| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Respiro imperfetto”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Mirela Ianus - Il respiro non è altro che vita, il primo respiro è l'inizio della vita, così come l'ultimo respiro è la fine. Tutto è legato al respiro, alla vita, emozioni, esperienze, gli ostacoli e le sorprese che il destino porta sul nostro cammino, la speranza di arrivare dove abbiamo sognato. Niente è possibile senza il respiro. Perché "Respiro imperfetto"? Perché solo così è reale e salutare. La perfezione, in tutto, è solo un obiettivo, e non un dato di fatto, altrimenti non esisterebbe nessuna motivazione per le nostre azioni. Questo titolo ha un significato particolare per me, perché ho sempre avuto paura di non saper respirare. Poi, la vita mi ha portato a capire che il mio modo di respirare "imperfetto" è solo una chance alla vita, mentre un modo di respirare perfetto è quello di una persona attaccata ad un apparecchio, quindi ritmo perfetto, misurato, sempre in cadenza... Questo è il significato immediato, terrestre; poi c'è anche il significato metaforico di questo titolo, che riguarda la mia scrittura, il mio modo artistico di spiegare la realtà, cioè il mio "respiro imperfetto" perché c'è la tendenza di migliorare ogni giorno.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Mirela Ianus - Nicholas Taleb dice che "sappiamo più di quello che pensiamo di sapere e molto più di quello che riusciamo a esprimere a parole". La realtà ha inciso molto nella scrittura ed è un bene, però c'è sempre il problema che i poeti vedono la loro realtà...
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Mirela Ianus - "Gli uomini sentono il bene con minore intensità del male" ha detto Tito Livio. E per quello che ho voluto salvare piccoli attimi di gioia, pensieri che sono riusciti a sbloccare sensazioni speciali, sfumature invisibili di emozioni, tutto ciò che non si può salvare in un modo diverso.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “Respiro imperfetto”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Mirela Ianus - Direi che sono episodi piacevoli e sopratutto di grande soddisfazione quando vedi il foglio davanti a te diventare qualcosa che parla di te a tutti. Io per vent'anni non ho scritto niente, avevo abbandonato, e certamente dentro di me stavo molto male. Poi, un giorno ho cominciato a scrivere direttamente in italiano. Questo libro mi ha salvato l'anima.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Mirela Ianus - È difficile individuare le fonti di ispirazione, non credo che ci sono, è davvero un processo complesso che non si lascia spiegare. C'è sempre qualcosa dentro di me che "lavora" senza il mio controllo, e quando arriva il mio turno a volte c'è molto da lavorare, a volte no, trovo tutto pronto, nel cuore, nella mente... La mia formazione culturale e sentimentale si basa sopratutto su quello che ho letto, quasi divorato: Eminescu, Esenin, Maiakovskij, Baudelaire, Tolstoj, Balzac, Stanescu, etc, etc.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Mirela Ianus -No, non posso dire che ci siano altre discipline artistiche che hanno influenzato la mia scrittura in modo particolare.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Mirela Ianus - Mi piace, certo, anche la narrativa, posso dire che ho letto più narrativa che poesia, ma nel mondo si scrive più narrativa che poesia.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Mirela Ianus - Io preferisco il libro cartaceo. Ormai è banale dire che mi piace sentire l'odore del'inchiostro, ma veramente mi piace tenere un libro in mano, sottolineare alcune parole e anche metterlo sotto il cuscino quando vado a dormire. Facevo così quando ero adolescente perché volevo essere sicura il giorno dopo di poter continuare la lettura proprio dal punto in cui ero rimasta; era il mio modo di preservare un mondo affascinante.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Mirela Ianus - Durante la composizione del libro, il mio rapporto con la scrittura è stato di legittima responsabilità, di sicurezza, naturale come respirare.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Respiro imperfetto” se non lo avesse scritto.
Mirela Ianus - Pensando che l'autrice si esprime in una lingua differente dalla sua, comprerei il libro per analizzare la sua capacità artistica, la sua abilità di "respirare" fuori dal suo ambito linguistico.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Mirela Ianus - Un libro di poesie è stato già scritto fra tempo, ma in rumeno. In italiano, sto scrivendo un libro di narrativa.
Prezzo di copertina: Euro 12,00
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