| “Schegge d’emozioni” è intitolata la silloge di Vittorio Moscarelli e nelle prime pagine leggiamo “Avanti tutta” “Domani” “Tempo” che mi sembrano abbastanza significative per definire il tempo e il modo dell’intera ispirazione poetica.
Il tempo in cui viaggiano i versi non è mai immobile, ma talvolta affonda nel passato, altre volte è in bilico tra passato e presente come in “Corsi e ricorsi” “Vita veloce” “Rigurgiti” e ancora più spesso tende al futuro anzi in “Cesare” “Aldilà” c’è addirittura uno sguardo al tempo che va oltre il trascendente e il razionale.
Il tempo della nostra raccolta è dunque un tempo sfuggente; non ci sono date riferimenti a fatti privati o pubblici o a fasi della vita che permettono al lettore di inquadrare cronologicamente la poesia. È un tempo inafferrabile come lo spazio. È assente in “Schegge” il paesaggio esteriore, non sono citati mari monti città quartieri e altra terminologia geografica per individuare l’origine dell’autore, per scoprire la sua biografia e se non fosse per le poesie in vernacolo che ci catapultano nella terra di Eboli, il nostro autore potrebbe essere identificato come cittadino del mondo.
Il tempo e lo spazio così concepiti non appartengono solo all’autore, ma sono patrimonio di tutti. Tale dimensione spazio-temporale fa pensare alla poesia come viaggio dentro di sé, un complicato viaggio di ricognizione e consapevolezza.
Collana Gli Emersi - Poesia
pp.124
Il libro è disponibile in versione e-book a Euro 4,99
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