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Info sull'Opera
Autore:
Rassegna Stampa
Tipo:
Poesia
 
Notizie Presenti:
 -

Intervista ad Annunziata Bevilacqua, che presenta ai lettori il libro "Scritture Poetiche" ( Aletti Editore )

di Rassegna Stampa

Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Scritture Poetiche”. Quali sono gli argomenti ricorrenti, per lei fondamentali, che tratta in questo volume?

Annunziata Bevilacqua - Parto sicuramente dal titolo, per indicare, con esso, un movimento circolare a 360 gradi, di mente, anima, corpo, impegnati in uno spazio e in un tempo personalizzati e particolari. In questo moto circolare della memoria e della poesia, intravedo in ogni grado gli argomenti ricorrenti e fondamentali.
Così è chiarito come la scrittura poetica segni una traccia di lavoro circolare dal sé, all'io, al mondo.
Intanto emergono argomenti ricorrenti e fondamentali che segnano sequenze matematiche alternanti su valori e disvalori, che appartengono al mio mondo.
Così descrivo un gioco solitario, mattutino, di carte, eredità paterna e quindi affettiva; oppure “Il grosso paese” inteso come luogo di origine, di crescita, di vita, di morte e da cui non ci si allontana neppure fisicamente, per troppo amore.
Spazio e tempo intridono il paesaggio poetico con “Chianca dei Paladini”: inno a un sito archeologico; oppure i legami affettivi trasmigrano nel tema dell’emigrazione, vissuta in prima persona da mio padre, ritornato poi al suo paese, perché mai allontanatosi, se non fisicamente.
Procedendo nella scrittura, i temi amati che emergono diventano quelli della libertà, del perdono, dell’Europa, della pace, dell’ottimismo di contro al pessimismo, dell’hibris dell’uomo moderno.
Il tema finale è l’uomo contemporaneo, disprezzatore di azioni altrui, che potrebbe diventare, se lo volesse, essere moderno e complesso, ma anche encomiasta del valore degli altri.

Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?

Annunziata Bevilacqua - Il vissuto personale nel mondo contemporaneo ha inciso sicuramente molto nella mia scrittura.
Sono nata da genitori non colti, ma molto curiosi di conoscere ed imparare, sono vissuta in un contesto sociale povero e deprivato culturalmente ed economicamente, sono stata costretta a carpire da ogni cosa: esperienza e/o persona, il meglio per formarmi.
Ho colto, per esempio, ed accettato la diversità dei contesti sociali in cui sono cresciuta, tra il mio paese di tipo agricolo e il paese marino di mia madre.
Ora, da matura signora, ho colto e fatto mia la comprensione della diversità di comportamenti e usanze per farne cultura, conoscenza e scrittura.
Ho sviluppato attenzione, impegno, responsabilità su temi significativi, che la scuola e la famiglia hanno richiesto di approfondire.
Da tutto ciò è derivata la mia scrittura, che si può leggere nel libro “Scritture Poetiche”.

Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?

Annunziata Bevilacqua - Con il mio libro “ Scritture poetiche” ho utilizzato la scrittura come valore testimoniale del mio corso studiorum nel campo della classicità filosofica, letteraria, storica, scientifica.
Forte di tale valore, ho voluto custodire nella memoria della scrittura fonti storiche, luoghi familiari, valori religiosi e laici come la pace, l’Unione Europea, le tradizioni del Sud, gli aneliti di riscatto meridionalistico da condizioni di arretratezza.

Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “Scritture poetiche”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore, come li descriverebbe?

Annunziata Bevilacqua - L’esperienza formativa che mi ha condotto alla pubblicazione del libro “Scritture Poetiche” io credo abbia avuto inizio nell’ambito familiare e poi scolastico dove ho appreso ad amare i libri come bene prezioso di contenuti e di saperi.
E’ stato mio padre a sognare e a volere per me una formazione completa fino all'Università, sostenendomi, sempre, ma senza mai fare sconti in alcun modo.
A conclusione di questa esperienza formativa posso affermare che devo ai miei genitori la motivazione per lo studio e ai miei maestri l’amore per i poeti.

Domanda - Quali sono le sue fonti d’ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?

Annunziata Bevilacqua - Le fonti d’ispirazione si rifanno agli studi e alle letture pedagogiche, filosofiche, psicologiche dell’antichità, fino a giungere alle correnti contemporanee, dal Romanticismo, all’Idealismo, all’Ermetismo.
Linguisti, Matematici, storici, studiosi di logica mi hanno affascinato per l’altezza di pensiero.
Poi sono giunta all’amore della poesia e dei poeti come Dante, Shakespeare, Pasolini, Montale, Ungaretti, Carducci, Pascoli, Quasimodo, Neruda, Garcia Lorca, ed altri ancora.

Domanda - Ci sono altre discipline artistiche o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?

Annunziata Bevilacqua - Oltre alla poesia, hanno lasciato in me segni indelebili altre discipline artistiche come la musica, la pittura medioevale, barocca, rinascimentale, europea, dell’impressionismo, l’architettura medioevale, classica greca e romana, egiziana, cinese.
Il teatro e le sue varie espressioni: dal genere comico, al tragico, al musicale lirico o leggero, al balletto, al musical.
Penso quindi che l’amore per l’espressione artistica, come prodotto della creatività umana, sia il parametro alla base di una scrittura poetica, e quindi della mia.

Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?

Annunziata Bevilacqua - Oltre al genere poetico trattato nel mio libro, ho anche prediletto, sia come lettore che come scrittore, altri generi letterari come il giornalismo, le analisi politiche e geopolitiche, la saggistica filosofica, storica, sociologica, pedagogica, psicologica; i diari, le biografie e le autobiografie.
E’ avvenuto infatti nella mia esperienza di scrittrice di occuparmi dapprima di diversi generi letterari che richiedevano l’uso di una scrittura in prosa, poi in seguito sono pervenuta alla scrittura poetica di cui mi occupo da più di due anni.

Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo a quello digitale?

Annunziata Bevilacqua - Preferisco naturalmente il libro tradizionale cartaceo a quello digitale.
Il primo ha rappresentato per me uno strumento prezioso per leggere e capire il pensiero dell’uomo, è il mezzo su cui la mia generazione, ma anche le seguenti si sono formate.
La preziosità del libro cartaceo, sin dall’antichità, è stata ineguagliabile, perché di tutti gli oggetti culturali, è uno dei più preziosi, in quanto ha trasmesso e tramandato la sapienza, la saggezza, come esercizio dell’intelligenza e della mente.

Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro?

Annunziata Bevilacqua - Il mio rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro, è stato di amore per me stessa, di lealtà, di coerenza, di memoria personale, di osservazione dei comportamenti altrui, di ricerca di condivisione con gli altri.

Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Scritture Poetiche” se non lo avesse scritto.

Annunziata Bevilacqua - Il motivo fondamentale sarebbe una grande curiosità per il titolo. Mi chiederei perché non un titolo diverso.
Lo comprerei per conoscere lo stile utilizzato, la scelta dei temi, le parole e il sentimento che li pervade.
Lo comprerei per avvicinarmi alla poesia, oggi così difficile da comporre, perché nessuna scuola e nessun programma di studi obbligava a poetare.
Lo comprerei anche per scoprire come l’esercizio poetico della scrittura sia indispensabile all’uomo contemporaneo afflitto da hibris, depressione, pessimismo, nichilismo, che annientano il dinamismo mentale, visto che aborro l'immobilismo del pensiero.

Domanda - Ha in progetto altre opere, da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?

Annunziata Bevilacqua - Poiché da più di due anni mi occupo di scrittura poetica, penso di progettare un altro libro di poesie, nel prossimo futuro, perché ho composto diverse raccolte poetiche su temi diversi, che mi hanno interessata.
Ho notato spesso in me la predilezione per la poesia cosiddetta di tipo civile.
Mentre cerco sempre di non eccedere nel sentimentalismo, che aborro.

Collana Gli Emersi - Poesia
pp.68 €12.00
ISBN 978-88-591-3745-0
Il libro è disponibile anche in versione e-book




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