| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “La voce dell’anima”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Alice Ziroldo - Ho deciso di intitolare il mio libro “La voce dell’anima” perché le poesie che contiene trattano principalmente della mia vita. Mi sentirei di dire che gli argomenti per me fondamentali sono rappresentati da sentimenti e fatti concreti. Ciò che penso, che provo o semplicemente ciò che mi accade e che ritengo importante e meritevole di essere ricordato. Tutto quello che alimenta o sopisce il tumulto della mia anima; ciò in cui credo e che per me ha valore. E devo dire anche che in alcuni casi è un modo efficace di sfogarsi, perché posso dare voce a ciò che mi tormenta.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Alice Ziroldo - Ricollegandomi alla domanda precedente, direi che la realtà influisce molto su tutto ciò che scrivo…
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Alice Ziroldo - Semplicemente voglio salvare me stessa e chi mi sta intorno. Per quel che può valere, vorrei essere ricordata dal mondo per ciò che sono realmente e credo che la scrittura sia un buon modo per riuscirci.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “La voce dell’anima”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Alice Ziroldo - Mi ricordo tre episodi in particolare, il primo è collegato alla prima poesia che si può leggere nel mio libro “Attraverso il tempo, me Stessa…” e fa riferimento al periodo in cui l’ho scritta. Ricordo che mi sono meravigliata di essere riuscita a scrivere un’opera del genere a soli diciassette anni, oltretutto, anche se premetto che non ho idea di come abbia fatto, sono riuscita a rendere una descrizione di me stessa come sono adesso.
Il secondo episodio che ricordo è la creazione della poesia “Morte di una farfalla” perché da quella ho continuato a scrivere e ho riscoperto la prima poesia che abbia mai creato.
In conclusione ricordo molto bene il momento in cui ho potuto vedere il mio libro in vendita on line, ordinabile in libreria e pubblicizzato sulla rete. La sensazione che ho provato è indescrivibile, tenendo conto del fatto che per me questo è un sogno realizzato.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Alice Ziroldo - Non ho una fonte di ispirazione vera e propria. Quando ho iniziato a leggere avevo quattordici anni, prima di allora non avevo mai aperto un libro. Il punto è che quando ho iniziato non ho più smesso. Mi sono innamorata follemente dei libri, tanto che ad oggi come finisco un romanzo ne inizio uno nuovo subito dopo e se non leggo ne sento la mancanza. L’amore per la scrittura e la poesia sono arrivati dopo, ma per questo devo ringraziare tutti gli autori i cui libri hanno saputo incantarmi tanto profondamente da farmi desiderare di scrivere storie belle e travolgenti come sanno fare loro. Per questo ho deciso di dedicare il mio libro a questi autori.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Alice Ziroldo - Non direi, come ho raccontato prima, ciò che mi ha influenzato è stata la lettura.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Alice Ziroldo - Direi che mi piacciono un po' tutti i generi, anche perché non leggo i libri in base al genere ma alla trama, anche se possiedo molti horror e urban fantasy.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Alice Ziroldo - Preferisco in assoluto il libro cartaceo. Leggere un libro in digitale non avrebbe senso per me, perché ciò che mi piace di un libro a parte il racconto che contiene è il suo peso, la copertina, la carta con cui sono rilegate le pagine e il profumo.
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Alice Ziroldo - Non saprei definirlo, devo dire la verità. Però posso dire che ero abbastanza preoccupata che i miei scritti non andassero bene o fossero troppo banali e avevo paura di non essere selezionata.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “La voce dell’anima” se non lo avesse scritto.
Alice Ziroldo - Comprerei “La voce dell’anima” perché a mio parere è un'opera profonda e i romanzetti insipidi o le poesie da scolaretto non fanno per me. Non ho mai letto nessun libro banale fino ad ora e credo che anche i romanzi horror o urban fantasy, non tutti ovviamente ma alcuni, siano molto più profondi e “belli” di alcuni classici.
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Alice Ziroldo - Mi piacerebbe scrivere un romanzo, ma devo ancora chiarirmi molto le idee. Quel che è certo è che continuo a scrivere poesie.
Seguici su Facebook
www.facebook.com/alettieditore
e su Twitter
www.twitter.com/alettieditore
Visita il nostro Canale Youtube
www.youtube.com/alettieditorechannel |