| Il titolo dell’opera, Siroc, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno di Siroc (vento della culla del mediterraneo, presente nella rosa dei venti, prende il nome dalla Siria e ha come riferimento l’isola di Zante nel Mar Jonio, tanto cara a Ugo Foscolo) si susseguono, in ordine alfabetico: Giulia Calfapietro con La lingua del cuore; Luigi Carlone con Il tempo e i giorni; Enrico Guerra con Lacrime al sole; Anna Ottobelli con Non solo ricordi; Lorenzo Pecorella con La sensibilità dell’anima; Daniela Petrucci con Carestie relazionali.
(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
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Giulia Calfapietro con La lingua del cuore
Non ti ho mai detto… allora te lo scrivo, più forte,
perché una volta sola valga per sempre
e tu non possa dimenticarlo mai.
Luigi Carlone con Il tempo e i giorni
Ho nascosto
I miei amori
Dentro di me
E più non conosco
Il sapore del tempo
Enrico Guerra con Lacrime al sole
Ho le ali
e mi nutro d’un sol Sogno.
Di quel Sogno
che sei semplicemente Tu.
Anna Ottobelli con Non solo ricordi
Un giorno spezzerò la corda
Volare via in mezzo alle stelle
Negli spazi infiniti
Lontano da ogni turbamento.
Lorenzo Pecorella con La sensibilità dell’anima
Scavo dentro di me
nello strato più nascosto
per ridare nuova linfa
al fiore che non ha età.
Daniela Petrucci con Carestie relazionali
Gli accenti nel vento
dotano maggiore dolenza a questi passi.
Nel verde confuso di un pomeriggio
scattato in foto,
neppure il profumo della lavanda in fioritura
m’incontra.
Collana Parole in Fuga
pp.120 €12,00
ISBN 978-88-591-3350-6
Il libro è disponibile anche in versione e-book a €1,99
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