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“Un abbraccio lungo una vita” per aiutare i missionari Cappuccini.
Luisa Marini presenta il suo libro i cui proventi andranno in beneficenza.
Articolo di FRANCA CASSINE
Un viaggio può cambiare la vita, così come può farlo un incontro. A Giulia, donna in carriera sicura di sé, sarà la scoperta di Capo Verde a dare una svolta all’esistenza. Giulia è la protagonista di «Un abbraccio lungo una vita», il libro di Luisa Marini appena pubblicato da Aletti Editore, che giovedì 14 settembre alle 21 verrà presentato a Torino alla Casa del Quartiere di San Salvario (via Morgari 14). Sarà l’autrice stessa, torinese, avvocato con la passione per la scrittura, a raccontare la genesi del suo romanzo insieme con Guido Botto, presidente dell’associazione Amses Onlus. Una serata di chiacchiere e buoni propositi, visto che tutti i proventi del libro saranno devoluti in beneficenza proprio all’Associazione Missionaria Solidarietà e Sviluppo (www.amses.it), che opera a Capo Verde tramite i missionari Cappuccini piemontesi, sostenendo in particolare la casa di accoglienza Manuela Irgher a Santa Cruz da me visitata.
UN ROMANZO PSICOLOGICO-SENTIMENTALE
«Il mio – spiega Luisa Marini – è un romanzo psicologico-sentimentale e non è autobiografico. Tuttavia, a episodi di pura fantasia si alternano frammenti di vite realmente vissute». La storia si snoda in uno spazio temporale piuttosto ridotto, raccontando un anno e mezzo della vita di Giulia. Quarantacinque anni, donna in carriera, è innamorata del proprio compagno con il quale ha formato una felice famiglia allargata. Quando sente di essersi realizzata come donna, madre e manager, ecco che la sua routine viene, improvvisamente, stravolta dall’abbandono da parte di lui che è anche suo diretto superiore gerarchico. Giulia scoprirà, solo dopo mesi, che è stato proprio l’ex compagno a tramare alle sue spalle, architettando la sua estromissione dal ruolo di responsabile sul lavoro per ottenere, a propria volta, un avanzamento di carriera. Questo sconvolgerà la sua vita e sarà un viaggio a Capo Verde e l’incontro con una onlus che si occupa di volontariato a farle cambiare la percezione dei bisogni, facendole capire cosa è realmente importante.
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