| Vieni, piantiamo noi il nostro amore come
un seme i contadini, e tu lo annaffierai
con le lacrime ed io gli strapperò le erbacce
con le mani fin quando non mi sanguineranno.
E questo nostro amore seppellito potrà
cadere sopra un fertile terreno e generare,
con i fiori e coi frutti, un albero: e gli amanti
pallidi qui venuti per caso li potranno
raccogliere e mangiare, e nelle loro vene
uno struggente ardore dolce si spanderà
ed una sconosciuta melodia batterà
ai loro polsi e allora quelle timide labbra
si uniranno ed ancora tante volte vivranno
quella felicità. E gli altri che verranno
da lontano a vedere, pellegrini, quest'albero
per il quale noi fummo crocifissi, giammai
- poiché sono felici - sapranno che si è alzato,
l'albero dell'amore, sopra un cuore spezzato.
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