| Come ci si educa a leggere poesie? Ci si può educare al gusto per essa?
La poesia è il massimo canale della comunicazione perché in essa tutto può fondersi: didattica, linguistica, introspezione, estasi, altruismo. Dunque, l’accostarsi ad essa è ancora valido proprio per il suo potenziale attrattivo che dall’uomo nasce e all’uomo arriva. Da uomo a uomo; da poeta a poeta. Ognuno può ad essa educarsi; ognuno può in essa addentrarsi; ognuno può con essa raccontarsi. È necessario soltanto il rallentare, quello emotivo e razionale allo stesso tempo. Un moto del cuore che assicura la presa di ogni parola, da meditare e gustare.
Questa raccolta di poesie è il compiersi costante di un duplice movimento: attraversarsi per uscire! Dai primi versi di Tento e Scrivere, l’iniziale esigenza di attimi di riflessione induce a tentativi di scrittura fino ad immergersi continuamente in sé per cogliere meglio ciò che contribuisce a costruire questo sé per poi, uscendo, riconoscergli il primato esistenziale, perché essenza. E la parola, qui, in questo modo di far poesia, si mette in umile servizio, senza alterazioni e primati, di un contenuto che, da essa appena abbozzato, prende conseguentemente vita nel processo interpretativo di ognuno.
Le poesie della raccolta TU scandagliano sì l’esperienza ed il vissuto dell’autore, ma costantemente si offrono come veste per ogni interiorità che, nel riconoscersi simile o distante effettua comunque un percorso sano di interiorizzazione che sfocia in un inno alla vita, segnata, anche nella sofferenza, dall’amore. La vita è dunque da vivere in ogni suo aspetto, momento e prova; la vita è “una sfida che vissuta ti aggiunge amore”.
Simona Abate
Collana Gli Emersi - Poesia
pp.48 €12.00
ISBN 978-88-591-3530-2
Il libro è disponibile anche in versione e-book
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