delle armi. Lo studio della psicologia e della sociologia dei protagonisti ha avuto un ruolo importante. A mio parere, l’episodio più tragico fu quello della uccisione della piccola Angela Allaria avvenuta a Torino il 4 gennaio 1857. Una bambina di 9 anni vittima innocente e inconsapevole di un sistema contorto manovrato dall’alto e infinitamente più grande di lei.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Marco Giuliani - I manuali studiati durante gli anni universitari hanno avuto un ruolo importante. Al pari dei documenti e dei testi redatti dagli scrittori ottocenteschi, che analizzo e leggo a tutt’oggi, i quali hanno un valore e una particolarità descrittiva notevoli.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Marco Giuliani - No. Cerco di leggere quanti più autori possibili nel tentativo di imparare sempre qualcosa.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Marco Giuliani - I saggi e la narrativa, magari dai contenuti un po’ romanzati. Se ben scritti, esprimono delle qualità di altissimo valore.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Marco Giuliani - Nonostante io lavori e studi molto al computer, indubbiamente il cartaceo suscita tutt’altre emozioni.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Marco Giuliani - Determinante, imprescindibile.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Oh, mia patria” se non lo avesse scritto.
Marco Giuliani - Per conoscere la verità sui fatti e gli avvenimenti, non solo storico-politici, ma anche sociologici e individuali, del processo risorgimentale. Il Risorgimento ha rappresentato passione e abilità diplomatica, ma soprattutto sofferenza e sacrificio. Elementi non ancora superati e che si ripercuotono ancora oggi, in pieno 2018, sul sistema politico, sociale ed economico del paese.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Marco Giuliani - Se riuscissi, vorrei raccontare altre piccole storie singole – collocate in un contesto più ampio – vissute da alcuni personaggi di rilievo nel corso dell’Ottocento. Storie particolari e poco conosciute, ma che hanno avuto un ruolo importante per la storia contemporanea dell’Italia.
Collana Saggistica
pp.188 €12.00
ISBN978-88-591-4852-4
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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