| Roberto Moschino nato a Roma nel 1940 si trasferisce giovanissimo per alcuni anni a Napoli (al seguito del padre ufficiale alla Nato), dove stringe un rapporto affettivo con il mare e i suoi pescatori che ne segna il pensiero e la natura.
Tornato a Roma finisce gli studi liceali e sull’onda dei ricordi vince il concorso di ammissione all’Accademia navale di Livorno, dalla quale sbarca al primo approdo. Laureato in giurisprudenza entra all’INAIL dove percorre l’intera carriera dirigenziale e dalla quale si dimette per diversità di vedute gestionali.
Esercita per qualche tempo la funzione di giudice di pace a Montereale (L’Aquila), che interrompe dopo meno di un anno per incompatibilità con un sistema di giustizia in cui la verità sostanziale soccombe alla verità processuale.
È in questo concerto di contraddizioni, pensieri ed idee allo sbaraglio che nel tempo a disposizione va ancora alla ricerca del senso della propria esistenza, nella sua perenne fuga verso un punto di riflessione e di riposo, in una parola raccogliere la polvere delle parole per riproporle al cuore, al sentimento, alla volontà di quanti hanno la pazienza di leggere; quello che rimane alla fine della lettura è un dono del lettore. È questo il fantasioso desiderio della raccolta.
Collana Gli Emersi - Poesia
pp.100 €12.00
ISBN 978-88-591-4130-3
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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