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Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Racconto
 
Notizie Presenti:
 -

Intervista a MARILENA PARRO MARCONI, che presenta ai lettori il libro “L’ANGOLO DELLA STORIA” ( Aletti Editore )

di Rassegna Stampa

Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “L’angolo della storia”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?

Marilena Parro Marconi - L’espressione “L’angolo della storia” si riferisce metaforicamente al divenire della vita che, nel suo svolgersi, forma la nostra storia: una successione di vicende e di casi reali che, salvo eccezioni, dovute a fatti riconducibili all’ambito della pura contingenza, scaturiscono da scelte personali o dalla condivisione di altre scelte o da incontri che segnano una svolta nella nostra vita. Ad ogni passo, giungiamo ad un bivio, che ci costringe immancabilmente a prendere una decisione. Dietro l’angolo, poi, ci attendono eventi probabili in un prossimo futuro, appena dietro l’angolo della storia, ritroviamo, invece, gli eventi affatto recenti che recano l’impronta del nostro vissuto.
I ricordi fanno parte della nostra vita, la rendono peculiare e unica, alcuni riaffiorano sfumati, altri più vivi, tutti, comunque, fanno vibrare il nostro animo con rinnovate emozioni e suggestioni.
E la memoria fa puntuale il suo gioco: ci riporta alla mente timbri di voce, modi di dire, spesso a lungo sopiti in noi, esperienze significative del nostro passato, e insieme ci fa riscoprire le certezze su cui si è lentamente costruita la nostra cultura. Riappropriarcene è occasione per ripercorrere da questo particolare “angolo di visuale” la storia personale, aspetti e circostanze speciali della nostra vita, per scrutare il mondo, per rinsaldare la nostra identità.
Riguardo al genere letterario, “L’angolo della storia” è un racconto di ispirazione autobiografica che rappresenta la continuazione dell’opera precedente “I fiori della vita”. Vi si narrano vicende personali, riguardanti la mia vita e quella della mia famiglia, svoltesi in un arco temporale, compreso tra la mia giovinezza e la mia maturità. Emergono così le relazioni, gli intrecci con la vita dei miei cari, famigliari ed amici, con cui è nata la condivisione del mio essere, riaffiora il mondo interiore, con la sfera dei sentimenti che hanno reso saldi i legami affettivi. La storia personale si apre allora a quella degli altri, la voce narrante racconta altre vicende, in cui entrano in scena nuovi personaggi, con le loro vicende umane interessanti e coinvolgenti. L’autobiografia lascia spazio ai racconti di viaggi e di avventure, anche in luoghi lontani, che rivivono attraverso la testimonianza raccolta.
Dalla mia curiosità e dal vivo interesse verso il mondo che mi circonda scaturiscono, poi, le mie riflessioni sui vari aspetti della nostra società, in perenne divenire.

Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?

Marilena Parro Marconi - La realtà ha inciso moltissimo nella scrittura. È stata ed è per me fonte di ispirazione continua. Scrivendo, ho scoperto quanto io abbia interiorizzato il senso di appartenenza alla mia terra natale, il valore degli affetti familiari, del bagaglio di emozioni, di conoscenze e di esperienze scaturite dalle vicende personali. Inoltre, notizie di cronaca eclatanti, temi di attualità assai dibattuti e importanti, ricerca e progressi scientifici, cambiamenti in atto nella nostra società, anche sotto il profilo culturale, richiamano sì l’attenzione, ma, nel contempo, suscitano la riflessione.

Domanda - La scrittura, come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?

Marilena Parro Marconi - La scrittura, come valore testimoniale, ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo libro i momenti forti della mia esistenza, quelli in cui ho conosciuto le gioie, ma anche i dolori più grandi della mia esistenza, come l’incontro con l’amore segnato dal destino, la nascita dei miei figli, la perdita delle persone care; ma anche il mio atteggiamento positivo nei confronti delle molteplici risorse dell’uomo, fonte di benessere, quando messe a frutto nell’ottica dell’amore; e l’eredità più bella che, con la mia famiglia, ho contribuito a lasciare ai miei figli: la capacità di rifarsi ai valori loro trasmessi.

Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “L’angolo della storia”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?

Marilena Parro Marconi - Gli episodi che ricordo con particolare favore sono quelli legati all’infanzia dei miei figli, a spicchi di vacanze divertenti e, talvolta, emozionanti vissute insieme a loro al mare o in montagna, ad esperienze di viaggi, dagli avventurosi risvolti, alla scoperta di nuovi paesi, delle loro bellezze e delle peculiari caratteristiche.

Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?

Marilena Parro Marconi - All’interno del mio libro, in vari punti, si possono riscontrare alcune reminiscenze letterarie, evidenti, puntuali riferimenti ad alcuni autori classici e a qualche filosofo: Omero, Aristotele, Cicerone, Dante Alighieri, Ariosto, Kant, Foscolo, Manzoni, Tolstoj, Ungaretti, Bedeschi, Rigoni Stern, Calvino, Villaggio, Sgorlon, D’Adamo.
Altri autori che ritengo fondamentali nella mia formazione culturale e sentimentale sono: Seneca, Petrarca, Boccaccio, Tasso, Goldoni, Leopardi, Baudelaire, Pascoli, Verga, Zola, Grazia Deledda, Pirandello, Montale, Saba, S. Quasimodo, E. Lussu, P. Levi, C. Levi, Silone, Vittorini, Pavese, Fenoglio, Sciascia, Hemingway, E. M. Remarque, Moravia, P. Chiara, Dacia Maraini, C. Magris, ma l’elenco potrebbe continuare.

Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?

Marilena Parro Marconi - Certamente, soprattutto quando si parla del patrimonio artistico-culturale dell’Italia, non si può prescindere dalla Storia dell’arte; basti pensare all’architettura greca, ai mosaici bizantini. Mi ha ispirata anche la pittura impressionista, per le suggestioni dei paesaggi. Tra gli artisti contemporanei, ho citato Pino Casarini (Verona 1892-1972), considerato uno dei più grandi affreschisti del ‘900 italiano. Il pittore fu anche scenografo dell’arena di Verona, scultore, illustratore. A Sacile, mio paese natale, si dedicò alla realizzazione degli affreschi dell’abside e del presbiterio del Duomo di San Nicolò ed a scolpire il portale bronzeo. Alla sua ricca produzione, donata dalla moglie dell’autore dopo la sua scomparsa, è dedicata la Galleria d’arte Moderna Pino Casarini, allestita a Palazzi Carli, in Piazza Duomo, a Sacile.

Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?

Marilena Parro Marconi - Oltre a quello trattato nel mio libro, ossia all’autobiografia, prediligo molti altri generi letterari: le biografie, i diari, le commedie, i romanzi e i racconti storici, realistici, umoristici e gialli; riguardo questi ultimi, preferisco i gialli di investigazione, come quelli di Agatha Christie e di A. C. Doyle.

Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?

Marilena Parro Marconi - Io preferisco il libro tradizionale cartaceo, perché posso tenerlo tra le mani, sfogliarlo, scorrendo velocemente le sue pagine, soffermarmi su un brano, passare rapidamente da una pagina all’altra, portarlo con me qua e là per la casa ed anche in viaggio. Anche il libro digitale presenta i suoi pregi e i suoi vantaggi, l’ho scoperto recentemente: ha lo schermo luminoso, consente di ingrandire i caratteri a piacimento - e ciò facilita la lettura-, di scorrere le pagine rapidamente. Inoltre, è facilmente reperibile on line ed anche più economico.
In realtà, penso che nelle nostre scelte e predilezioni incidano molto le nostre abitudini.

Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro?

Marilena Parro Marconi - Durante la composizione del libro, il mio rapporto con la scrittura è stato molto intenso. L’espressione latina: “Rem tene, verba sequentur”, ossia “Possiedi l’idea, il pensiero e le parole seguiranno” spiega bene il concetto.
È chiaro che la materia della narrazione già decantava da tempo dentro di me. Spesso riaffioravano nella mia mente ricordi di episodi della mia giovinezza. E il loro ravvivarsi, col passare degli anni, esplorando il vissuto personale, rendeva più forte l’impulso a raccontare i momenti più significativi da me vissuti, nell’ambito degli avvenimenti che li contestualizzavano.
Allorché ho iniziato a scrivere, ho seguito il filo logico dei miei pensieri, selezionando gli avvenimenti, in base alla vivezza dei ricordi, al valore attribuito a determinate circostanze, al trasparire del mio mondo affettivo in specifiche ambientazioni e rievocazioni. Naturalmente, all’interno di questa trama generale, ho poi inserito altri episodi, integrando particolari affiorati via via nella memoria e ricostruiti anche con l’aiuto di fotografie e dei ricordi dei miei famigliari e, per vicende non vissute in prima persona, ma raccontate da altri, utilizzando gli opportuni strumenti di ricerca.
Nella fase della stesura, mi è capitato spesso di sentirmi estraniata dal contesto familiare, assorta com’ero nei miei pensieri; mi calavo nelle situazioni evocate, rivivendo antiche emozioni e cercando di ricomporre in modo coerente i vari tasselli delle vicende che andavo raccontando. Pertanto, attraverso il recupero memoriale, ho esplorato e rivissuto il mio passato, acquisendo maggiore consapevolezza di me e della mia storia e traendo nuovo slancio verso l’avvenire.

Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “L’angolo della storia” se non lo avesse scritto.

Marilena Parro Marconi - Un motivo per cui comprerei “L’angolo della storia”, se non lo avessi scritto, è l’originalità del titolo, che incuriosisce, suggerendo, più che dire esplicitamente, il genere letterario. “Storia” è inoltre una parola impegnativa, ma “l’angolo” restringe il campo; nel contempo, l’angolo può richiamare pure l’idea di una svolta e l’espressione “dietro l’angolo della storia” indica il nostro passato, mentre “dietro l’angolo” si riferisce alle sorprese della vita che ci attendono.
L’autobiografia, poi, è un tipo di narrazione interessante, poiché, insieme alla storia personale dell’autrice, si recupera anche uno spaccato della società del tempo in cui essa è ambientata.
La nostra vita è indissolubilmente ed intrinsecamente legata al passato che, vivificato dalla memoria storica, conferisce spessore al presente, per la ricchezza dei significati trasmessi. Pertanto, attraverso il racconto e le riflessioni dell’autrice, il lettore è sì invitato a seguire la sua storia, ma anche a meditare sulla propria vita e, al termine della lettura, si ritrova coinvolto dal suo stato d’animo, contagiato dalla sua vitalità, trascinato dal suo entusiasmo, con la consapevolezza di aver concluso un viaggio insieme a lei: un viaggio, come una metafora della vita.

Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?

Marilena Parro Marconi - Oltre che in prosa, mi piace esprimere i miei pensieri, sentimenti ed emozioni, ovvero il mio modo interiore, anche in versi. A tale proposito, una mia silloge di quindici poesie, dal titolo “La voce dell’animo” è stata pubblicata nel volume “Marino”, Aletti Editore, 2016 ed è risultata finalista nella “Sezione Aletti Editore”, al “Secondo Premio Internazionale Salvatore Quasimodo” 2016. La mia poesia “Incontri” è stata selezionata per la pubblicazione nel volume “Il Federiciano”2016; la mia poesia “Cielo stellato” è stata selezionata per la raccolta poetica “Premio Internazionale Salvatore Quasimodo”. Con la poesia “Le evocazioni del silenzio”, ho ottenuto una “Menzione di merito” nella quarta edizione -2016- del Concorso nazionale di poesia Città di Conegliano; con la poesia “Il canto delle cicale” ho ricevuto Diploma d’onore con menzione d’encomio al Premio Internazionale “Michelangelo Buonarroti” (Seravezza 2016 II edizione).
Per quanto concerne la narrativa, posso già anticipare che sto lavorando ad un nuovo libro, di genere diverso dai due precedenti, cioè non autobiografico, bensì biografico. Si tratta di un racconto sempre filtrato dalla memoria, ma con un altro protagonista, un personaggio a me molto caro, di cui, per ora, non intendo svelarvi l’identità. Per conoscerla e scoprire la sua storia, dovrete avere pazienza e attendere che il libro venga ultimato.
Per il momento, non mi resta che augurarvi buona lettura de “L’angolo della storia”.


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