| La poesia è l’arte di far entrare il mare in un bicchiere.
(Italo Calvino)
Poetici Orizzonti- I Poeti Italiani Contemporanei esibisce il panorama attuale della produzione in versi, identifica percorsi individuali che sono testimoniati attraverso la silloge degli autori partecipi a questa collana editoriale, e al contempo dichiara l’appartenenza a una comunità: i poeti con cui condividiamo il nostro arco vitale.
Prendendo a prestito le parole di Nelson Mandela: “Nessuno è nato schiavo, né signore, né per vivere in miseria, ma tutti siamo nati per essere fratelli”.
Questo senso di appartenenza alla società letteraria è un’aspirazione ben rappresentata dal Festival Internazionale di Poesia Il Federiciano, di cui sono già state realizzate sette edizioni, con migliaia e migliaia di autori e frequentatori provenienti da tutta Italia. I poeti si ritrovano nel piccolo borgo di Rocca Imperiale – l’unico Paese della Poesia, dove è possibile leggere testi poetici sulle mura delle case del centro storico, sorto ai piedi del suggestivo castello Svevo-, possono stare insieme per nove giorni consecutivi, condividere e contaminarsi a vicenda dalla colazione al tramonto, fino alle notti stellate d’agosto. Forse perché sono sempre di meno i luoghi dove potersi riconoscere come simili, sempre meno frequenti le possibilità di incontro, forse perché come ha scritto Herbert V. Prochnow: “Una città è una grande comunità dove le persone si sentono sole tutte insieme”.
In Poetici Orizzonti- I Poeti Italiani Contemporanei, gli autori hanno deciso di condividere i propri versi in uno spazio comune, pur conservando la loro unicità e libertà espressiva.
I primi volumi accolgono autori che sono stati selezionati direttamente dalla casa editrice Aletti, tuttavia nelle prossime settimane apriremo la possibilità di pubblicazione in questa nuova collana di poesia contemporanea anche ad autori che si proporranno autonomamente, che vaglieremo con attenzione.
Nel godimento di un’opera in versi, resta valida l’obiezione evidenziata da Benedetto Croce, il quale affermava che la poesia è riservata agli iniziati, poiché molte persone non hanno gli strumenti per codificare il linguaggio che sottende al contenuto, alla comunicazione del poeta. Questo deve essere considerato un segno di libertà, la poesia rimane l’unica arte non soggetta alla commercializzazione, alla mercificazione, alle mode del momento che rendono equivalente la vendita di una opera d’arte a una saponetta.
La poesia è come il canto dei delfini. Non tutte le orecchie possono percepirla.
(Valeriu Butulescu)
La poesia, in questa epoca digitale e alienante, è dare un altro significato al sacrificio di sé; e il poeta, tra le multiformi possibilità del divenire, si estingue nella parola.
Giuseppe Aletti
Collana Poetici Orizzonti
pp.76 €12,00
ISBN 978-88-591-3858-7
Il libro è disponibile anche in versione e-book a €5,49
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