| Domanda - Partiamo proprio dal titolo, come mai “Sprazzi d’Estro”? Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?
Lucio Cucinotta - Quando ho finito di riordinare la raccolta di questi “pensieri” ho deciso di intitolare così il libro: “Sprazzi d’Estro”, proprio perché essendo una raccolta effettuata nel corso degli anni e non essendoci quindi un continuativo temporale vicino, mi sono reso conto che scrivevo saltuariamente e da lì, quindi, presi la prima parola del libro; “Sprazzi”. Per la seconda parte, invece, mi sono soffermato a riflettere su “cosa” effettivamente mi avesse spinto a scrivere sopra un semplice foglio di carta, un sentimento. E lì ho pensato, che non essendo uno scrittore, l’unica risposta che sono riuscito a darmi è stata quella di scrivere quando ero particolarmente ispirato, quindi sotto l’effetto dell’estro. Ho unito quindi le due parole e quello che ne è venuto fuori suonava bene, mi piaceva, e quindi l’ho scelto come titolo.
Domanda - Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?
Lucio Cucinotta - Gli elementi trattati all’interno del libro, sono il risultato di esperienze sentite, vissute in prima persona ed altre inventate. Potrei dire che c’è un po’ di tutto insomma.
Domanda - La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?
Lucio Cucinotta - Inizialmente non avrei mai pensato di pubblicare il presente testo, anche perché l’idea di “condividere” con gli altri i miei pensieri, non è che alla fine dei conti mi entusiasmasse tantissimo. A dire il vero, l’idea di mettere insieme questi “frammenti di memoria” arrivò da una collega attrice durante le prove di uno spettacolo. Fu lei a chiedermi il “perché” non li avessi ancora pubblicati. E così, dopo averci pensato su per lungo tempo e dopo aver superato molte interne resistenze, ho deciso di pubblicare il presente libro.
Domanda - A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “Sprazzi d’Estro”, se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?
Lucio Cucinotta - Questa è una bella domanda! Devo dire che dopo aver scelto la strada della pubblicazione, ho deciso di associare, alle parole, alcune immagini. Questo perché volevo provare a dare, ad un ipotetico lettore, una visione d’insieme di ciò che mi aveva portato a imprimere sulla carta quelle parole. Da qui, quindi, la scelta delle fotografie, la ricerca dei posti e poi, per ultimo, la selezione finale che ha portato oggi al presente libro. A tal proposito, ricordo che prima di arrivare alla pubblicazione con Aletti Editore, molti altri editori rinunciavano a pubblicare “Sprazzi d’Estro” per via della scelta delle immagini. Un editore siciliano, in particolare, un giorno mi disse: “la selezione di queste immagini è molto audace, io la inviterei a rivederle!”. Fu proprio lì, in quel preciso momento, che decisi invece che quel libro doveva arrivare in pubblicazione così com’era. Lui praticamente pensava di modificare le immagini per poi riparlare di un’eventuale pubblicazione, mentre io avevo già deciso che, con quell’editore, non solo non volevo più pubblicare, ma non volevo, tra l’altro, perdere ancora minuti preziosi a parlarci.
Domanda - Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?
Lucio Cucinotta - Rispondere a questa domanda mi sembra per alcuni versi impossibile. Impossibile perché, nonostante mi piace leggere, dovrei avere piena conoscenza di autori Italiani e stranieri per rispondere e poter dire: “questo autore lo preferisco a quest’altro” e questo è praticamente impossibile. Tuttavia studi scientifici dimostrano che il nostro odierno è condizionato dalle nostre esperienze, quindi in un certo senso, o per meglio dire, in questo caso, dagli autori che ho letto come: Diana Lima, Nicholas Sparks, A.R. Torre, Lars Kepler, Condrad, e tanti altri.
Domanda - Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?
Lucio Cucinotta - Penso di aver risposto precedentemente a questa domanda, non vorrei ripetermi.
Domanda - Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?
Lucio Cucinotta - A me piace leggere un po’ di tutto. Ovviamente scrivendo per il teatro, le letture sono in riferimento all'argomento che voglio sviluppare in quel determinato periodo.
Domanda - Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?
Lucio Cucinotta - Mi reputo una persona aperta verso la tecnologia ma, se dovessi scegliere tra un libro digitale ed uno cartaceo, sceglierei di gran lunga il cartaceo. Sceglierei questa tipologia per tanti motivi, primo tra tutti l’odore. E poi, un libro nuovo è paragonabile a quando indossi un vestito elegante: perfetto, stirato, ordinato, in una parola: bello! Un libro cartaceo, inoltre, lo puoi toccare con mano, puoi sottolineare qualcosa che ti piace, non ti stanca gli occhi in lettura… insomma, preferisco il cartaceo!
Domanda - Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.
Lucio Cucinotta - Durante la stesura di questo libro, devo dire che questi “pensieri” mi hanno aiutato molto, tanto da inserirne alcuni all’interno di alcune opere teatrali che ho scritto.
Domanda - Un motivo per cui lei comprerebbe “Sprazzi d’Estro” se non lo avesse scritto.
Lucio Cucinotta - Sarei di parte a dire: “Perché è un bel libro! Oppure… Perché ne vale la pena!”. Io lo comprerei per semplice curiosità! Quando entro in libreria, molte volte, scelgo già libri inerenti ad un argomento che sto sviluppando. Ogni tanto, però, compro anche dei libri per “il tempo libero”, giusto per leggerli. Quelli, ad esempio, sono tipi di libri che compro, ad “impatto”; cioè sono libri che scelgo innanzitutto in base alla copertina che hanno; quest’ultima deve colpirmi! Poi controllo il titolo ed infine leggo la trama. Se alla fine tutti e tre i parametri vengono soddisfatti, allora lo compro!
Domanda - Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?
Lucio Cucinotta - Sì, ovviamente. Ho già finito di scrivere il mio primo romanzo, intitolato “Luci dall’ombra”, ed adesso sto mettendo mani ad un nuovo progetto incentrato sulla violenza sulle donne. Non so ancora la trama perché, per adesso, sono ancora in fase di studio e di riordino delle idee. Ma anche se la sapessi, non ve la direi comunque! Vi toglierei il piacere di scoprire da soli, capitolo per capitolo, l’evolversi della vicenda e questa prerogativa, per uno che legge, è un gusto intoccabile! Posso solo consigliarvi, qualora vi piacesse “Sprazzi d’Estro”, di comprare “Luci dall’ombra” per regalarlo a qualche vostro amico. Se invece dovesse non piacervi, compratelo comunque “Luci dall’ombra”, magari per regalarlo a qualcuno che vi sta antipatico!... Ma comunque comprateli i libri e soprattutto leggeteli!
Collana Gli Emersi - Poesia
pp.68 €12.00
ISBN 978-88-591-3819-8
Il libro è disponibile anche in versione e-book
Seguici su Facebook
www.facebook.com/alettieditore
e su Twitter
www.twitter.com/alettieditore
Visita il nostro Canale Televisivo Youtube
www.youtube.com/alettieditorechannel
|