| “Pablo Picasso e il teatro” vuole essere una ricostruzione storica dell’attività teatrale del grande artista. Anche se la sua fama è legata soprattutto alle opere pittoriche, Picasso non fu solo pittore: fu anche scultore, decoratore, scenografo, costumista, attore e scrittore di drammi teatrali. Il teatro lo vide impegnato per tutta la vita ed egli dimostrò di avere una naturale inclinazione per questa forma artistica.
Douglas Cooper, grande studioso e critico di Picasso, sottolinea come il teatro abbia permesso all’artista, attraverso l’elaborazione di forme che fossero non solo visive, ma tattili, di esprimere al meglio quell’aspetto della sua arte, che rivelatosi già nei dipinti del “periodo blu”, continuerà a essere presente nelle opere di grande respiro come Guernica, fino alla “pittura in successione” dell’ultimo periodo, in quella sua costante ricerca del «più vero del vero», per cui si potrebbe parlare, a proposito di tutta la produzione artistica di Picasso di un’“arte teatrale”.
Francesco Saverio Rombolà è nato il 23 settembre 1985 a Tropea, dove si è formato frequentando il Liceo-ginnasio “P. Galuppi”. Ha conseguito la laurea triennale in “Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale” presso l’Università della Calabria, a Cosenza, e la laurea magistrale in “Storia dell’arte” presso lo stesso Ateneo. Ha frequentato un master in “Editoria e comunicazione” presso l’Istituto di formazione “Comunika”, in Roma. È insegnante precario di storia dell’arte e collabora alla realizzazione di eventi culturali e mostre d’arte. Ama il teatro e ha partecipato come attore a vari spettacoli teatrali e come lettore alla presentazione di libri.
Collana Saggistica Aletti
pp.116 €12.00
ISBN 978-88-591-3815-0
Il libro è disponibile anche in versione e-book a €4.99
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