| Domanda - Partiamo proprio dal titolo. Come mai “Appunti di una rinascita”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Alessio Magoga - Rileggendo questi appunti, mi pare che il tema dell’amore e quello della morte si impongano all’attenzione del lettore. Non si tratta di un progetto voluto o di una scelta consapevole. Ma il tema centrale che dà una sostanziale unità al tutto è quello della rinascita: la vita che si apre e sboccia o la resurrezione che porta di nuovo vita lì dove si vede desolazione. Mi pare che tutto si lega: per rinascere bisogna passare attraverso l’amare e il morire.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Alessio Magoga - Molto. In questi appunti racconto qualcosa della mia personale rinascita, avvenuta nel corso del tempo, grazie soprattutto ad alcuni incontri “provvidenziali” e grazie anche al passare degli anni, che mi ha permesso di cogliere con più lucidità i passi fatti… Gli “appunti” esprimono sentimenti, emozioni e intuizioni nati dal contatto vivo con le persone che ho incontrato nel mio ministero. Sono esperienze mie e spesso di altri, dentro le quali vedo riflesso qualche aspetto di me e del mio vissuto: dalle relazioni con le figure parentali, al mondo affettivo, all’esperienza di fede e di preghiera, sino al tema della morte... Questo microcosmo, che ho avuto il dono di intercettare nei racconti delle persone incontrate, parla di loro ma anche di me e spero di tutti…
Domanda - La scrittura come valore testimoniale. Cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Alessio Magoga - Ero un po’ incerto se pubblicare o meno questi scritti. Ci ho pensato a lungo. Poi mi sono deciso. Mi ha convinto il fatto che si parla di esperienze positive: questa raccolta è una testimonianza del fatto che rinascere, riconciliarsi, riscoprire il bello della vita… è sempre possibile. L’incontro con gli altri e le loro esperienze di rinascita mi hanno aiutato ad apprezzare il bene – a volte inaspettatamente tanto – che mi circonda. Mi auguro che questi “appunti” possano aiutare anche i lettori a fare dei passi di rinascita ed a riconoscere il Bene – grande e abbondante – che, pur nelle fatiche della vita, viene incontro a ciascuno di noi. Per questo li ho scritti e per questo voglio lasciarli in eredità…
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “Appunti di una rinascita”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Alessio Magoga - La scrittura di questi “appunti” ha una genesi molto lontana nel tempo. Iniziai a scrivere qualche verso su un quaderno, che conservo ancora, già durante gli ultimi anni della scuola superiore… Poi, ci fu un lungo silenzio di venticinque anni e solo recentemente la ripresa! Un arco temporale enorme, in cui molte esperienze, scelte, avvenimenti hanno segnato la mia vita... Di quanto scritto in gioventù ho conservato solo un testo – quello di apertura – che esprime uno stato emotivo di grande tensione ed insofferenza. Poi ci sono gli altri “appunti”, che traggono origine dal mio ministero pastorale più recente. Potrei isolare il primo e l’ultimo di questi “appunti”: come se quello che sono oggi, riguardandosi indietro, dicesse al ragazzo di allora di non aver timore e che la vita vale la pena viverla.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione (altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale)?
Alessio Magoga - La mia scrittura è molto “artigianale”. Non ho scrupoli a confessarlo. Non credo di poter trovare paralleli con poeti degni di questo nome. Certo, ho alle spalle la formazione umanistica di un liceo scientifico, che mi fece appassionare per i classici latini. E poi le letture accumulate nel corso degli anni: dai classici greci sino ai poeti del ‘900 italiano… Il tema della poesia mi ha sempre incuriosito. Se questo interesse non è mai venuto meno, lo devo anche a tanti autori locali che ho incontrato e che facevano – e fanno – delle buone poesie… Mi hanno mostrato che si può scrivere qualcosa di dignitoso e di bello anche dalle periferie.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Alessio Magoga - La musica, i cantautori italiani in particolare… Nelle canzoni ho spesso trovato dei versi o delle frasi efficaci, utili a far pensare e riflettere. Poi c’è tutto il mondo della teologia e della Bibbia, che considero un retroterra familiare…
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Alessio Magoga - Scrivo in un un settimanale e a volte scrivo qualche breve contributo su delle riviste specialistiche di teologia medievale. Sono generi letterari molto diversi, che tuttavia amo molto. Scrivere da giornalista mi costringe a conoscere e riflettere su quello che accade oggi. Scrivere di teologia – e di teologia medievale – mi chiede di volgermi indietro, verso un mondo affascinante, dal quale proveniamo… Sento importanti per me sia l’uno (il presente) che l’altro genere (il passato).
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Alessio Magoga - Sono ancora legato al libro cartaceo: sì, senza alcun dubbio!
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro?
Alessio Magoga - La scrittura per me è una realtà piuttosto familiare. Tuttavia, scrivere queste brevi composizioni è stato diverso perché da un lato mi ha chiesto di toccare aspetti profondi di me. Dall’altro, questo sforzo si è rivelato a sua volta motivo di rinascita. Insomma, ho scoperto la scrittura come strumento di guarigione, che infonde serenità. Alcuni parlano del valore “terapeutico” della scrittura: senza considerarmi un malato, credo di aver fatto esperienza di qualcosa del genere.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Appunti di una rinascita” se non lo avesse scritto.
Alessio Magoga - Perché è un libro agile e di facile lettura ma soprattutto perché consegna al lettore un messaggio positivo e infonde speranza: rinascere è possibile sempre.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene un’anticipazione?
Alessio Magoga - Mi piacerebbe dare continuità a questi “Appunti” con una seconda raccolta. Sto già scrivendo e mettendo a parte degli scritti. Ma vedremo… Vorrei che fosse qualcosa di utile e costruttivo per il lettore e non un “bip-bip” narcisistico attorno a se stessi, come una volta una persona amica descrisse alcune pubblicazioni. Dovrò esser convinto di questa obiettiva possibilità. Attualmente sto anche curando l’edizione critica di un testo medievale: lo scritto di un monaco del XII secolo. Ma questo è un altro discorso!
Prezzo di copertina del libro: Euro 12
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