| Ci si sente impazzire per il solo fatto di essere considerati tali.
Penso che questa sia una delle più insopportabili umiliazioni per l’essere umano.
Vi sono sì, in alcuni soggetti, alterazioni degli stati mentali molto evidenti o più accentuati che in altri.
Si tratta forse, di intelligenze che non trovano ragione o motivo d’essere, in un mondo, che ruota attorno a convenzioni sociali riconosciute “normali” o ad un buon senso comune, a volte di facciata puramente pubblica o fittizio, all’interno di uno steccato di finta democraticità che soffoca, arginando ogni forma di liberatoria soggettività innocua, proprio perché libera, relegandola, e quindi trasformandola, suo malgrado in pericolosa, poiché strettamente gelosa del suo bisogno d’essere, che difende a costo di venir considerata folle.
(la perla deforme dell’ostrica, è pur sempre una perla!)
Irene Mayer nasce a Sava (TA).
Nel Febbraio del 2011 stila una raccolta delle sue poesie che cominciò a comporre nel 1991. Esordisce in pubblico con “MILLE VOLTE HANNO RUBATO IL MIO SORRISO”, promosso e patrocinato dalla Caritas Christi di Castellaneta (TA), con la presentazione di don Andrea Cristella e la dott.ssa Elena Gubitosa.
Pubblica nel giugno 2015 con l’editore PAGINE alcune delle sue poesie più significative nella collana RIFLESSI 123, disponibile in versione e-book su Amazon. Le viene dedicata una pagina web personale, sul sito poetipoesia.com, l’audiolibro di RIFLESSI 123 con un video su youtube della poesia che meglio la descrive: IL VENTO DITTATORE.
Con l’editore Aletti pubblica il suo primo libro di narrativa NON MI CHIAMO MARTA nel 2016.
Collana Gli Emersi - Narrativa
pp.60 €12.00
ISBN978-88-591-4638-4
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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