| La poesia è quotidianità chiusa al presente che si libera nel profondo attraverso immagini scritte su un foglio di carta bianca abbandonato, dimenticato su un pezzo di legno pino massiccio.
È un danzare dell’anima che attraverso l’inchiostro di una penna esegue silenziosamente i passi di una danza che muove dalla musica del cuore.
Non c’è che un pubblico immaginario pronto ad ascoltarla. Paura, timore, dolore, gioia di vita reale in una società che nega l’essere in funzione di identità provvisorie, illusorie, fragili, inesistenti.
La poesia da corpo e visibilità a chi è “aliena” in una società in crescita simile ad un adolescente che stenta ad abbandonare la propria infanzia e accostarsi alla giovinezza.
In questa raccolta di poesie l’autrice si propone con uno sguardo di occhi acquamarina in uno scenario sociale ed umano spesso terrorizzante, triste, violento, ricco di incognite ma anche gioioso, allegramente sconvolgente, proiettato in una dimensione del futuro volto all’impossibile e all’assurdo.
Quando il nulla, il buco nero di una società sembra avanzare, la poesia energia dell’anima sgorga e quale elemento purificatore si esprime. Parte dal sorriso di un bimbo, da un fiore che sboccia, dall’amore di due giovani, da eventi tragici, le morti di donne, le stragi di umani in cammino per le strade e i mari d’Europa, i volti scavati dalla fame, i corpi bruciati dalle bombe di guerre. Con forza irruenta la poesia chiede di esprimersi, come madre generatrice di identità nuove e diverse.
Il bimbo, Andrea avvolto nelle acque del ventre materno, tranquillo, sereno chiede, bussa con forza, vuole appartenere a nuova vita, a questo pianeta terra. Lo scorrere del tempo risponderà alla sua forza, alla sua nuova energia.
La poesia si genera lungo un percorso di emozioni, sensazioni che vogliono esprimersi attraverso il pensiero è generatrice di nuovi versi. La parola veicola la nuova verità che sovente si infrange nel muro dell’indifferenza e della voglia di non ascoltare.
Ma con insistenza abbatte quei muri e si sedimenta nei cuori delle anime più tenere, più sensibili, pronte all’ascolto e al cambiamento che vincono la paura dell’essere e dell’appartenenza ad una umanità fragile e mutante… Sono anime che vogliono affermare l’unicità del proprio io e la possibilità di un mondo umanamente migliore.
Sono gli esseri del futuro e come Andrea che si affaccia alla vita, possiedono, vivono, la poesia.
Aurora Caramia (Putignano (Ba) 1955) laureata in storia e filosofia oggi docente di scuola primaria.
Si forma tra i colori dell’esplosione socio culturale degli anni ’70 partecipando alla vita politica e culturale.
Ha pubblicato testi di poesia: AA.VV Tracce 26, ed. Pagine 2015 e AA.VV. Colori 7 ed. Pagine 2016.
Collana Gli Emersi - Poesia
pp.64 €12.00
ISBN 978-88-591-4118-1
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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