| Alessio Atzeni, in questo nuovo libro, si cimenta in un'opera sia di narrativa (con brevi capitoletti scritti in forma epistolare per la figlia Giulia, contenenti meditazioni e riflessioni) sia di poesia, che copre l'ultimo terzo del libro.
Scrivere, per l'autore, è una vocazione, è un'esigenza primaria e vitale, che, in quanto tale, richiede devozione. Il destino di Atzeni è legato imprescindibilmente alla scrittura, in quanto la penna lo completa nella sua identità individuale: ad essa dedica il suo tempo, ad essa delega tutti i suoi pensieri più intimi, come si fa con un caro amico. Attraverso la scritta parola, mettendo a nudo la sua anima e scavando in profondità, egli cerca di riconoscersi più autenticamente, per se stesso principalmente e anche per un interlocutore speciale: sua figlia Giulia appunto, a cui è rivolta buona parte del libro. A lei, Atzeni indirizza le sue intime riflessioni, per esaudire il suo bisogno di comprensione, in una sorta di dialogo ideale, e tanto cercato, con la figlia. «Tutti i Padri hanno da raccontare ai loro figli un qualcosa», sottolinea l'autore, spalancando in queste pagine il suo mondo interiore, fatto di gioie, dolori, paure e appagamenti.
Nella parte dedicata alle poesie, oltre all'amore filiale, si affronta anche la questione dei moti del cuore, provando a trattenere i ricordi di amori passati, che rivivono vividamente nei versi.
C'è, in queste pagine, la ricerca del misterioso senso della vita, attraverso un'indagine sempre aperta, che ogni giorno si arricchisce di nuovi elementi, di nuove tappe raggiunte, e in buona parte sintetizzate in questo ultimo lavoro.
Caterina Aletti
Collana Gli Emersi - Narrativa
pp.96 €12.00
ISBN 978-88-591-3791-7
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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