| Il titolo dell’opera, Maestralé, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori.
All’interno di Maestralé (vento cardine del Mediterraneo, presente nella rosa dei venti) si susseguono, in ordine alfabetico: Ilaria Ainora con Istanti; Enzo Cordasco con Foliage d’autunno; Rita Salamon con Fiori rossi; Alessio Triunfo Ferro con EX HUMO; Ivan Tudisco con Senso e altro; Wilma Venerus Ninotti con Un silenzio di parole
(estratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
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Ilaria Ainora con Istanti
Ho dato il tuo volto
a un sogno.
Ho popolato le mie notti
della tua immagine
e accarezzato i miei silenzi
con la tua voce.
Enzo Cordasco con Foliage d’autunno
Fu un bacio appassionato
che invase tutti gli organi
tu avevi il colore della luna
io il fuoco della febbre.
Rita Salamon con Fiori rossi
Studiare gli orari,
aggrapparsi ad un niente:
attendere, solo attendere
il prossimo passaggio o
il respiro successivo.
Alessio Triunfo Ferro con EX HUMO
Come una vecchia silvana
velata da quell’ambratura
irriproducibile dall’artifizio
dell’industria dell’uomo.
Ivan Tudisco con Senso e altro
Il vento colpisce le nuche dei ragazzi,
e il canto nudo delle lavandaie
che si frammezza nell’aia,
dove si mescola il tramonto alla sera,
gocciola una rimanenza di pioggia da una grondaia.
Wilma Venerus Ninotti con Un silenzio di parole
Alla fine ci arrendiamo
e raccogliamo dalla nuda terra
solo dei chicchi ammuffiti
e calpestati
L’eterna illusione continua
a perpetuarsi all’infinito
Collana Parole in Fuga
pp.124 €12,00
ISBN 978-88-591-3302-5
Il libro è disponibile anche in versione e-book a €1,99
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