| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Poesie per me”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Tiziana Sartorati - La ricerca del titolo è stata fonte di indecisione e anche imbarazzo. Cercavo un titolo d'effetto che non dipendesse da una sola poesia ma che coinvolgesse tutta l'opera; purtroppo l'effetto non arrivava se non correndo il rischio di scimmiottare altri Poeti; alla fine sono inciampata su "Poesie per me". Ecco il titolo non ad effetto ma molto realistico. Sono io che mi esprimo, che interpreto me stessa usando i versi e chi li apprezzerà potrà dire: queste sono poesie per me.
I temi sono la ricerca sull'essenza dell'esistere, il mio osservare la natura per dipingerla in pochi versi, la quotidianità fatta di incontri anche casuali e le impressioni che ne ricavo.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Tiziana Sartorati - La realtà è l'ispiratrice prima del mio pensiero in poesia; ha una parte predominante, è incitamento a sviluppare la sensibilità, le abilità e le opportunità che essa mi propone; poi l'ispirazione segue un percorso che io assecondo con sincerità lasciando il mio pensiero libero di fluire.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Tiziana Sartorati - Il fatto che scrivere poesia e in libertà equivale a essere se stessi; e poi ricordare persone e fatti che appartengono alla mia memoria e lasciare qualcosa di me – una piccola impronta - in un universo infinitamente grande. Lasciare cosa? Il fatto che sono un essere pensante, che ho realizzato qualcosa che non immaginavo di poter fare come parlare di me attraverso il mio diario poetico.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “Poesie per me”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Tiziana Sartorati - Intensi e paurosi come "La voce del mare": è il mare di notte che descrivo, il mare oscuro che mi spaventa – non so nuotare – ma che al tempo stesso mi attrae; vorrei entrare, esplorarlo ed esserne parte, lasciarmi prendere dal mistero del mare notturno eppure ne ho paura e lo sfuggo per non annientarmi in esso.
Gioiosi: "Amo la pioggia" che lava anche la mia anima; "Luna pura" ammiro estasiata il nostro splendido satellite perché mi illumini (io parlo alla luna); "Di grida gioiose" è il mio pensiero ispirato ai e dai bambini che sento giocare in cortile mentre scrivo, al loro vivere la vita con lievità finché ne hanno facoltà.
Dolorosi: "Perché a te", "Falcone e Borsellino" pensieri ispirati da incontri avvenuti per strada o attraverso i canali d'informazione ma da me sentiti in maniera particolare.
Intimisti: "Di sfatti petali", "Rifiuto" appartengono ai ricordi che riaffiorano quando non vorrei.
Riconosco la gioia e la sofferenza con lo stesso favore perché fonti di ispirazione e perché entrambe sono parte di me.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Tiziana Sartorati - Confesso grandi lacune in quanto ho scoperto tardi – nel duemilaquattordici – la mia ossessione/passione per la poesia. Prima la detestavo, non mi appassionava leggere pensieri espressi in versi che trovavo noiosi se non addirittura stucchevoli. Poi, un giorno, ho letto le poesie scritte da Alda Merini e me ne sono innamorata. Grazie a Lei mi sono avvicinata e mi sto ancora avvicinando ai classici di tutti i tempi (Leopardi, Pascoli, Dickinson, Whitman, Sengor, Hikmet e altri ne ho da leggere) e a molti poeti esordienti.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Tiziana Sartorati - La musica dal seicento sino ai giorni nostri: scrivo spesso con un sottofondo musicale purché non sia cantato ché il canto mi distoglie; la pittura è altra fonte di ispirazione come pure la fotografia.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Tiziana Sartorati - Prediligo la narrativa, con la quale ho avviato i miei primi passi nel mondo della scrittura; poi leggo biografie e saggistica.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Tiziana Sartorati - La mia preferenza va al cartaceo, sono all'antica ma non sono chiusa al nuovo se può essere di utilità alla diffusione della cultura. Dopo tutto anche la musica si avvale della tecnologia per farsi strada nel mondo.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Tiziana Sartorati - Posso affermare con sincerità che è stato un rapporto idilliaco poiché la scrittura di "Poesie per me" è fluita senza intoppi: mi trovo a mio agio nel verso libero che mi permettere di essere me stessa in ogni poesia che vado a comporre.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Poesie per me”, se non lo avesse scritto.
Tiziana Sartorati - Per entrare in punta di piedi nella vita di ogni poeta e trovare una parte di me, lettore, nei versi che vado a leggere.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Tiziana Sartorati - Ho molte poesie già pronte che attendono la stampa; un romanzo che avevo lasciato in sospeso e che ora intendo completare e la traccia di un racconto noir.
Collana Gli Emersi - Poesia
pp.56 €12.00
ISBN978-88-591-4661-2
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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